Mancini a Passera: "Scelta illogica" - Live Sicilia

Mancini a Passera: “Scelta illogica”

L'aeroporto di Catania non rientra nella lista dei nodi infrastrutturali di interesse europeo. I vertici della Sac criticano la scelta del Governo nazionale, Mancini a LiveSiciliaCatania afferma: "Scelta illogica e puramente legata alla burocrazia europea". Fondamentale, per l'ad della Sac la prossima conferenza Stato Regione. Non si fa attendere la risposta diretta del ministro Passera.

DECLASSAMENTO FONTANAROSSA
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CATANIA – “Una scelta illogica e puramente burocratica”. Gaetano Mancini, amministratore delegato della Sac non ha mezze misure nel commentare la notizia del declassamento dello scalo aeroportuale etneo dalla lista Core a Comprehensive, Fontanarossa insomma non farebbe parte di quell’elenco di nodi ad interesse strategico per l’Unione Europea, mentre Palermo si. Tutto questo perché il ministro Corrado Passera ha recepito alla lettera, “da vero burocrate – dice Mancini – le direttive dettate della Comunità Europea”. In sintesi la densità abitativa delle province rende uno scalo di serie A o di serie B. Mancini affonda: “Non possiamo affidare il futuro della Regione ai burocrati. Non può un aeroporto stare o meno nella rete principale solo per problemi amministrativi legati alla provincia. La scelta deve essere indirizzata – evidenzia l’Ad della Sac – a capire a cosa serve quella realtà infrastrutturale. Catania e Palermo servono complessivamente 5 milioni di passeggeri e solo Fontanarossa oltre 3 milioni e 300. Credo che sia questa la questione da valutare”. E su queste osservazioni deve puntare, secondo Mancini, anche il Presidente della Regione Rosario Crocetta nella prossima conferenza Stato – Regioni.

Lo scalo di Comiso. La formula vincente secondo l’amministratore delegato è il sistema aero integrato Comiso – Catania. “Io credo – suggerisce Mancini – che la logica del Governo nazionale non debba essere quella di recepire le linee dell’Unione Europea in maniera letterale ma di ragionare insieme a noi per la creazione di un reale sistema integrato tra Catania e Comiso per permettere allo scalo ibleo di recuperare quel gap di mercato che possiede soprattutto in questa fase di start-up”. Comiso, infatti, non rientra nell’elenco degli scali di interesse nazionale e quindi il suo sostentamento finanziario, una volta operativo, dipenderà direttamente dalla Regione e dai Comuni. “Noi in questo momento – evidenzia l’Ad della Sac – siamo impegnati in una scommessa complicata, assistendo la Soaco, per accelerare l’iter d’apertura di questa infrastruttura, e leggere che Comiso non fa parte degli scali ad interesse nazionale solleva non poche problematiche soprattutto in un periodo di ristrettezze di risorse per gli enti locali”.

Investimenti sul low cost. Da aprile Ryan Air sbarca a Fontanarossa, e questo in qualche modo cambia il volto dello scalo etneo. Mancini guarda già ad un terminal votato alle tratte economy. “Spero – afferma l’amministratore delegato della società di gestione dello scalo – che presto si potrà mettere in opera il programma di investimenti per il recupero della vecchia aerostazione Morandi che vogliamo destinare interamente ai voli lowcost”. Su questo argomento è quasi automatica la domanda sulla compagnia catanese Wind Jet. Avete notizie sulla società di Nino Pulvirenti? No, nessuna notizia.

 


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