Ztl, Palermo snobba lo stop dell'Ars | Ecco come e dove acquistare i pass - Live Sicilia

Ztl, Palermo snobba lo stop dell’Ars | Ecco come e dove acquistare i pass

Il Comune smentisce che l'emendamento alla finanziaria Ars comporterà slittamenti per l'avvio della zona a traffico limitato e fornisce indicazioni sull'acquisto dei tagliandi. Multe dal 31 marzo. Milazzo non ci sta: "Piaccia o no, anche Palermo deve attuare la legge". Ecco le strade in cui si potrà circolare liberamente. Pronto un ricorso al Tar da parte di duecento cittadini.

palazzo delle aquile
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PALERMO – Nessun cambiamento, nessuno stop, nessuno slittamento: il comune di Palermo rispedisce al mittente l’emendamento della finanziaria Ars sulle Ztl e rilancia rendendo note sanzioni, crono programma per l’attivazione della Ztl e modalità di acquisto dei pass.

Ieri Palazzo dei Normanni ha infatti approvato un emendamento in Finanziaria, proposto dal deputato di Forza Italia Giuseppe Milazzo, che obbliga i comuni siciliani che hanno o vogliono istituire le zone a traffico limitato a dotarsi di un regolamento votato dal consiglio comunale, applicando tariffe differenziate per residenti e non residenti e con precise indicazioni sulle misure anti-smog e sulle sanzioni. Un atto che metterebbe a rischio l’avvio entro marzo delle Ztl a Palermo, dove le tariffe sono uguali per tutti e dove la giunta sta procedendo con le ordinanze per regolare il funzionamento della zona a traffico limitato.

Ma Palazzo delle Aquile oggi, fatte le dovute verifiche con gli uffici, dice a chiare lettere che l’emendamento non cambierà di una virgola quanto stabilito. Secondo il Comune, infatti, la regolamentazione della materia è di esclusiva competenza dello Stato e non della Regione e l’amministrazione Orlando si è basata sul Codice della Strada e su circolari ministeriali. “Tutela ambientale e circolazione stradale, come sancito da diverse sentenze della Corte costituzionale, sono esclusiva competenza dello Stato che, attraverso il codice della strada, dà mandato agli enti proprietari delle strade di disciplinarne la circolazione – dice in una nota il Comune – la Regione siciliana non ha alcuna competenza nella trattazione di argomenti disciplinati dal Codice della strada e di esclusiva pertinenza dei Comuni. Ribadiamo con forza la funzione strategica dell’Amat, azienda a totale partecipazione pubblica, che non può essere messa in discussione né indebolita, nelle sue funzioni di trasporto pubblico, da sempre presenti pretese speculative private che, in ogni modo, tentano di creare ostacoli e danni alla qualità dei servizi e all’occupazione”. Il gruppo di Forza Italia ha già inoltrato una nota al Segretario generale e al presidente del consiglio per chiedere di dirimere la questione e dare attuazione alla norma regionale.

MULTE Le novità più importanti riguardano però la vendita dei pass. Dal 2 marzo sarà attivato un numero dedicato per le informazioni (091/350350), mentre fino al 30 marzo sarà garantita ampia tolleranza: la multe partiranno da giovedì 31 marzo e saranno anche salate. Chi ha un’auto Euro 0, 1 o 2 ed entra in Ztl pagherà un verbale da 164 euro, da Euro 3 in su ma senza pass si pagherà invece una multa da 41 euro; stessa cifra per chi sosta in Ztl di giorno senza pass.

COME ACQUISTARE I PASS Dal 14 marzo si potranno acquistare i primi tagliandi mediante il servizio on line sul sito del Comune, ossia pagando tramite bollettino postale o bonifico bancario si riceverà il pass a casa entro 7 giorni. Dal 21 marzo il pagamento potrà avvenire anche mediante carta di credito o banco posta, ricevendo immediatamente un pass temporaneo in attesa che entro una settimana arrivi a casa quello definitivo. Contemporaneamente dal 21 marzo saranno attivate postazioni fisiche nelle sedi Amat di via Manin e via Giusti, presso i depositi tram di Roccella e Castellana e in viale delle Scienze, dentro la cittadella universitaria. Amat ha già raggiunto l’accordo con Poste, ma sono in corso trattative anche con Sisal o Lottomatica.

COSTI Il pass annuale costerà 100 euro, per le auto ibride elettriche o quelle a gas e metano il costo scende a 50 euro. Non pagano nulla le auto elettriche, mentre i mezzi pesanti e turistici dovranno sborsare 600 euro. Ci sono però anche altre formule: la tariffa giornaliera di 5 euro, quella mensile di 20 e quella semestrale di 50 per le auto tradizionali; 2,5 euro al giorno, 10 al mese e 25 a semestre per auto ibride, gas e metano; 30, 120 e 300 euro per i mezzi pesanti.

ORARI Confermati gli orari già annunciati: dal lunedì la venerdì 8-14.30 e 15.30-20; il sabato mattino 8-13.

PERIMETRI Sarà possibile percorrere liberamente (cioè senza pass) il perimetro della Ztl, ossia le vie corso Alberto Amedeo (tra corso Calatafimi e piazza Peranni), piazza Peranni, via Papireto, piazzetta Porta Guccia, corso Alberto Amedeo (fino al Tribunale), piazza Vittorio Emanuele Orlando, via Turrisi, via Villa Filippina, piazza San Francesco di Paola, piazza Amendola, via Paternostro, via Principe di Villafranca, via Mattarella, via Notarbartolo, via Duca della Verdura, piazza Giachery, piazza della Pace, via Crispi, via Cala, via Foro Umberto I, via Lincoln, piazza Giulio Cesare, piazza San Antonino, corso Tukory, piazza San Francesco Saverio, via Forlanini, via Generale Cadorna, via Mongitore, via dei Benedettini, piazza Montalto, corso Tukory, via Re Ruggero, piazza Indipendenza, corso Calatafimi.

Saranno liberi, quindi sempre esenti dal pagamento pass, due tratti che collegano il mare con il Tribunale e consentono l’accesso all’Ospedale dei Bambini. Si tratta di via Paternostro, via Garzilli (tra via Paternostro e via Dante), via Dante (tra via Garzilli e via Principe di Villafranca), piazza Vittorio Emanuele Orlando, via Balsano, via Volturno, via Pignatelli Aragona, largo P. Francesco, piazza Napoli, via Stabile (fino a San Francesco di Paola), piazza Verdi, via Cavour, via Valenti, via Spinuzza e via Roma (tratto Spinuzza-Cavour).

LE REAZIONI
Il ricorso al Tar, promosso dall’avvocato e consigliere comunale Nadia Spallitta (Pd), ha raccolto le firme di 200 cittadini e associazioni. In primo luogo, dicono i promotori, le tariffe della Ztl dovevano essere approvate prima del bilancio comunale e invece hanno avuto il via libera soltanto il 24 dicembre, 19 giorni dopo l’ok al documento contabile. “Infatti nel bilancio – dice Spallitta – non c’è alcuna traccia delle tariffe ed è una violazione delle norme di contabilità pubblica”. La seconda questione è la mancata approvazione di tutte le fasi del Piano traffico urbano (Ptu) – cosa che aveva portato all’annullamento delle Ztl varate dalla precedente amministrazione Cammarata. “Il Comune ha approvato solo la prima fase del Ptu, ossia il Piano generale – continua Spallitta – mancano quindi i piani particolareggiati ed esecutivi”. Inoltre, secondo i ricorrenti, nel Pgtu (Piano generale del traffico urbano, il pratica la prima fase del documento) non è inserito nemmeno il tram perché è basato su studi fatti nel 2008 (amministrazione Cammarata). “In questo caso non c’è stato nessuno studio di settore – aggiunge – e d’inquinamento. Ci risulta, infatti, che le Ztl riguardino alcune zone del centro dove non c’è alcun sforamento dei limiti di smog. Le tariffe, infine, sono inserite nel contratto di servizio dell’Amat, cosa assolutamente anomala”. Secondo Spallitta e i 200 firmatari del ricorso ci sarebbero tutti i buoni motivi per far saltare il provvedimento.

A battagliare in consiglio comunale ci sono anche Luisa La Colla (Pd) e Angelo Figuccia (Fi). “I tre percorsi intrapresi, ossia il ricorso al Tar, la proposta di indire un referendum che portasse i cittadini alle urne su questo tema e l’emendamento presentato nella finanziaria all’Ars da Forza Italia – dice Figuccia – hanno portato a una decisiva frenata. Manterremo alta l’attenzione per evitare che il sindaco Leoluca Orlando e la sua variopinta maggioranza possano tentare qualche subdola manovra per aggirare le norme approvate dall’Ars. Continueremo, inoltre, a batterci per il referendum, il cui regolamento attuativo abbiamo inviato nei giorni scorsi al segretario generale del Comune Fabrizio Dall’Acqua”.

“Stento a credere che il sindaco di Palermo, che e’ uomo di legge, disattenda una espressione della volonta’ normativa della Regione”. Lo dice il deputato regionale Toto’ Lentini, segretario della Commissione Trasporti dell’Ars, sulla vicenda delle Ztl a Palermo. “La tassa sulla Ztl colpisce molte famiglie ed imprenditori. Sono 250 mila i residenti che si troveranno a sostenere costi aggiuntivi su un bilancio familiare gia’ gravato da numerosi oneri. Anche se la legge non e’ ancora pubblicata – continua – l’art. 14 che riguarda le Ztl e’ stato votato. Far finta che non esista e’ un atto che manifesta la volonta’ del Comune di far gravare sui cittadini-sudditi i costi non coperti del tram, e di esprimere totale disprezzo della volonta’ parlamentare”.

“L’unica strada per abolire le Ztl a Palermo è il ricorso al Tar. Si tratta di un odioso balzello, ma a modificarlo può essere solo il consiglio comunale: lì le forze politiche dovrebbero intervenire e non mi sembra che oggi abbiano intenzione di farlo, anzi a Sala delle Lapidi hanno fatto l’esatto opposto. Per questo bisogna insistere con il ricorso al Tar e stiamo definendo, anche alla luce degli ultimi sviluppi e raccordandoci con le altre associazioni ricorrenti, un ricorso con richiesta di immediata sospensiva del provvedimento. L’ingiustizia che stanno subendo i palermitani, residenti e commercianti in testa, non può che trovare la nostra decisa opposizione”. A dirlo è il capogruppo di Comitati Civici al consiglio comunale di Palermo Filippo Occhipinti.

“Se la legge Finanziaria passerà, dovrà essere attuata in ogni suo punto, norma sulle Ztl compresa, piaccia o meno al sindaco Orlando e all’assessore Catania, a meno che il Comune di Palermo non voglia impugnarla presso la Corte Costituzionale. Si tratta di un provvedimento che ha i caratteri di generalità e astrattezza, e che rispecchia i principi di uguaglianza sanciti dall’Art. 3 della Costituzione. Ritengo che il provvedimento amministrativo del Comune di Palermo crei una effettiva discriminazione verso i residenti, che non hanno la facoltà di scelta rispetto ai non residenti, che possono anche decidere di non fare il pass”. Lo dice Giuseppe Milazzo, deputato di Forza Italia all’Ars, autore dell’emendamento che obbliga i comuni siciliani che hanno o vogliono istituire le zone a traffico limitato a dotarsi di un regolamento votato dal consiglio comunale.

 


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