"Lupo perda il pelo e il vizio" - Live Sicilia

“Lupo perda il pelo e il vizio”

Le reazioni. Giambrone e Crisafulli
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“Le intenzioni del segretario regionale del Pd farebbero ben sperare se non fossero espresse con il solito timore di restare senza poltrona: ci auguriamo davvero che Lupo perda non solo il pelo ma anche il vizio, l’unico modo per arginare la dilagante questione morale nell’amministrazione della Sicilia è tagliare i ponti con l’esperienza di sostegno alla giunta Lombardo e alla politica clientelare”. Lo afferma il senatore Fabio Giambrone, segretario regionale di Idv in Sicilia. “La coalizione di centrosinistra – prosegue – deve presentarsi all’elettorato puntando su un programma condiviso, non su improbabili alleanze: per questo solo Pd, Idv e Sel, insieme ai movimenti, alle associazioni e alle altre espressioni della società civile possono costruire una piattaforma comune. Ben venga quindi la volontà di valorizzare gli alleati naturali, come noi chiediamo da tempo, purché l’analisi a 360 gradi di Lupo non lo riporti al punto di partenza e cioé all’interno di una giunta incompatibile con tutto ciò che riguarda l’interesse collettivo: troppe le frequentazioni sospette e i comportamenti spregiudicati su cui indaga la magistratura, la questione morale ha raggiunto livelli tali che non c’é nulla da aspettare”. “Il Pd – conclude – acceleri il suo percorso di ravvedimento, noi siamo disponibili ad operare insieme da subito”.

Vladimiro Crisafulli, (nella foto) invece, la pensa così: “Non credo che le dichiarazioni del segretario regionale del Pd, riportate dai media siciliani, possano essere vere. Ritengo, infatti, che le sue parole siano state travisate. Troppo ridicola l’idea che ne viene fuori, con il capovolgimento di un’idea di partito. Al contrario, risulterebbe apprezzabile l’idea di alleanza proposta, se solo questa prendesse le mosse da una basa solida di rapporti a sinistra, per giungere successivamente ad un allargamento a tutte quelle forze che, insieme a noi, vorranno costruire l’alternativa al centro destra. Mi inorgoglisce, infine, il richiamo alla sovranità del Partito, soprattutto alla luce del fatto che nel suo statuto è previsto il ricorso al Referendum, già ampiamente e legittimamente richiesto da più parti e mai convocato, unico strumento in grado di fare definitiva chiarezza sul ruolo del partito nei confronti del governo regionale ”.

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