ANSA (dell'inviato Stefano de Paolis) "Io spero di non andare via", dice scuotendo la testa Sigfrido Romeo, un agronomo di Messina che lavora ad un programma di sviluppo delle Nazioni Unite in Afghanistan e aspetta di sapere se nelle prossime ore dovrà lasciare il Paese assieme ai circa 600 addetti internazionali che l'Onu ha deciso di ritirare, "temporaneamente", per motivi di sicurezza. Romeo sente su di se e sui suoi colleghi dell'Undp la responsabilità di completare entro fine mese, come inizialmente previsto, un importante rapporto sulla situazione delle risorse idriche in Afghanistan.