CATANIA- Un giorno importante per la città, Carmelo Zuccaro si è insediato ufficialmente come nuovo procuratore Capo. Un discorso denso di passione e affetto, frutto di quel senso civico, del rispetto istituzionale e della grande onestà che da sempre caratterizzano il suo impegno in magistratura. Dal ricordo commosso del collega Giuseppe Gennaro, al ruolo delle forze dell’ordine, passando per gli avvocati, i cancellieri: una grande squadra per continuare il contrasto alla criminalità organizzata e la tutela delle fasce deboli.
SETE DI GIUSTIZIA- “Catania ha sete di giustizia e la criminalità mafiosa ha la particolarità di riuscire a infiltrarsi nel tessuto economico riducendo veramente in difficoltà l’imprenditoria sana con l’immissione di capitali da riciclare che stanno spiazzando la vera fonte di ricchezza di questa città”. Inizia con un riferimento al tessuto economico inquinato, alla crisi dell’imprenditoria sana e alla necessità di continuare il contrasto del riciclaggio e della mafia il discorso di Carmelo Zuccaro. Un discorso a cuore aperto, davanti agli storici colleghi con i quali il magistrato ha portato avanti, negli anni, una grande battaglia di giustizia e di civiltà.
“Pur essendo consapevole della difficoltà sono orgoglioso e felice -continua il nuovo Procuratore Capo -la Procura di Catania costituisce una squadra di formidabile qualità, per una tradizione risalente nel tempo, io posso fare riferimento ai tempi in cui un grande magistrato, che io ricordo con commozione, Giuseppe Gennaro, raccoglieva le deposizioni dei collaboratori di giustizia per avviare il primo maxi processo che a Catania stroncava definitivamente, almeno per un paio di anni, le cosche che avevano creato un bagno di sangue tra Paternò e Biancavilla”.
LOTTA ALLA MAFIA- “Ricordo Gabriele Alicata, e qui non posso trattenere la commozione, un grandissimo magistrato che ha portato la Procura di Catania a traguardi più efficienti ed efficaci e poi la Procura retta da Mario Busacca e da Enzo D’Agata, la cui presenza oggi mi onora e da ultimo Giovanni Salvi, un magistrato che ha fatto di questa Procura una grande squadra che ha conseguito risultati che il procuratore della Direzione nazionale Antimafia Carlo Caponcello (nuovo avvocato generale) ha definito straordinari”.
SEDE PILOTA- Carmelo Zuccaro è orgoglioso del lavoro portato avanti dalla Procura etnea. “Catania è sede pilota per il contrasto alla mafia, alle organizzazioni che si occupano del traffico di migranti, ma anche la tutela delle fasce deboli, basti pensare al lavoro della collega Marisa Scavo, che è stata sapiente regista in una Procura che ha elaborato protocolli oggi studiati nelle università e recepiti da altri uffici”.
PASSAGGIO DI CONSEGNE – Il Procuratore Capo Carmelo Zuccaro si rivolge all’amico e grande magistrato Michelangelo Patanè, sottolineando il suo “grande equilibrio e senso dello Stato”. “Patanè – aggiunge Zuccaro- ha retto l’ufficio in situazioni difficili, dovendo fronteggiare emergenze importanti senza avere gli stessi poteri del Procuratore”.
Per non parlare del procuratore aggiunto Bertone, “per le cui capacità è stato nominato procuratore distrettuale della Repubblica di Caltanissetta”.
SENSO DELLO STATO- “E’ una Procura che si avvale di magistrati che fanno sentire forte il senso dello Stato in questi uffici e a questo si aggiunge un personale amministrativo che riesce a sopperire alle gravi carenze con impegno e passione, ricevendo il plauso degli ispettori ministeriali”.
LA SQUADRA- Zuccaro ha le idee chiare: “Da soli non si consegue alcun risultato, i risultati si conseguono solo se la squadra funziona, ed è alla squadra che io faccio appello e traggo da questa squadra conforto per puntare ai traguardi che questa squadra si prefigge. Per produrre questi risultati è necessaria la collaborazione con il Tribunale, mi ricordo quando l’attuale presidente elaborò un importante protocollo per le udienze, sono stato veramente orgoglioso di trovare un presidente del Tribunale ben consapevole delle difficoltà organizzative di questo ufficio e del fatto che bisognava lavorare insieme”.
FORZE DELL’ORDINE – Il nuovo procuratore punta sulla “sinergia con i capi della Corte che rappresentano il massimo di preparazione che possa esprimere la magistratura catanese. Ci sono problemi logistici veramente gravi e pesanti”.
Un pensiero ai vertici delle forze dell’ordine. “Questa squadra si avvale della presenza in questa città di capi delle forze di polizia, il questore, il comandante provinciale dei carabinieri, il comandante della Guardia di finanza che sono di assoluto rilievo nazionale, ovviamente, per questa loro grandissima personalità, presto spiccheranno il volo, presto saranno chiamati ad altri incarichi in altre città. Io che ho avuto un incontro con il Capo della Polizia e presto lo avrò con il capo dei carabinieri e quello della Guardia di Finanza ho chiesto loro che quando avverrà questo doloroso momento per la città di Catania, siano rimpiazzati da funzionari che non ci facciano rimpiangere la loro assenza”.
POLIZIA GIUDIZIARIA- “E ancora devo dire i capi della polizia giudiziaria, i dirigenti della squadra mobile, il dirigente del nucleo investigativo, il comandnate della polizia tributaria, il dirigente della Dia e il comandnate del Ros, sono persone con cui parliamo la stessa lingua ed elaboriamo gli stessi risultati”.
Plauso al Prefetto di Catania, Maria Guia Federico, da sempre simbolo di una gestione oculata e al di sopra delle parti. “Il Prefetto di Catania, un’altra figura che mi tranquillizza -dice Carmelo Zuccaro- che da anni regge questa Prefettura e conosce le esigenze di questa città”.
GLI AVVOCATI- “L’apporto dell’avvocatura è importante, è importante ricordare che ci troviamo in un’aula dedicata a un grande avvocato, Serafino Famà, perché senza l’avvocatura sarebbe impossibile cercare di avvicinarsi all’accertamento della verità. Solo dal lavoro leale della parte pubblica con quella privata può scaturire quel materiale probatorio che consente al giudice di emettere una sentenza giusta al di là di ogni ragionevole dubbio”.
“Con l’avvocatura – insiste il nuovo Procuratore – desidero intrattenere un rapporto di collaborazione più intenso possibile. Ritengo che questo sia fondamentale per la città di Catania, gli avvocati etnei sono di levatura notevole con elementi di punta del panorama nazionale”.
EMERGENZA IMMIGRAZIONE – Carmelo Zuccaro è orgoglioso del lavoro portato avanti dal procuratore Giovanni Salvi, al fianco del quale ha lavorato a lungo. “Noi siamo riusciti a istruire i primi processi contro gli organizzatori del traffico di esseri umani, senza il contributo della Marina Militare e della Capitaneria di porto non sarebbe stato possibile raggiungere questi risultati”.
L’AUGURIO – “Forte dell’appoggio di questa squdra, di questa sinergia di forze, mi accingo ad assumere questo compito al quale dedicherò tutto il mio impegno professionale. Desidero che Catania dia una risposta alla sete di giustizia che sia sempre più efficace”.