Maran esalta i suoi | Ferrara sopra le righe - Live Sicilia

Maran esalta i suoi | Ferrara sopra le righe

Tra il sottopassaggio e la mix zone, momenti concitati. Ferrara lancia sospetti su presunte pressioni sull'arbitraggio salvo, poi, rimangiarsi tutto. Ed allora, Maran prova a parlare di calcio e della grande prova della sua squadra.

Dopopartita concitato
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CATANIA. Gongola Rolando Maran per la quarta vittoria consecutiva del Catania, tra Coppa e campionato, che consente ai rossazzurri di assestarsi a quota 25 punti in classifica. Formazione di carattere, quella etnea, capace di far fronte ad assenze pesanti (Almiron e Gomez) e soprattutto di rimontare l’iniziale svantaggio determinato dalla massima punizione trasformata da Maresca.

“Ferrara ha inteso male un mio gesto -dice Maran- alla fine gli ho dato la mano e lui non mi ha risposto. Probabilmente, in quel momento concitato, era nervoso ma io -come sapete- ho grande rispetto sempre per i miei colleghi. Ricordate quando trinsi la mano ad Allegri malgrado l’esito di quella gara? Oggi la partita si era messa in salita e la mia squadra ha dato fondo a tutte le sue risorse, psicofisiche e di organico, per venirne a capo. Sono contento ed orgoglioso per l’attaccamento e la consapevolezza dei miei calciatori. Siamo partiti bene ma l’episodio del rigore ci ha fatto sbandare un po’. Poi siamo stati bravi a restare in partita e a palesare pressione costante costruendo tante palle gol create. Tutti hanno corso tantissimo, ripiegando e ripartendo a secondo delle situazioni.

Non credo che l’arbitro abbia subito pressioni di alcun tipo anche se è normale che si recriminasse per il rigore. La cosa importante è che abbiamo un organico in grado di sopperire alle emergenze. Paglialunga ne è un esempio: il suo gol ha fatto “girare” la partita anche se siamo sempre stati propositivi. Non abbiamo mai perso la calma (tranne che un breve arrembaggio subito dopo aver subito il gol) e alla fine ci godiamo tre punti importantissimi che costituiscono il giusto premio per la nostra prestazione”.

 

Sul fronte opposto, il tecnico blucerchiato, Ciro Ferrara, si presenta in sala stampa piuttosto contrariato. Dopo aver chiuso in vantaggio il primo tempo ed aver sfiorato il raddoppio, la sua squadra è uscita nettamente battuta dal “Massimino”.

“Tra il primo e secondo tempo c’è stata troppa discussione nel sottopassaggio -afferma Ferrara- e forse nella ripresa gli animi non erano più sereni nella gestione della gara. Questo però non giustifica la sconfitta e non voglio giudicare l’operato dell’arbitro. Io devo cercare di tirare fuori la Sampdoria da situazioni pericolose in classifica ed oggi non ho nulla da riproverare ai miei regazzi. Potevamo chiudere la partita nel primo tempo ma non ci siamo riusciti, mancando il raddoppio. Ho visto una buona prestazione della mia squadra che ha messo spesso in soggezzione una squadra forte come il Catania. La nostra sconfitta è immeritata ma non facciamo drammi. Sapevamo di avere difficoltà per raggiungere la salvezza ma, sinora, punti che abbiamo in classifica sono in linea con i nostri programmi. Oggi abbiamo schierato alcuni giovani che hanno fatto bene. Con Maran, dopo lo screzio a fine partita, ci siamo chiariti nel dopopartita. E’ stato solo un attimo di nervosismo nato da una lettura errata di una situazione di gioco. Ci siamo dati la mano con Maran chiarendo quello che è stato solo un malinteso in occasione di un intervento falloso. Ci pesa l’assenza di un finalizzatore come Maxi Lopez e speriamo di recuperarlo presto anche i tempi di guarigione non saranno brevi”.


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