Zuccaro: "Stop interviste sulle ong" | Il Csm: "Regole sul riserbo dei pm" - Live Sicilia

Zuccaro: “Stop interviste sulle ong” | Il Csm: “Regole sul riserbo dei pm”

L'organo di autogoverno della magistratura assicura comunque "sostegno" al procuratore di Catania.

Dopo le polemiche sui migranti
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ROMA – Il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro potrebbe essere chiamato a spiegare al Csm le sue parole sui presunti rapporti tra trafficanti di esseri umani e ong. Ma, almeno per ora, non corre il rischio di un trasferimento d’ufficio. Il Comitato di presidenza ha disposto l’acquisizione di atti, ma non l’apertura di una pratica per verificare l’eventuale incompatibilità di Zuccaro con il suo ruolo o con la sede in cui opera. Sulla convocazione del pm deciderà la Prima Commissione. Sarà la Prima Commissione, invece, a decidere se aprire una pratica a tutela del procuratore di Catania per gli attacchi ricevuti dopo la sua presa di posizione. La richiesta di un intervento a difesa del procuratore del laico di Fi Pierantonio Zanettin è stata infatti trasmessa dal Comitato di presidenza alla Commissione guidata da Giuseppe Fanfani (Pd). 

Il Csm, comunque, assicurerà “ogni sostegno possibile” a Zuccaro perchè le sue indagini “possano svolgersi con la massima efficacia e celerità”. Lo ha garantito il vice presidente Giovanni Legnini, dando conto delle decisioni del Comitato di presidenza. A fronte del “frequente ripetersi” di “dichiarazioni ed esternazioni” da parte di magistrati che hanno creato “sconcerto” nell’opinione pubblica, tuttavia, il Comitato di presidenza del Csm ha disposto l’apertura di pratiche per “definire con urgenza linee guida nel rapporto con i media” e regole che consentano di intervenire “con efficacia” contro chi viola i doveri di “moderazione e continenza”. Il duplice intervento è stato affidato alla Sesta e alla Settima Commissione. E in particolare le nuove norme dovranno servire al Csm a sanzionare presto e efficacemente “condotte ed esternazioni di magistrati che si caratterizzino per gravi ed evidenti violazioni dei canoni di moderazione, continenza e riserbo”. Soprattutto quando si tratta di dichiarazioni rese sullo “sviluppo di indagini o procedimenti in corso che possono risultare di nocumento per la percezione dell’operato e del ruolo dell’ordine giudiziario o, talvolta, persino creare sconcerto nell’opinione pubblica, tanto da incrinare la fiducia dei cittadini nella giustizia”.

Zuccaro, intanto, ha annunciato l’intenzione di non parlare ulteriormente dell’argomento: “Come dicono gli allenatori di calcio, ogni partita deve avere la sua cronaca. Oggi parliamo di questa cronaca, di questa bella partita che è stata fatta dalla Dda insieme ai carabinieri di Catania”, sono state le sue parole in risposta ai giornalisti che, a margine di una conferenza stampa su un’operazione antimafia, gli hanno chiesto dell’inchiesta sulle Ong. Ad un giornalista che gli ha chiesto se fosse ‘chiusa la cronaca romana’ Zuccaro ha risposto: “A livelli di intervista sicuramente sì”. Ad un altro cronista che gli ha chiesto dell’istruttoria del Csm ha risposto: “Non dovete chiedere a me”.

Il procuratore di Catania sarà comunque audito martedì prossimo alle 14 dalla Commissione Antimafia. Lo ha deciso oggi l’ufficio di presidenza della Commissione, su richiesta della presidente Rosy Bindi.


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