Gesip, Orlando contestato | Polemiche e blocchi stradali - Live Sicilia

Gesip, Orlando contestato | Polemiche e blocchi stradali

Grande tensione al PalaUditore, nell'incontro tra il sindaco e i lavoratori Gesip. Orlando punta il dito contro la Regione che avrebbe chiesto troppo poco a Roma, ma la Corsello smentisce. Tensione e disagi in città. (nella foto un momento della contestazione)

Leoluca Orlando

Leoluca Orlando al PalaUditore

PALERMO – “Se entro mercoledì non si firmeranno gli accordi per la Gesip a Roma e Palermo, scenderò in piazza insieme a voi”. Parola di Leoluca Orlando. La Gesip vive un’altra giornata di passione e con essa anche la città, nuovamente alle prese con le proteste dei lavoratori rimasti spiazzati dalla notizia, battuta ieri sera dalle agenzie, di un accordo tra Regione e alcune parti sociali che di fatto esclude la Gesip dalla cassa integrazione in deroga e che ha trasformato quello di oggi al PalaUditore in un confronto a nervi tesi fra il primo cittadino e una parte dei dipendenti che ne hanno chiesto le dimissioni.

Cronaca di una mattinata assai particolare, cominciata poco dopo le nove quando il Professore è arrivato in un palazzetto dello sport riempito da lavoratori Gesip che, sin dalle prime parole di Orlando, si sono divisi in due fazioni: chi batteva le mani e chi urlava e fischiava.

“Io sono venuto qui a metterci la faccia e dico qui le stesse cose che dico altrove, vorrei che tutti potessero dire lo stesso”, ha esordito Orlando che poi ha puntato il dito contro la Regione: “Prima hanno chiesto 30 milioni per la cassa integrazione, poi hanno aumentato a 50 per la Gesip. Ora ci dicono che non bastano e che la Gesip non ci può più entrare perché è una società partecipata”.

I problemi, quindi, sono fondamentalmente due: il governo deve rimpinguare il fondo per la Cig con altri 15 milioni e soprattutto la Regione, d’intesa con i sindacati, deve concedere una deroga alla Gesip per poter accedere agli ammortizzatori sociali. “Il governo è disponibile a mettere altri 15 milioni di euro, arrivando a 65, ma resta l’altro problema: l’eccezione delle partecipate –continua Orlando – c’è un accordo del 2008 che dice che non possono avere la Cig le partecipate. Il ministero del Lavoro mi ha detto che non è un problema del governo, ma della Regione e dei sindacati che possono decidere se includere o meno le partecipate”.

E Orlando fissa anche un tempo limite: “Entro lunedì devono firmare l’accordo a Roma per le maggiori risorse ed entro martedì quello a Palermo per includere la Gesip. Se non avverrà, mercoledì sarò qui con voi a protestare contro il governo”.

Un incontro, dicevamo, durato poco più di mezz’ora ma a tratti teso: un gruppo di lavoratori ha contestato il sindaco e qualcuno ha provato anche ad avvicinarsi, fermato però dalla sicurezza che in forze circondava il primo cittadino.

Ma la ricostruzione del Professore ha provocato anche la reazione di Anna Rosa Corsello, dirigente generale dell’assessorato regionale al Lavoro: “Abbiamo chiesto al ministero 90 milioni – dice la Corsello a Livesicilia – e non 30 o 50. Il ministero ha proposto l’assegnazione di 50 milioni che sono insufficienti a garantire la cassa in deroga a tutti i lavoratori che ne hanno fatto richiesta”. La Regione, inoltre, sarebbe intervenuta anche attraverso il presidente Raffaele Lombardo in persona: “Ieri il governatore – dice Antonio Mercante dell’Ugl – ci ha detto di aver inviato una lettera al ministro per chiedere 15 milioni per Gesip con assegnazione diretta. Speriamo che lo ascoltino”.

Al termine dell’assemblea, comunque, la tensione è rimasta alta e un gruppo di dipendenti ha prima occupato la via Leonardo da Vinci e poi la circonvallazione, spostandosi infine a piazza Pretoria.

E nello scontro con il governo, va di scena anche un altro scontro: quello fra Orlando e i sindacati che hanno firmato l’accordo due giorni fa. “Mentre affermano di lavorare per risolvere i problemi dei lavoratori Gesip, sottoscrivono accordi che rischiano di estromettere quegli stessi lavoratori dall’accesso agli ammortizzatori sociali”, ha tuonato il sindaco riferendosi a Cgil, Cisl e Uil che avrebbero siglato due giorni fa, con Regione, Confindustria, Legacoop, Cna e Confcooperative un verbale di intesa che stabilisce il criterio cronologico per l’accesso alla cassa integrazione ed esclude le società a partecipazione pubblica come la Gesip.

“Nell’accordo quadro del 16 marzo scorso – si legge in una nota Uiltucs – contrariamente a quanto evidenziato negli accordi istituzionali sottoscritti negli anni precedenti, non prevede la esclusione delle partecipate, indicazione che però permane nelle linee guida dettate dal ministero del Lavoro. Conseguentemente le affermazioni che tentano di scaricare su Cgil, Cisl e Uil le responsabilità della mancata erogazione della cassa integrazione, sono pura demagogia, a cui purtroppo qualche dirigente sindacale ha dato fiato probabilmente perché innamorato di improbabili privatizzazioni dei servizi resi dai lavoratori della Gesip e dunque spinge per sottolineare aspetti che oggettivamente preesistevano alla vertenza Gesip”.

Per Maurizio Calà della Cgil “per risolvere la questione della cassa integrazione per la Gesip è necessario che da Roma arrivi un decreto ministeriale mirato, che destini subito le risorse necessarie a Palermo e ai lavoratori della Gesip. Cercare di risolvere la questione della cassa integrazione considerando i lavoratori Gesip parte del fondo regionale per gli ammortizzatori é la cosa più complicata che rischia di non produrre risultati concreti”.

LA DIRETTA

17.38 “La segreteria Regionale della Uiltucs Uil in merito alle notizie diffuse su un presunto accordo firmato tre giorni fa fra la Regione e le OO.SS. e segnatamente secondo quanto dichiarato anche dal Sindaco Leoluca Orlando, testualmente: “martedì scorso ci è stato un incontro in cui si è firmato un accordo che esclude la Gesip dalla cassa integrazione in deroga. A che gioco giochiamo???”, smentisce in primo luogo che sia stato sottoscritto alcun accordo tre giorni fa sull’utilizzo della cassa integrazione in deroga. Premesso quanto sopra riteniamo che le superiori affermazioni derivino dalla scarsa conoscenza della materia ed invitiamo il sindaco a richiamare ad una maggiore correttezza e puntualità i propri uffici, ovvero tutti coloro che forniscono gli strumenti tecnici e giuridici per affrontare tale materia. Come è noto a coloro che sono avvezzi a trattare materie giuridiche connesse alle problematiche del lavoro nel nostro paese, gli ammortizzatori sociali sono disciplinati da talune leggi NAZIONALI e segnatamente: Legge del 5 novembre 1968 n° 1115 istitutiva della cassa integrazione straordinaria e dalle sostanziali modificazioni introdotte dalla legislazione seguente di cui in ultimo la Legge 223/91 ed il D.P.R. del 10.06.2000 n° 218. Anche un distratto osservatore potrà rilevare come nel campo di applicazione della richiamata legislazione, si individuano le aree e le imprese beneficiarie, nonché quelle aree e imprese escluse da tali benefici e segnatamente, per la parte che ci interessa, le imprese industriali degli enti pubblici, anche se municipalizzate e dello Stato (intendendosi evidentemente in tale generico contesto le aziende partecipate parzialmente o interamente da Stato, Regioni, Province e Comuni). Chiarito quanto sopra vale la pena evidenziare che la successiva istituzione degli ammortizzatori in deroga non ha cambiato la sostanza della norma originaria, ma ha ricompreso, all’interno delle imprese beneficiarie, ampi settori precedentemente esclusi e segnatamente le Imprese del settore del turismo, le Imprese artigiane etc…. Insomma tutte quelle attività produttive che prima ne erano escluse, recuperate, in deroga, in riferimento alla gravissima crisi economica e sociale che investe il paese. In conseguenza di ciò la conferenza dello Stato/Regioni ripartisce le somme messe a disposizione per tale strumento, avendo come riferimento periodi biennali alle singole regioni a cui è demandato il compito di definire accordi specifici, in primo luogo con le singole regione, successivamente fra queste le parti sociali a livello regionale. Appare del tutto scontato che tali accordi non possono che realizzarsi nel pedissequo rispetto delle normative preesistenti che presiedono l’intera materia della cassa integrazione straordinaria. Gli accordi in Sicilia, siglati rispettivamente il 30.07.2009, il 20.04.2011 e il 15.03.2012 ripercorrono integralmente le richiamate indicazioni. Vale la pena in questa sede evidenziare che l’accordo del 2011 prevedeva esplicitamente al punto 5, quanto già indicato nelle norme nazionali, ovvero che sono esclusi dalla concessione degli ammortizzatori sociali in deroga gli enti e le società a totale capitale pubblico, mentre l’accordo del 2012 non riporta in termini espliciti la richiamata esclusione, ma richiama gli accordi del 2010 e del 2011. Alla luce di quanto sopra vale la pena rassegnare alcune considerazioni, in primo luogo i richiamati accordi sono sottoscritti da una serie di sigle, ovvero ben ventuno Organizzazioni Sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori e fra queste ultime risulta in tutta evidenza anche la UGL. Chi oggi tenta di scaricare su altri soggetti la responsabilità di quanto sta accadendo, magari fomentando le piazze, dovrebbe avere almeno la dignità di rileggere le cronache che hanno interessato la vertenza Gesip, almeno da questa estate ad oggi, per verificare le posizioni che tutti i soggetti hanno espresso attorno alla vertenza. Basterebbe questo semplice esercizio per rendersi conto di chi ha detto fandonie ed ha nascosto la verità sulle difficoltà oggettive che il percorso proposto avrebbe incontrato. Per quanto concerne la Uiltucs Uil fin dal primo esordio della proposta di cassa integrazione in deroga, rassegnammo presso l’aula consiliare, alla presenza del Sindaco, dell’Assessore La Piana, del Dr. Abbonato, dell’Assessore Giusto Catania e di altri componenti dello staff del sindaco, la nostra posizione che oggi in termini sintetici ribadiamo: in primo luogo evidenziammo che da lì a qualche giorno, sarebbe emersa l’assoluta carenza di risorse economiche per tutte le Imprese che avevano chiesto l’accesso alla cassa integrazione in deroga, tale denuncia, a quarantotto ore di distanza trovò conferma in tutti i quotidiani locali; per potere fare accedere i lavoratori della Gesip alla cassa integrazione in deroga era necessario uno specifico accordo presso il Ministero del lavoro che, stanziando le somme necessarie per la copertura finanziaria, prevedesse uno specifico accordo in deroga per ricomprendere la Gesip all’interno dei soggetti beneficiari. Appare singolare che tale richiesta emerga soltanto nella nota del 19.10.2012, prot. 746955, inviata al Ministro del Lavoro, al Ministro dell’Interno ed al Presidente della Regione (quintultimo capoverso) da parte del sindaco di Palermo; Evidenziammo ancora in quella sede che stante il deposito delle istanze precedentemente pervenute, che interessano oltre 15.000 lavoratori, le somme necessarie a copertura delle esigenze già manifestate, dovevano coprire l’intero fabbisogno, prevedendo un capitolo aggiuntivo dedicato ai lavoratori Gesip. Che ci si accorga soltanto oggi delle previsioni di una Legge datata 1968 e delle conseguenti difficoltà abbondantemente annunciate nel tempo, magari scaricando su altri responsabilità inesistenti, ci lascia senza parole. Riteniamo infine, vista la complessità della situazione relativa al Comune di Palermo, che lo stesso dovrebbe essere inserito in quei provvedimenti particolari di cui altre città hanno beneficiato per non incorrere ai problemi di default ormai evidenti, così come bisognerebbe capire a che punto è arrivata la progettazione e l’ideazione della nuova società consortile e con essa il tavolo di confronto interministeriale su cui prima ci sono state date informazioni che ne confermavano l’attivazione per successivamente perderne assolutamente le tracce”.

17.27 “In queste ore si sta creando troppa confusione che non aiuta certamente né i lavoratori Gesip né chi già da molti mesi, in ogni settore produttivo, non percepisce alcuna retribuzione né ammortizzatori sociali”. Lo dice in una nota Legacoop Sicilia dopo le polemiche scoppiate in queste ore rispetto all’ipotesi di esclusione della Gesip dalla cig in deroga. “Nessuna riunione e nessun accordo che riguardava la Gesip si è svolto al Dipartimento Lavoro della Regione diretto da Annarosa Corsello – continua Legacoop – L’incontro verteva invece sul monitoraggio per determinare l’effettivo fabbisogno di risorse necessarie a coprire il fabbisogno di ammortizzatore per i prossimi mesi e riguardava le imprese private. Il dirigente della Regione ha informato i rappresentanti del sindacato e delle associazioni di categoria che il fabbisogno era notevolmente superiore al saldo atteso dal Ministero e che i ‘famosi’ 50 milioni non erano sufficienti a coprire quanto già impegnato. Le parti sociali hanno chiesto esclusivamente il rispetto della normativa e dell’ordine cronologico delle richieste pervenute e decretate proprio per non innescare inutili e pericolose guerre tra poveri”. In merito ai lavoratori Gesip, Legacoop auspica un “immediato intervento da parte del Ministero e della Regione siciliana”.

16.17 “L’accordo-quadro che disciplina l’erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga, è datato 20 aprile 2011. È l’articolo 5 di quell’accordo, firmato dalla Regione e da 20 sigle sindacali e delle imprese, che fissa i vincoli e stabilisce il campo di applicazione dell’intesa”. A dirlo è la Cisl, che rimanda al mittente “affermazioni e insinuazioni non veritiere, del sindaco Orlando, che potrebbero generare atti di irresponsabilità”. Non c’è alcun accordo di qualche giorno fa teso ad escludere i dipendenti Gesip, afferma la Cisl. “Quanto dichiarato dal sindaco non aiuta a risolvere in modo amministrativamente idoneo una vicenda che vede un esercito di 15 mila lavoratori dipendenti di piccole e medie imprese attendere, dall’inizio dell’anno, il pagamento della Cig in deroga con tanto di accordi fatti, decretati dagli Uffici provinciali del lavoro e trasmessi all’Inps per l’erogazione delle somme”. “Ci spiace – continua la Cisl – che il sindaco Orlando abbia gestito i fatti con approssimazione, tentando di scaricare, ora sul ministro, ora sulla Regione, ora sul sindacato, la sua difficoltà a trovare una via d’uscita normativamente valida a una vicenda che è comunque complessa”. Così come, continua la Cisl, “lascia perplessi il tentativo di scaricabarile del ministero del Lavoro, che tenta di uscire dall’impasse suggerendo indebitamente operazioni incoerenti e invasive, sul piano del diritto amministrativo, delle responsabilità di altri rami della pubblica amministrazione”. “Se c’è un terreno sul quale la Cisl sarà sempre indisponibile, è quello della violazione della legalità e della trasparenza”, sottolinea la nota del sindacato. Che aggiunge: “L’incontro di tre giorni fa, convocato dal dirigente generale Annarosa Corsello, è stato una riunione durante la quale le organizzazioni del lavoro sono state aggiornate sui dati del monitoraggio in tema di ammortizzatori in deroga svolto dall’assessorato, e sullo stato dell’arte del confronto col ministero del Lavoro per il finanziamento del 2012”. Al riguardo, la Cisl ricorda che “gli attuali impegni di spesa per ammortizzatori in deroga ammontano a 121 milioni di euro. I 50 milioni che dovrebbero essere assegnati dallo Stato alla Sicilia, bastano solo a coprire il fabbisogno dei primi mesi di quest’anno”.

16.01 “Alla luce di quanto verificatosi negli ultimi giorni riguardo alla vertenza Gesip – si legge in una nota – il sindacato A.Si.A. chiede la realizzazione di un urgente incontro presso la Prefettura di Palermo, organismo ormai sostituitosi all’Ufficio Vertenze, stante la visibile incapacità a risolvere le vertenze nelle sedi opportune. Il sindacato A.Si.A. anche questa volta apprende dagli organi di stampa (ci sarebbe da dire, per fortuna) delle notizie in merito ad un Verbale di Intesa stilato al termine della riunione di alcuni giorni fa tra il direttore generale del dipartimento lavoro della Regione Anna Rosa Corsello e i rappresentanti di Confindustria, Cgil, Cisl, Uil, Legacoop, Confcoperative e Cna a seguito del quale i dipendenti di enti e società a totale partecipazione pubblica sono esclusi dalla cassa integrazione in deroga, dunque anche gli operai della Gesip, azienda controllata dal comune di Palermo. Verbale di intesa che di fatto esplicita il punto 18) dell’Accordo Quadro del 16/03/2012 (Le fattispecie di crisi aziendali/settoriali/territoriali non espressamente previste dal presente accordo saranno trattate da apposito tavolo istituzionale da istituirsi presso il Dipartimento Regionale Lavoro) in merito alla concessione degli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2012. È bene specificare che nessuna corsia preferenziale doveva essere concessa a Gesip, in quanto già il punto 5) dello stesso Accordo Quadro indica inequivocabilmente che “Il ricorso alla CIG in deroga deve essere privilegiato ove sussistano previsioni di ripresa produttiva e conseguente rientro dei lavoratori sospesi….”, ed il Comune di Palermo ha più volte annunciato il piano di sviluppo attraverso la costituzione della nuova Società Consortile. Questo eventuale Verbale di Intesa esclude totalmente Gesip dalla Cassa in deroga, anche con l’eventuale copertura finanziaria. “Ci sorprende – spiega il segretario generale Salvo Barone – come solo tre giorni fa, e non da tutte le parti di Governo, datoriali e sindacali che avevano siglato l’Accordo Quadro (mancano l’assessore al ramo, i dirigenti dell’Agenzia e della Formazione, UGL, Confcommercio, Confesercenti, Confapi, Casartigiani, Confartigianato ecc…) si possa essere siglato questo verbale di intesa che appare alquanto strumentale e pieno di vizi di forma. Proprio lunedì scorso la stessa dirigente regionale in questione, aveva sottolineato, a seguito di una autoconvocazione di A.Si.A., UGL, USB, CISAS e FIADEL, il suo presentimento che anche le partecipate potessero avere la necessità di attingere ad ammortizzatori sociali in deroga, facendoci vedere la nota di riferimento, addirittura evidenziata, e solo dopo qualche ora provvedeva a rettificarla. Inutile sottolineare che l’unica speranza adesso rimane un atto ministeriale specifico per Gesip, con relativa copertura economica, che determinerebbe anche una priorità dettata dal Ministero stesso che, qualora non dovesse arrivare significherebbe che dal 1 settembre a dicembre, i lavoratori della Gesip rimarrebbero senza retribuzione. L’impostazione operativa del Comune è retta dal riconoscimento della CIG in deroga per poi sfociare nel passaggio dei lavoratori presso la Società Consortile, è questo Verbale di Intesa, ammesso che sia valido, speriamo sia frutto di una intesa a monte con il Governo nazionale per una concessione diretta a Gesip. Altrimenti significherebbe avere dei “carnefici amministratori” degni solo del più squallido modo di fare politica e amministrare una regione. Ci stupisce come le confederazioni sindacali firmatarie del verbale di intesa “killer” (CGIL, CISL, UIL) escludano le partecipate dalle aziende che possono usufruire di CIG, quando i loro rappresentanti delle federazioni di categoria (Fisascat, Uiltucs) richiedano l’esatto contrario”.

14.30 Il sindaco Orlando ha scritto una lettera ai ministri Fornero e Cancellieri e a Lombardo, chiedendo di risolvere la questione Gesip entro l’inizio della prossima settimana per evitare proteste in occasione delle elezioni del 28 ottobre.

14.15 Un gruppo di lavoratori è alla sede della Regione e chiede un incontro con il governatore Raffaele Lombardo.

12.01. I lavoratori Gesip sono riuniti a piazza Pretoria e stanno decidendo sul da farsi.

11.47. Circa una ventina di operai della Gesip sono stati identificati da alcuni agenti della polizia, mentre si trovavano intorno alle 3.30 di questa mattina, in via Castellana, nel quartiere periferico di Borgo nuovo a Palermo. Secondo quanto riferisce la Questura “non c’é stato alcun tentativo di bloccare gli autocompattatori dell’Amià”, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti in città. “Il servizio di raccolta stanotte – dice il direttore generale dell’Amia Nicolò Gervasi – è stato svolto regolarmente”

10.47. Altre proteste in centro. Palermo nel caos.

10.18. La Gesip è sul piede di guerra. Dopo il PalaUditore, dopo un tentativo di blocco stradale a Bellolampo. Voci sui soldi del ministero che non basteranno.

09.47 Orlando sta lasciando il PalaUditore, fra le urla di alcuni lavoratori che chiedono le dimissioni del sindaco.

09.44 “Se entro mercoledì non sarà firmato l’accordo sia a Roma che a Palermo (lunedì le maggiori risorse da Roma e martedì l’estensione alla Gesip), ci ritroveremo qui insieme a protestare”.

09.37 Alcuni lavoratori provano ad avvicinare il sindaco e il personale della sicurezza interviene. Grande agitazione.

09.35 Grande agitazione tra i lavoratori, divisi fra chi applaude il sindaco e chi lo contesta.

09.33 “E’ necessario raggiungere due accordi: uno a Roma per aumentare i soldi e uno a Palermo per darli alla Gesip. La prossima settimana ci vogliono carte firmate sia a Roma che a Palermo. Protesterò io contro il governo, in caso contrario, ma non accetto che protestiate contro di me”.

09.32 “La Regione ha in un primo momento detto che bastavano 30 milioni di euro, poi per la Gesip ne ha chiesti altri 20 e quindi 50. Ora ci dicono che non bastano e che la Gesip non ci può più entrare perché è una società partecipata. Il governo è disponibile a mettere altri 15 milioni di euro, arrivando a 65, ma resta l’altro problema: l’eccezione delle partecipate. C’è un accordo del 2008 che dice che non possono avere la Cig le partecipate. Il ministero del Lavoro mi ha detto che non è un problema del governo, ma della Regione e dei sindacati che possono decidere se includere o meno le partecipate”.

09.30 “A Palazzo Chigi si è affrontata la questione della Cig per i lavoratori Gesip. Il 17 settembre si è fatto un incontro a Roma tra Comune, Regione e ministero del Lavoro e lì si è confermato che la strada poteva essere questa”.

09.28 “Io dico qui quello che dico altrove. Vorrei che tutti facessero così. Io la faccia ce l’ho messa fino in fondo”.

09.21 Il sindaco è arrivato al PalaUditore, che si va riempiendo di lavoratori che gridano “lavoro!”.

ll sindaco incontra oggi alle 9 i sindacati ed i lavoratori Gesip nel corso di un incontro pubblico che si svolgerà presso il PalaUditore di Viale Leonardo Da Vinci (SEGUI LA DIRETTA)

 

 


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