Ferrandelli: "Intendo governare | Accuse folli, al Borgo pochi voti" - Live Sicilia

Ferrandelli: “Intendo governare | Accuse folli, al Borgo pochi voti”

Il candidato sindaco parla dopo l'inchiesta che lo riguarda.

Parla il candidato sindaco: “Accuse infamanti, non mi fermo”.

Le affermazioni di Ferrandelli in conferenza stampa.

“Io sono il candidato sindaco di tutti, non di parte. Non potrà esserci Forza Italia, né il Pd. Ci sono varie responsabilità di un progetto multi-identitario”. Sono stato l’unico parlamentare dell’Ars a dimettersi nella storia. Sono un uomo libero, privo di condizionamenti”.

“Conosco bene il Borgo Vecchio, non per i riflettori della campagna elettorale, ma perché lì mi sono impegnato come volontario”.

“Il clamore delle dichiarazioni di un delinquente che poi si è pentito possono far dimenticare la vera storia di un impegno. Io sto dall’altra parte della barricata. Queste accuse infamanti amareggiano, ma vado avanti, non mi fermo. Quando ho ricevuto l’invito a comparire non mi sono avvalso della facoltà di non rispondere, ho ritenuto opportuno offrire la mia vita e la mia trasparenza”.

“I concerti sono stati organizzati dal comitato elettorale. Non nutro dei dubbi sulla serietà di nessuno. Ci siamo rivolti a delle società. Abbiamo i bonifici e i riscontri”.

“I soldi che Tantillo dichiara di avere ricevuto da me? Guarda caso sono cose accadute, secondo lui, sempre a quattrocchi, senza testimone. Eppure io ero accompagnato costantemente da tante persone”.

“Tantillo nel 2012 per me e per gli inquirenti era solo un commerciante del Borgo Vecchio”.

“Avrei pagato un pacchetto di voti al Borgo? Uno che deve avere il consenso di una città, pagherebbe, dunque, per qualche voto in un quartiere. Cento voti per una competizione che ne richiedeva 160 mila. Nelle sezioni delle scuole del Borgo Vecchio, in media con Palermo in quella competizione, non brillo”.

“Ho sempre detto che non avrei avuto né padrini né padroni. Ho chiesto a chi mi vuole appoggiare, libero da appartenenze, di sottoscrivere quel programma che abbiamo scritto davvero per le strade, ascoltando i cittadini”. Lo ha detto il candidato a sindaco di Palermo, Fabrizio Ferrandelli, commentando il possibile appoggio di Forza Italia alla sua candidatura. “La politica si compone di alleanze. Io questa competizione elettorale la voglio vincere. Non sono qui per partecipare. Tutti sono invitati al dialogo – ha detto – Sono il candidato di tutti. Se mi fossi voluto schierare solo da una parte, mi sarei messo dietro un simbolo. Non ci sarà nessun simbolo di Forza Italia, né altri”.

“La mia non è un’antimafia parolaia, ma vera – ha sottolineato Ferrandelli – Il mio impegno è stato concretizzato nel contatto con il territorio, con gli ultimi. In quel contesto ho maturato la mia voglia di fare politica. Sono l’unico parlamentare nella storia dell’Ars ad essersi dimesso volontariamente dopo aver sentito le parole di Manfredi Borsellino il giorno del ricordo della strage di via D’Amelio”.

“Il pentito Tantillo ha detto che ho comprato cento voti per le comunali al prezzo di quattromila euro, un’accusa assurda perché per essere sindaco ce ne vogliono 160 mila. Tra l’altro al Borgo ho avuto un risultato molto deludente. Il mio competitor prende il 225% rispetto a me in quel territorio. Un dato omogeneo su tutta Palermo”. Lo ha detto Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco di Palermo, sulle accuse di voto di scambio che gli vengono contestate dalla Procura. “Ha del grottesco – ha aggiunto – il mio eventuale ritorno da Tantillo per le regionali. A fronte di quel riscontro elettorale al Borgo per le comunali, come avrei potuto andare di nuovo da Tantillo? Questo fa capire che tutte le accuse sono folli e senza senso”. “Mi si accusa anche – ha ricordato Ferrandelli – di aver distribuito materiale del partito personalmente a Borgo Vecchio, ma anche in questo caso sono state pagate società. Tantillo sostiene di avere ricevuto soldi prima e dopo il concerto e prima delle elezioni regionali. Non ero mai solo in quel periodo, accompagnato da un’autista, dall’addetto stampa, dall’organizzazione”. Ferrandelli ha poi parlato di “un secondo personaggio che mi accusa e che colloca anche male un ricordo che lui ha che non è accaduto nel 2012 ma nel 2013, quando già ero deputato. Fatti che non hanno nessuna attinenza né con le accuse né con la realtà. L’evento in questione si è svolto il 30 gennaio 2013. Ho anche una foto. Era un evento istituzionale e con la presenza del sindaco Parisi”.

“Intendo governare. La mia campagna elettorale va avanti più forte di prima. Nessuno sporcherà il nostro progetto con la bandiera dell’appartenenza”.

 

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