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LiveSicilia.it / Cronaca / “Palermo, città distrutta”

“Palermo, città distrutta”

Il monito dell'arcivescovo Romeo
di Redazione
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“Palermo è una città distrutta, una città dove ognuno cerca solo il proprio interesse e profitto. Non c’é comunione di intenti e il risultato è una società dilaniata dai rancori personali”. Lo ha detto monsignor Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, a margine della conferenza stampa di presentazione della visita del Papa Benedetto XVI, in programma il 3 ottobre a Palermo. “Per risolvere i problemi – ha aggiunto monsignor Romeo – i politici, le associazioni e i cittadini stessi dovrebbero trovare la forza e la voglia di sedersi attorno a un unico tavolo mettendo da parte il proprio tornaconto”. Per l’arcivescovo “un altro problema, che riguarda tutta la regione, sono i fondi non spesi e questo solo per l’incapacità di programmare in tempo gli interventi da fare. E’ tutto una catena: perché se non ci sono i progetti si perdono occasioni di lavoro e di crescita della società”. “Questo riguarda anche i fondi europei 2007-2013 – ha concluso – per i quali ancora non sono stati pubblicati i regolamenti sulla base dei quali presentare i progetti”.

“ Il Festino di Santa Rosalia dovrebbe farci aprire gli occhi su determinate cose –  detto pure l’arcivescovo di Palermo –  Santa Rosalia non era un medico, non era un banchiere, eppure è riuscita a liberare questa città dalla peste … Quest’anno il Festino sarà improntato al rigore, ma quello che dobbiamo chiederci è:  perché non ci sono i soldi? Bene, non ci sono i soldi perché manca l’approvazione del bilancio. Tutto è bloccato perché mancano quei meccanismi giuridici in grado di poter far muovere la macchina amministrativa. Stessa cosa possiamo rispondere quando ci chiediamo perché la città è al buio. La città è al buio perché manca l’approvazione del bilancio. È tutta una catena … la città è nel totale buio”.

Pubblicato il 1 Luglio 2010, 15:48
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Commenti
  1. maglietto 11 anni fa

    Questo prete sembra troppo preoccupato di cose terrene e materiali, quali soldi, bilanci, fondi non spesi. Che forse la chiesa deve presentare progetti, aspetta bandi, finanziamenti? Deve restaurare qualche chiesa, foraggiare associazioni cattoliche? allestire la visita del papa? Di come è ridotta questa città, se ne accorgono anche i ciechi. La chiesa, se vuole fare qualcosa e dare un segnale, apra le chiese ai senzatetto, rinunci all’otto per mille, se non destinato a opere di bene, destini i propri fondi all’assistenza, paghi l’ICI; solo cosi potrà dare un segnale di aiuto, invece di scandalizzarsi perchè non si spendono i soldi. In questo modo forse, potrà recuperare un minimo di credibilità sulle cose materiali. Se poi volesse anche recuperarne su quelle spirituali, eviti di violentare ragazzi nei seminari, o di scandalizzarsi se la magistratura tiene 4 vescovi sotto interrogatorio.

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  2. Giuseppe 11 anni fa

    incredibile ma vero, per una volta sono d’accordo con un parrino…

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  3. Romano 11 anni fa

    UE: ARMAO CANDIDA PALERMO A CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA (ANSA)
    E della munnizza….

    Rispondi
  4. sicilianovero 11 anni fa

    Estenderei il discorso a tutta la Sicilia… ormai viviamo in una società a brandelli, hanno cacciato le miglori risorse umane per tenersi i mediocri se non i peggio… LA MEGLIO GIOVENTU’ IN SICILIA NON CE PIU’ ( parte rari casi che ancora hanno voglia di lottare)!!

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  5. enzo 11 anni fa

    Che un Vescovo denunci i mali della città, da pastore è un suo diritto anzi un dovere. Richiamare alle proprie responsabilità quanti si fanno carico a vario titolo della cosa pubblica rientra tra i compiti di chi viene a svolgere in una comunità un ruolo super parters aldilà del credere. Ma qui la situazione è oltre ogni limite e la Chiesa Palermitana da troppo tempo appiattita sul quieto vivere deve darsi una mossa oltre la denuncia. Il Festino segni una forte linea di demarcazione tra il religioso e il mondano. Se il Sindaco non valuta opportuna la sua presenza ai Vespri come al Pontificale, il Vescovo non vada a celebrare messa a Palazzo dell’Aquile in ossequio ad una tradizione che di fede ha sempre meno o quasi nulla. Non si tratta di avviare una sorta di Guerra Santa, ma molto più semplicemente l’essere consequenziali alle proprie responsabilità. Il Festino è tutto quello che sappiamo, ma di fronte alle nuove pestilenze non ci si può passare sopra come se nulla fosse. Per cui se si restituisce al Festino il solo valore religioso, può darsi che a trarne vantaggio sarà tutta la comunità civile di questa città.

    Rispondi
  6. isidro 11 anni fa

    L’arcivescovo di Palermo P.Romeo sulla cattiva amministrazione di questa città ha detto cose vere . Non sono d’accordo quando si lamenta che per mancanza di soldi non può fare un festino che rispetti un pò la tradizione palermitana.Vorrei esprimere un parere proprio sul festino: deve essere semplicemente una festa religiosa cercando di accreditare più fedeli possibili e coagulare più idee per il bene comune.Fare capire a tutti che è interesse comune remare nello stesso senso indipendentemente dall’appartenenza partitica,perchè i bisogni della gente non hanno colore ,ma hanno l’urgenza di essere risolti.

    Rispondi
  7. mario 11 anni fa

    Il messaggio dell’Arcivescovo è sacrosanto,forte,crudo nel contesto di schifo nel quale vive questa Regione.I destinatari di tale messggio:tutti i consiglieri comunali,il sindaco il presidente della regione,i deputati regionali che fino ad esso se ne sono altamente fottuti della collettività,hanno un’ultima,forse,occasione di sbracciarsi e mettersi al lavoro;io ho i miei dubbi ma la speranza è l’ultima a morire.Questi signori hanno l’ultima possibilità di provarci prima dei prossimi appuntamenti elettorali ed avere le risposte che si meritano da parte dei cittadini per tutto quello che non hanno fatto,per la bancarotta che hanno provocato,per le centinaia di milioni di ero spesi nei clientelismi piu’ disparati.

    Rispondi
  8. Orazio 11 anni fa

    @maglietto

    Permettimi di dissentire, il vescovo di prima, di cui non ricordo il nome, devo averlo rimosso, lo sfascio di Palermo non lo vedeva proprio, almeno questo ci vede.

    Rispondi
  9. francy 11 anni fa

    CXmq a me sembra la festa dei babbaluci,mellone calia e simienza nn ho mai visto gente che va solo x la Santa e qua mi fermo!!!

    Rispondi
  10. Luca 11 anni fa

    Concordo con l’arcivescovo…. ma non è solo Palermo al buio,
    lo è l’intera Sicilia! da più di 2 anni ormai……!!

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  11. miro 11 anni fa

    questo arci xbacco mi sembra piu’politico che vescovo,ma si interessi di piu’ alle persone che sono senza una casa è sono costretti a fare dormire i figli a destra e a sinistra,ma si prenda il pensiero di aprire le porte della chiesa e dia piu’ conforto a queste persone,sono buono e credo in DIO e credo che questo buon cristiano si prendera cura di queste persone.

    Rispondi
  12. katalino 11 anni fa

    Tutti siamo parte di ciò che sta succedendo nella nostra Città, nella nostra Regione, ma a ciò abbiamo contribuito tutti, noi siamo causa dei nostri mali. Pensiamo solo a criticare ma non proponiamo e non ci esimiamo di fregare giorno per giorno il nostro prossimo, proprio come i politici, la Chiesa con tutti i suoi difetti manca in molte cose perchè è fatta da uomini come noi soggetti a sbagliare come noi, ma nella chiesa ci sono molti fanno anche tanto di buono nel mondo. noi cosa facciamo di buono che ci permetta di avere il diritto di criticare noi agli occhi dell’ETERNO cosa facciamo di buono, FORSE VIVIAMO NEL NULLA attaccati ad una materialità assurda. Gesù Cristo ha dato la sua Vita per noi e non ha mai criticato nessuno. Chi nella chiesa sbaglia dene risponderne a LUI e basta. ricordiamoci che la nostra storia ha solo un certezza la MORTE, alla quelle non pesiamo mai e di lei abbiamo paura, perchè? Siamo esseri sensa senso se non lavoriamo per il bene di questa nostra TERRA e di chi ha bisogno, come i politici che amministrano la cosa pubblica esseri meschini che se nè infischiano di chi ha dato loro mandato per sedersi su qulla sedia che “tanta responsabilità merita”. Eminensa se legge questo messaggio o chi per Lei mi permetto umilmente di cosigliarLE, per dare un forte segno a questa città, bistrattata infangata e denudata di ogni cosa, ed a chi l’amministra, questa’anno la cosa migliore che si possa fare è quella di celebrare la tradizionale MESSA per SANTA ROSALIA sotto Palezza delle Aquile dove ogni giorno molti Cittadini per svariati motivi si riuniscono per protestare contro la CATTIVA AMMINISTRAZIONE. A noi tutti, prendiamo coscienza che chi oggi ci da un favore per avere il voto non merita di essere votato rendiamoci liberi da questo e forse la società comincerà a funzionare GLORIA A DIO AMEN.

    Rispondi
  13. tato 11 anni fa

    maglietto condivido pienamente il tuo pensiero! anche se forse è meglio dire che sono alcuni delinquenti travestiti da preti a commettere certi reati e non l’istituzione chiesa che nel suo organigramma complessivo annovera anche bravi preti ( per alcuni casi oserei dire santi). è vero però che se la chiesa non vuole cadere nel tranello dei suoi nemici interni e ribadisco interni deve dare dei segnali forti contro questi delinquenti e prenderne le distanze!

    Rispondi

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