CATANIA – “Una possibilità di cui Catania deve approfittare, perché non è un vantaggio solo per Librino ma per l’intera città”. Il sindaco di Catania, Enzo Bianco, ha commentato così il prossimo avvio delle Zone franche urbane, stamattina a palazzo Esa, alla presenza del Presidente della regione, Rosario Crocetta e dell’assessore alle Attività produttive, Linda Vancheri. “Librino – ha proseguito Bianco – è un comprensorio che conta 70 mila abitanti, un pezzo rilevante della città da cui Catania trarrà beneficio. L’importante – ha proseguito – che non siano incentivi a pioggia, ma che la defiscalizzazione diventi reale occasione per fare di Librino il motore economico della città”.
Pensate nel 2008, infatti, e dopo anni di stallo istituzionale per assenza della dotazione finanziaria sufficiente avviarle, le Zfu, in Sicilia 18 in tutto – Catania, Erice, Gela, Aci Catena, Acireale, Barcellona Pozzo di Gotto, Giarre, Messina, Sciacca, Termini Imerese, Trapani, Bagheria, Enna, Palermo-porto, Palermo-Brancaccio, Vittoria e Lampedusa-Linosa – sono finalmente pronte a partire. Lo ha affermato lo stesso Crocetta, insieme all’assessore alle Attività produttive, Linda Vancheri e al dirigente del Ministero per lo Sviluppo Economico, Carlo Sappino, stamattina a Palazzo Esa, di fronte ai giornalisti e ad alcuni degli amministratori locali coinvolti, tra cui il sindaco di Catania, Enzo Bianco. “Quella che stiamo annunciando oggi – ha detto Crocetta – è una delle operazioni più importanti per lo sviluppo della Sicilia. All’inizio, le Zone franche urbane previste per l’isola erano solo 3 e oggi siamo riusciti a portarle a 17 oltre Lampedusa – Linosa. Per queste aree, sono state attivate risorse finanziarie per circa 500 milioni di cui 184,7 assegnate alla Sicilia”.
Dell’avvio delle Zone franche urbane, secondo Crocetta, ma anche per i sindaci presenti, rappresenterà un beneficio per tutto il territorio, attraverso la nascita di nuove imprese, ma anche grazie agli interventi sulle aree oggetto della defiscalizzazione, per cui ci sarebbero già risorse disponibili destinate a interventi infrastrutturali. Per il momento, però, l’urgenza è comunicare con le imprese e con il territorio i vantaggi previsti dalle Zfu e l’iter per potervi accedere. “Dobbiamo essere capaci di comunicare, di coinvolgere i territori – ha proseguito il presidente Crocetta. I tempi sono stretti (le domande possono infatti essere presentate dal 5 marzo al 23 maggio n.d.r.) e serve la collaborazione delle istituzioni, attraverso sportelli locali per l’assistenza possibilmente collocati nel territorio della Zfu”.
Un aspetto su cui si è soffermata molto anche l’assessore Vancheri, che ha annunciato il programma di informazione messo a punto dalla Regione. “Si avvia oggi l’informazione serrata della Zfu, che noi effettueremo organizzando incontri in ogni territorio coinvolto – ha evidenziato l’assessore. Bisogna garantire in Sicilia un’economia che punti sull’indotto delle piccole medie imprese – continua – e fare in modo che questa sia l’occasione per rimettere in moto un sistema produttivo in cui Catania può fare da traino”. Solo a un patto, però, come ha sottolineato Enzo Bianco, in riferimento alla Zfu catanese, quella prevista per il quartiere di Librino, la cui presentazione si terrà il prossimo 10 marzo. “Ce la faremo solo – ha detto Bianco -se ci sarà un’alleanza forte tra istituzioni, mondo produttivo e imprenditoriale”.