Orlando vuole il commissario| Pronto l'attacco al ministero - Live Sicilia

Orlando vuole il commissario| Pronto l’attacco al ministero

Il sindaco vuole il commissariamento della fondazione Teatro Massimo. E per ottenerlo è pronto a ricorrere alle vie legali contro il ministero dei Beni culturali.

PALERMO, TEATRO MASSIMO
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PALERMO – Teatro Massimo, aria di resa dei conti. Lo scontro che vede da un lato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, insieme ai sindacati, e dall’altro il sovrintendente Antonio Cognata, potrebbe essere a una svolta. Domani, infatti, dovrebbe arrivare da Roma il responso del ministero dopo la missione dell’inviato di Ornaghi, Salvo Nastasi, che ha cercato una soluzione ma invano.

Orlando ha ribadito stamattina ai sindacati che da settimane occupano il teatro di volere il commissariamento della fondazione. A tutti i costi. E per ottenerlo, il Professore è pronto anche a ricorrere alle vie legali contro il ministero per omissioni d’atti d’ufficio, dal momento che il dicastero funge anche da organo di vigilanza. Una presa di posizione durissima, che domani, nel corso di una conferenza stampa, dovrebbe essere ufficializzata ma che dà il senso del livello a cui è arrivato lo scontro.

Cognata resta ancora in silenzio, ma intanto i sindacati hanno votato lo sciopero generale già per domani sera (in programma c’è per la prima del Dittico di Ravel) al posto dell’ora di ritardo che era stata decisa qualche giorno fa. “Il teatro è totalmente ingovernato – dice il segretario della Slc Cgil di Palermo Maurizio Rosso – sono seriamente compromesse le produzioni future. E soprattutto, la cosa più grave, non si è ancora avviata la campagna di abbonamenti. Intanto l’occupazione continua con nuove adesioni. E nei prossimi giorni decideremo le altre nostre iniziative di lotta”.

Un’occupazione che ieri ha ricevuto la visita di Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, e che non accenna a terminare. Ma l’assemblea di stamane è stata anche l’occasione per esprime solidarietà al vicepresidente Carlo Varvaro per le minacce subite. “Siamo indignati – dice Rosso – e siamo totalmente lontani da queste azioni avendo il sindacato una ben nota storia di lotta alla legalità dei diritti e del lavoro, con tanti nostri dirigenti morti ammazzati. Rispetto alle minacce, non tollereremo altresì allusioni agli artisti del teatro Massimo, come accaduto in passato”.

“La campagna abbonamenti per la stagione 2013 – dice il sovrintendente Antonio Cognata – la cui inaugurazione è prevista per il 22 gennaio, sarà avviata secondo quanto pianificato già da tempo”.

 


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