Spending review, manifestazione contro taglio tribunale Mistretta - Live Sicilia

Spending review, manifestazione contro taglio tribunale Mistretta

L’accorpamento di sei tribunali in Sicilia, tra cui quello di Mistretta, è quasi certo. La paventata soppressione, oggetto di discussione in tutti gli uffici giudiziari, diventa sempre più concreta dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri dello schema del decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Il decreto adesso deve essere sottoposto alle competenti commissioni di Camera e Senato il cui parere è obbligatorio, ma non vincolante. Comunque entro la metà di settembre, data in cui scade la delega al Governo, si sapranno le sorti del tribunale di Mistretta, il più piccolo in Italia. Sembra una corsa contro il tempo, a molti appare un tentativo vano, ma la protesta contro la riforma della Giustizia cambia d’abito spesso in questi ultimi giorni. Nelle aule del palazzo di giustizia c’è tanto fermento per la giornata del 18 luglio. Si tratta di una manifestazione di popolo contro la soppressione del tribunale di Mistretta.

Lo dicono chiaramente i manifesti che tappezzano la cittadina dei Nebrodi. La manifestazione partirà dal Tribunale con un corteo che arriverà all’auditorium S. Tommaso D’Aquino dove si terrà il convegno che vedrà la presenza, oltre che di numerosi avvocati, del presidente dell’OUA (Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana), Maurizio De Tilla, di presidenti di associazioni giuridiche, di amministratori dei comuni dell’hinterland. Ci saranno anche alcuni parlamentari regionali e provinciali; la fiducia è riposta proprio nella politica che potrebbe essere l’unica chiave di volta per la vicenda che ha carattere nazionale. Se la lotta per la tutela del presidio di legalità può apparire tardiva e ormai persa, avvocati e cittadini credono ancora di poter salvare il presidio di legalità che per molti anni è stato garanzia di giustizia e ha tenuto in vita istituzioni importanti per l’economia del territorio. Il perno attorno al quale ruota la difesa del tribunale è che con la sua soppressione verrà a mancare il contrasto alla criminalità organizzata, lasciando scoperto un territorio che va da Patti a Termini Imerese; i grandi tribunali non potranno assorbire le pratiche di tutti i tribunali minori e ciò contribuirà a incrementare ulteriormente la lentezza della giustizia; un territorio già periferico sarebbe martoriato da tagli che con il beneficio del dubbio porteranno a un risparmio.


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