Zen, marijuana nello scantinato| Scatta il sequestro in un padiglione - Live Sicilia

Zen, marijuana nello scantinato| Scatta il sequestro in un padiglione

La piantagione scoperta allo Zen

Un centinaio di piante venivano illuminate ed innaffiate (nella foto) tramite l'impianto elettrico collegato abusivamente alla rete pubblica. I poliziotti hanno scoperto la serra dopo avere sentito l'odore acre proveniente dal sottoscala. E' caccia ai gestori.

Palermo, via Fausto Coppi
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PALERMO – Oltre cento piante di marijuana, alte fino ad un metro, che avrebbero fruttato migliaia di euro una volta essiccate e immesse nel mercato dello spaccio palermitano. Una serra è stata scoperta dai poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico del commissariato San Lorenzo nel corso di alcuni controlli allo Zen.

La piantagione si trovava nel seminterrato di uno dei padiglioni di via Fausto Coppi, nel cuore del quartiere periferico cittadino dove la scorsa settimana sono scattati diciassette arresti della Dia. Lo spaccio di droga si conferma così uno dei principali traffici della zona, dove sabato pomeriggio erano in corso, da parte degli agenti, le notifiche di alcuni provvedimenti prescrittivi nei confronti di alcuni pregiudicati.

Durante il servizio sono stati proprio i poliziotti ad insospettirsi per un odore acre che proveniva dallo scantinato, un sottoscala al quale era possibile accedere soltanto da una porta di ferro chiusa a chiave e con un lucchetto. Nessuno, tra i residenti, ha detto di saperne nulla e non è stato possibile risalire al proprietario del locale, aperto poco dopo dai vigli del fuoco.

Come i poliziotti avevano intuito, all’interno si trovava la piantagione. Il sistema era studiato ad hoc, con tanto di impianti di illuminazione ed irrigazione. La crescita delle piante veniva infatti alimentata da luci calde e grossi neon, la cui attivazione non era mai interrotta. E a costo zero. L’energia elettrica giungeva nel seminterrato abusivamente, con un sistema rudimentale allacciato alla rete Enel pubblica. All’impianto erano collegati pure due grossi impianti di areazione e refrigerazione dell’ambiente, che assicurava una temperatura costante.

Ma non finisce qui, perché alla catena di montaggio della droga non mancava proprio nulla. Gli agenti hanno infatti passato al setaccio la zona e trovato, a pochi metri, un box dove venivano effettuate le operazioni di essiccazione delle piante. Sia gli arbusti che l’intera area sono finiti sotto sequestro, mentre proseguono le indagini della polizia per risalire ai gestori della serra.


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