Giuseppe Gianni, detto Pippo,
pluriarrestato e già condannato a 3 anni per concussione.
Durante un dibattito sulle quote rosa, se ne uscì con un «le donne non ci devono scassare la minchia» rivolto alla Prestigiacomo.
Da wikipedia :
Nel 1980 è stato arrestato per spaccio di droga[2]
Nel marzo del 1994 viene nuovamente arrestato con l’accusa di concussione per aver chiesto e ricevuto una tangente di 25 milioni di Lire per l’appalto di lavori nella pineta di Priolo, poi assolto in terzo grado dalla Corte di Cassazione. Nel 1998 al primo grado di giudizio viene condannato a tre anni di reclusione[3] con l’interdizione dai pubblici uffici, l’anno successivo viene assolto in secondo grado[4], ma nel 2000 la Corte di Cassazione confermerà la sentenza di primo grado[5].
Nel 1999 il pentito di mafia Francesco Marino Mannoia lo aveva accusato d’aver aiutato alcuni affiliati a Cosa nostra[6] detenuti in carcere prescrivendo falsi certificati medici: «Ci insegnava a simulare false malattie per ottenere ricoveri d’urgenza. Per esempio mangiando banane e pillole di ferro si provocano effetti simili all’ulcera perforata mentre un’iniezione di camomilla provoca febbre e convulsioni». Gianni successivamente querelerà Mannoia per queste dichiarazioni[2][7].
Accusato di essere legato al capomafia di Lentini Nello Nardo è stato poi sfiorato da varie altre indagini su mafia e politica, con riguardo all’omicidio di un imprenditore nel siracusano.[8]
E facile criticare chi non si conosce di persona x. Come lo conosco io e una brava persona e se puo da sempre una mano percio vi dico. Forza Pippo viva il PID cantiere popolare
Pippo Gianni non è stato mai condannato in via definitiva, anzi è stato sempre assolto e risarcito x ingiusta detenzione, ha devoluto oltre 500 milioni di vecchie lire in beneficenza. presso la segreteria dell On Gianni, è possibile visionare il suo casellario giudiziario. la segreteria si trova in via po n. 1 a siracusa tel. 0931461990. saluti.
E’ veramente vergognoso pubblicare notizie false e tendenziose.
Chi conosce l’On. Gianni sa chi è veramente.
E’ un politico con la P maiuscola, uomo che si batte per la sua terra e per la sua gente.
Vi dovete vergognare, non siete degni nemmeno di nominarlo.
State pur tranquilli, io non sono ne un suo parente ne un uomo a cui a fatto “favori” sono un sua ammiratore perchè ho potuto constatare cosa veramente e l’On. Gianni.
io vorrei ricordare al carissimo utente che si nasconde dietro il nick lo sai? che la calunnia anche via internet è perseguita penalmente e che è facile fatta la denuncia risalire alla sua mail e quindi al suo pc e infine alla coraggiosa persona che dietro un lo sai sporca l’immagine di un uomo…da poco ho visto il fil il caso tortora e odio chi infanga senza prove e senza condanne!medita “lo sai?” e stai attento quando commenti
Il sito di informazione ha una pagina che riguarda l’on. Giuseppe Gianni detto Pippo. Nella parte biografica si parla della storia politica di quest’uomo, che comincia dai primi degli anni 80. In questa parte il sito è stato aggiornato in maniera certosina arrivando fino all’attuale incarico dell’on. Gianni: deputato alla Camera. Nella pagina, poi, vi è una sezione che riguarda i procedimenti giudiziari del personaggio, elencando una serie di eventi che lo hanno caratterizzato. Purtroppo, però, per questa sezione non vi è stata la stessa attenzione nell’aggiornamento. Parlare di fatti giudiziari quando l’esito di questi sia una condanna al terzo grado di giudizio, può avere il senso di tenere chiara e alta l’attenzione su personaggi che, soprattutto se ricoprono cariche pubbliche o elettive, possono essere nocivi per la società. Quando, invece, l’azione giudiziaria si conclude con un’assoluzione piena, questa assoluzione, di fatto, non annulla l’azione giudiziaria in se? E se è così, resta sempre opportuno e giusto parlare di queste azioni giudiziarie, riferendosi alla storia di un personaggio? La risposta non può essere che affidata alla coscienza e alla professionalità di chi espleta il nobile mestiere dell’informatore. Andando oltre, è opportuno, per un senso di verità e di giustizia, che quando si parla di argomenti così delicati e dolorosi per la vita di un individuo, ci sia l’onestà intellettuale di dedicare agli argomenti trattati lo stesso identico spazio per illustrare sia il fatto in se che il suo esito. E allora sia fatta verità e giustizia. Nel 1980 l’on. Pippo Gianni viene arrestato con l’infamante accusa di traffico internazionale di droga. Già appena pochi giorni dopo il suo arresto, la magistratura fa trapelare ( esistono molti articoli di stampa in tal senso ) che il suo arresto è frutto di un grave errore giudiziario e che nulla ha a che fare con la vicenda. Assolutamente chiarificatore il titolo dell’articolo sulla scarcerazione dell’on. Gianni, pubblicato sul quotidiano “Il Diario DOC” del 14 dicembre del 1980: “ L’assessore Gianni è veramente estraneo alla cosca mafiosa”. Sulla vicenda giudiziaria relativa al 1994 è opportuno scrivere che non solo la Cassazione ha confermato in pieno la sentenza di assoluzione della Corte di Appello, ma ha anche stabilito un risarcimento danni di oltre 200 milioni di lire, per ingiusta detenzione; risarcimento che in buona parte è stato devoluto in beneficenza. Sempre in questa sezione si parla delle dichiarazioni del pentito Marino Mannoia. Lo stesso è stato immediatamente querelato da Pippo Gianni. Dichiarazioni ritenute assolutamente ininfluenti , per non dire false, dagli stessi magistrati che mai hanno ritenuto dover avviare, in funzione di queste dichiarazioni, procedimenti giudiziari contro Pippo Gianni. Per non parlare poi della famosa frase attribuita a Pippo Gianni in merito alle quote rosa, “le donne non ci devono scassare la minchia”, premesso che la frase non era esattamente questa, ma fu enfatizzata e resa più colorita per creare effetto mediatico, ma la reale spiegazione della frase stava nella contrarietà dell’onorevole avverso una legge che non faceva altro che ghettizzare ulteriormente la donna e l’importante ruolo che svolge nella vita, nella famiglia e nelle attività sociali. Quella legge rappresenta solo un ulteriore umiliazione al ruolo delle donne, che, in una società civile ed evoluta, non hanno bisogno di essere garantite, in quanto le loro capacità sono pari se non superiori a quelle del sesso maschile. La frase finale in cui si legge: “ tutte le vicende non hanno avuto comunque alcun seguito”, non risolvono affatto il mancato impegno di colui che informa, nel riportare i fatti con la verità assoluta. Le notizie contenute nella pagina di “wikipedia”, così come sono riportate, hanno lo spirito di voler danneggiare il personaggio Pippo Gianni. Di fatto, perpetuano un grave errore giudiziario a cui la magistratura ha voluto porre rimedio con un risarcimento materiale, ma che non è riuscito a rimarginare ferite gravi i cui effetti restano indelebili nell’animo di una persona per bene. Non solo, ma tali notizie, monche di verità, vengono utilizzate ad arte da coloro che vogliono danneggiare la figura dell’on. Gianni, in politica, nella vita civile e nella propria sfera personale. Wikipedia deve mettere fine a tutto questo. In nome della libertà di informazioni si dia giustizia ad un uomo che è stato solo vittima di superficialità e maldicenze, rendendo valido il sacrosanto principio che ogni uomo è innocente fino a prova contraria.
Mi scuso con l’On.Pippo Gianni, non era mia intenzione diffamarlo, ma ho solo riportato quanto scritto su Wikipedia.
Chiedo perciò alla redazione se quanto riportato non corrisponde al vero di cancellare il commento precedente.
Grazie.
una critica alla redazione di livesicilia…..mi sà che siete di parte e on obbiettivi….ho fatto un commento riguardo la candidatura dell’on p.g. ma non è stata pubblicata….perchè cosa c’era che no andava?….comunque farò un post su un’altro sito che poi vi comunico, oppure se mi dite che avete smarrito il commento ve lo riinoltro….fatemi sapere grazie…e ricordate non c’è cosa più corretta che l’onesta e l’indipendenza dell’informazione….e no le cose costruite……
Giuseppe Gianni, detto Pippo,
pluriarrestato e già condannato a 3 anni per concussione.
Durante un dibattito sulle quote rosa, se ne uscì con un «le donne non ci devono scassare la minchia» rivolto alla Prestigiacomo.
Da wikipedia :
Nel 1980 è stato arrestato per spaccio di droga[2]
Nel marzo del 1994 viene nuovamente arrestato con l’accusa di concussione per aver chiesto e ricevuto una tangente di 25 milioni di Lire per l’appalto di lavori nella pineta di Priolo, poi assolto in terzo grado dalla Corte di Cassazione. Nel 1998 al primo grado di giudizio viene condannato a tre anni di reclusione[3] con l’interdizione dai pubblici uffici, l’anno successivo viene assolto in secondo grado[4], ma nel 2000 la Corte di Cassazione confermerà la sentenza di primo grado[5].
Nel 1999 il pentito di mafia Francesco Marino Mannoia lo aveva accusato d’aver aiutato alcuni affiliati a Cosa nostra[6] detenuti in carcere prescrivendo falsi certificati medici: «Ci insegnava a simulare false malattie per ottenere ricoveri d’urgenza. Per esempio mangiando banane e pillole di ferro si provocano effetti simili all’ulcera perforata mentre un’iniezione di camomilla provoca febbre e convulsioni». Gianni successivamente querelerà Mannoia per queste dichiarazioni[2][7].
Accusato di essere legato al capomafia di Lentini Nello Nardo è stato poi sfiorato da varie altre indagini su mafia e politica, con riguardo all’omicidio di un imprenditore nel siracusano.[8]
È infine indagato per voto di scambio.[9]
E facile criticare chi non si conosce di persona x. Come lo conosco io e una brava persona e se puo da sempre una mano percio vi dico. Forza Pippo viva il PID cantiere popolare
Pippo Gianni non è stato mai condannato in via definitiva, anzi è stato sempre assolto e risarcito x ingiusta detenzione, ha devoluto oltre 500 milioni di vecchie lire in beneficenza. presso la segreteria dell On Gianni, è possibile visionare il suo casellario giudiziario. la segreteria si trova in via po n. 1 a siracusa tel. 0931461990. saluti.
E’ veramente vergognoso pubblicare notizie false e tendenziose.
Chi conosce l’On. Gianni sa chi è veramente.
E’ un politico con la P maiuscola, uomo che si batte per la sua terra e per la sua gente.
Vi dovete vergognare, non siete degni nemmeno di nominarlo.
State pur tranquilli, io non sono ne un suo parente ne un uomo a cui a fatto “favori” sono un sua ammiratore perchè ho potuto constatare cosa veramente e l’On. Gianni.
io vorrei ricordare al carissimo utente che si nasconde dietro il nick lo sai? che la calunnia anche via internet è perseguita penalmente e che è facile fatta la denuncia risalire alla sua mail e quindi al suo pc e infine alla coraggiosa persona che dietro un lo sai sporca l’immagine di un uomo…da poco ho visto il fil il caso tortora e odio chi infanga senza prove e senza condanne!medita “lo sai?” e stai attento quando commenti
pippo gianni e il nipote mangiafico + 4 portaborse
Il sito di informazione ha una pagina che riguarda l’on. Giuseppe Gianni detto Pippo. Nella parte biografica si parla della storia politica di quest’uomo, che comincia dai primi degli anni 80. In questa parte il sito è stato aggiornato in maniera certosina arrivando fino all’attuale incarico dell’on. Gianni: deputato alla Camera. Nella pagina, poi, vi è una sezione che riguarda i procedimenti giudiziari del personaggio, elencando una serie di eventi che lo hanno caratterizzato. Purtroppo, però, per questa sezione non vi è stata la stessa attenzione nell’aggiornamento. Parlare di fatti giudiziari quando l’esito di questi sia una condanna al terzo grado di giudizio, può avere il senso di tenere chiara e alta l’attenzione su personaggi che, soprattutto se ricoprono cariche pubbliche o elettive, possono essere nocivi per la società. Quando, invece, l’azione giudiziaria si conclude con un’assoluzione piena, questa assoluzione, di fatto, non annulla l’azione giudiziaria in se? E se è così, resta sempre opportuno e giusto parlare di queste azioni giudiziarie, riferendosi alla storia di un personaggio? La risposta non può essere che affidata alla coscienza e alla professionalità di chi espleta il nobile mestiere dell’informatore. Andando oltre, è opportuno, per un senso di verità e di giustizia, che quando si parla di argomenti così delicati e dolorosi per la vita di un individuo, ci sia l’onestà intellettuale di dedicare agli argomenti trattati lo stesso identico spazio per illustrare sia il fatto in se che il suo esito. E allora sia fatta verità e giustizia. Nel 1980 l’on. Pippo Gianni viene arrestato con l’infamante accusa di traffico internazionale di droga. Già appena pochi giorni dopo il suo arresto, la magistratura fa trapelare ( esistono molti articoli di stampa in tal senso ) che il suo arresto è frutto di un grave errore giudiziario e che nulla ha a che fare con la vicenda. Assolutamente chiarificatore il titolo dell’articolo sulla scarcerazione dell’on. Gianni, pubblicato sul quotidiano “Il Diario DOC” del 14 dicembre del 1980: “ L’assessore Gianni è veramente estraneo alla cosca mafiosa”. Sulla vicenda giudiziaria relativa al 1994 è opportuno scrivere che non solo la Cassazione ha confermato in pieno la sentenza di assoluzione della Corte di Appello, ma ha anche stabilito un risarcimento danni di oltre 200 milioni di lire, per ingiusta detenzione; risarcimento che in buona parte è stato devoluto in beneficenza. Sempre in questa sezione si parla delle dichiarazioni del pentito Marino Mannoia. Lo stesso è stato immediatamente querelato da Pippo Gianni. Dichiarazioni ritenute assolutamente ininfluenti , per non dire false, dagli stessi magistrati che mai hanno ritenuto dover avviare, in funzione di queste dichiarazioni, procedimenti giudiziari contro Pippo Gianni. Per non parlare poi della famosa frase attribuita a Pippo Gianni in merito alle quote rosa, “le donne non ci devono scassare la minchia”, premesso che la frase non era esattamente questa, ma fu enfatizzata e resa più colorita per creare effetto mediatico, ma la reale spiegazione della frase stava nella contrarietà dell’onorevole avverso una legge che non faceva altro che ghettizzare ulteriormente la donna e l’importante ruolo che svolge nella vita, nella famiglia e nelle attività sociali. Quella legge rappresenta solo un ulteriore umiliazione al ruolo delle donne, che, in una società civile ed evoluta, non hanno bisogno di essere garantite, in quanto le loro capacità sono pari se non superiori a quelle del sesso maschile. La frase finale in cui si legge: “ tutte le vicende non hanno avuto comunque alcun seguito”, non risolvono affatto il mancato impegno di colui che informa, nel riportare i fatti con la verità assoluta. Le notizie contenute nella pagina di “wikipedia”, così come sono riportate, hanno lo spirito di voler danneggiare il personaggio Pippo Gianni. Di fatto, perpetuano un grave errore giudiziario a cui la magistratura ha voluto porre rimedio con un risarcimento materiale, ma che non è riuscito a rimarginare ferite gravi i cui effetti restano indelebili nell’animo di una persona per bene. Non solo, ma tali notizie, monche di verità, vengono utilizzate ad arte da coloro che vogliono danneggiare la figura dell’on. Gianni, in politica, nella vita civile e nella propria sfera personale. Wikipedia deve mettere fine a tutto questo. In nome della libertà di informazioni si dia giustizia ad un uomo che è stato solo vittima di superficialità e maldicenze, rendendo valido il sacrosanto principio che ogni uomo è innocente fino a prova contraria.
Mi scuso con l’On.Pippo Gianni, non era mia intenzione diffamarlo, ma ho solo riportato quanto scritto su Wikipedia.
Chiedo perciò alla redazione se quanto riportato non corrisponde al vero di cancellare il commento precedente.
Grazie.
una critica alla redazione di livesicilia…..mi sà che siete di parte e on obbiettivi….ho fatto un commento riguardo la candidatura dell’on p.g. ma non è stata pubblicata….perchè cosa c’era che no andava?….comunque farò un post su un’altro sito che poi vi comunico, oppure se mi dite che avete smarrito il commento ve lo riinoltro….fatemi sapere grazie…e ricordate non c’è cosa più corretta che l’onesta e l’indipendenza dell’informazione….e no le cose costruite……