Stefania Petyx al contrattacco:|"Macché montatura, ecco com'è andata" - Live Sicilia

Stefania Petyx al contrattacco:|”Macché montatura, ecco com’è andata”

Il caso dei finti posti all'Amat
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“Una trappola? Tutt’altro”. Dopo l’intervista a Salvatore Di Liberto pubblicato da LiveSicilia Stefania Petyx passa al contrattacco: “Non è vero che il servizio è stato montato ad arte – spiega – Siamo andati da lui più volte, proprio per evitare che ci fosse un malinteso. Se succede una volta può essere un caso, ma se la storia si ripete…”. L’inviata di Striscia, che ieri ha rivelato un caso di presunte offerte di lavoro in cambio di soldi e questa sera si occuperà di un’altra cooperativa palermitana, stamattina aveva anche chiesto una replica all’interessato: “Ma lui ha preso tempo – afferma – dicendo che avrebbe dovuto parlare con un avvocato”.

“Striscia” ha filmato altri incontri. “Siamo andati nella sede della cooperativa senza prendere un appuntamento – afferma l’inviata col bassotto – e abbiamo trovato Diliberto lì. Lui parla del padre, ma il padre non incontra mai la gente. È lui il perno della cooperativa”. Ma ci sono anche altri dettagli non andati in onda: “Ogni volta – continua Stefania Petyx – il discorso di base è stato sempre lo stesso. Abbiamo fatto domande cercando di diventare più specifici, e Di Liberto ha millantato anche rapporti col Comune: ‘È ovvio – diceva – che se il Comune vede che voi lavorate bene, è ovvio che da lì può nascere un rapporto più ampio’. Spiegava chiaramente che i suoi interlocutori non sarebbero diventati dipendenti Amat, ma lasciava intendere che ci potesse essere un futuro”.

C’è poi il livello dei rapporti interni all’Amat. Secondo l’inviata di “Striscia”, che specifica che i soldi visti nel servizio non sono stati restituiti, “Diliberto diceva che autisti e controllori ‘sono con noi’, che ‘molti figli di autisti sono dentro la cooperativa’. Invitava i suoi interlocutori ad aspettare l’ok di controllore e autista per salire e un segnale per scendere”. Quanto alle candidature, ovviamente non può esserci la prova di una presenza in lista che non sono ancora state depositate: “Ma nella famosa riunione che lui cita – chiude Stefania Petyx – Di Liberto fa il solito discorsetto ‘non vi dico di votare me, ma è chiaro che se c’è una persona che vi dà il lavoro…’”.

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