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Università di Palermo okkupata

studenti al rettorato per protesta
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Al grido “né manager né baroni, i privati fuori dai maroni” gli studenti occupano il Rettorato dell’Università di Palermo
Alle ore 12:30 di questa mattina, un gruppo di studenti palermitani, guidati dal sindacato studentesco UdU (Unione degli Universitari), ha occupato il Rettorato in segno di protesta contro il recente disegno di legge del governo Berlusconi riguardante la riforma universitaria. La loro protesta è rivolta principalmente ad alcuni punti del disegno di legge sulla possibilità dell’ingresso di privati nei consigli di amministrazione delle università, la nomina diretta dei rettori e la delega governativa dell’università. Gli studenti chiedono invece una università libera, pubblica, democratica, di qualità e accessibile a tutti.
“Quella del nostro sindacato è una mobilitazione nazionale – spiega Marco Sucameli, coordinatore dell’UdU di Palermo – che coinvolge ventisei atenei da Brescia a Palermo. Abbiamo stilato un documento che riguarda le università del paese e che prevede non solo la partecipazione attiva degli studenti nella politica d’ateneo, ma anche l’aumento dei finanziamenti per la didattica, la ricerca e la valutazione e la razionalizzazione, ottimizzazione e miglioramento dei servizi agli studenti”.
Gli studenti palermitani hanno consegnato il loro documento al professore Ennio Cardone, prorettore vicario dell’Università di Palermo, il quale ha garantito loro che l’università seguirà una linea politica ed economica contraria a quella della privatizzazione, che le tasse non saranno ulteriormente aumentate e che gli studenti continueranno ad avere un ruolo importante di partecipazione attiva nei processi decisionali degli organi accademici.
“Chiediamo inoltre – continua Sucameli – che il rettore assuma una posizione attiva e concreta conforme al nostro documento e che il nostro ateneo approvi e si faccia portavoce di una carta dei diritti degli studenti. Ci aspettiamo risposte concrete e continueremo la nostra mobilitazione finché non le otterremo. L’occupazione di oggi segna solo l’inizio di un percorso di mobilitazione che prevede anche un’assemblea d’ateneo che si terrà il 29 ottobre presso la facoltà di Ingegneria, a cui parteciperà anche il rettore Roberto Lagalla, una manifestazione di piazza a Roma il prossimo 14 novembre e una a Palermo il 17 novembre”.
Nelle stesse ore si è svolta a Palermo la manifestazione organizzata nell’ambito dello sciopero generale proclamato dai Cobas, dalla RdB e dal coordinamento Precari della scuola a cui l’UdU non ha preso parte in quanto, come chiarisce Sucameli, “si tratta di uno sciopero che interessa principalmente i lavoratori precari della scuola e che non prevede ufficialmente la presenza di piattaforme universitarie. In questo momento riteniamo che sia più utile lanciare delle proposte che migliorino l’università piuttosto che scendere in piazza e crediamo che questo il luogo migliore per farsi sentire”.


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