L’assessore regionale per la Salute Massimo Russo ha convocato per il primo pomeriggio di oggi, in assessorato, il dirigente generale dell’azienda Policlinico di Messina, Giuseppe Pecoraro dopo le vicende che hanno riguardato il Policlinico di Messina: dal litigio tra due medici in sala parto, che ha già provocato i primi provvedimenti disciplinari, alla denuncia di un presunto caso di malasanità che avrebbe causato la morte di una donna di 60 anni, al caso della donna che avrebbe partorito nel bagno della sua stanza, senza assistenza medica.
“Una serie di episodi che hanno gettato grave discredito sull’immagine del sistema sanitario siciliano – dice Russo – a cui ha fatto seguito il rapporto dei Nas che nel corso della loro ispezione di ieri hanno rilevato gravi carenze igieniche,
sanitarie e strutturali”. Domani Russo terrà una conferenza stampa alle 9.30 in assessorato.
La lite in sala parto al Policlinico
Russo convoca il dirigente generale

Speriamo che queste lodevoli assunzioni di responsabilità dell’assessore Massimo Russo abbiano un seguito.
Ricordiamo ancora oggi il “blitz” che lo stesso assessore fece all’ospedale dei bambini di Palermo nel febbraio scorso dopo le segnalazioni di alcuni genitori di ricoverati ai quali veniva richiesto di portare le lenzuola da casa.
Anche allora ci furono fuoco e fiamme, proclami di indignazione e promesse di ricerca di responsabilità. Poi però, nelle settimane successive, non ho più trovato tracce di strascichi di quella vicenda negli organi di informazione.
Caro Assessore Massimo Russo, Lei è persona seria ed è giusto ricordare che il giorno 1 settembre 2009 il Governo Regionale ha opportunamente mandato a casa tutti i Manager della sanità delle disciolte Aziende Sanitarie. Come nel film Highlander, però, ne è stato lasciato uno solo al suo posto, e questo signore -guarda caso – si sorprende dei mali del Policlinico di Messina dimenticando che è lì con la stessa funzione da molto tempo prima del 1 settembre 2009, quasi a rinnegare la “sua pregressa gestione”, come se non gli appartenesse.
Sa com’è,ripeto, Lei è persona seria, rigorosa, ma magari lo ha dimenticato o….ricordarglelo è troppo? Serve un recupero di credibilità e siamo certi che ci sarà. Non ci deluda.