PALERMO – “Il presidente-giornalista abusivo Rosario Crocetta, che, in spregio alla tanto sbandierata legalità, continua a firmare da sé i comunicati stampa (o a farli redigere da politici e da personale amministrativo), commette un’ulteriore, grave scorrettezza. Dimenticando le proprie origini politiche e la tutela dei lavoratori, un tempo tradizionale patrimonio della sinistra, Crocetta definisce ‘giusto’ un licenziamento, facendo peraltro affermazioni del tutto contrarie al vero: il giudice Dante Martino esclude infatti che vi sia stato un licenziamento, perché a suo avviso non sussisteva un rapporto di lavoro subordinato, ma un ‘contratto di lavoro autonomo’”. Lo dice in una nota l’ordine dei giornalisti di Sicilia.
“Come faccia dunque Crocetta a parlare di licenziamento, e di licenziamento giusto per di più, non è dato sapere. Nella sua ordinanza il magistrato, che non definisce affatto ‘fiduciario e precario’ il rapporto di lavoro fra i colleghi e la Regione, riconosce poi la sussistenza di tutta la normativa che impone alla pubblica amministrazione l’obbligo di affidare a giornalisti le funzioni di informazione – si legge nella nota -. Cosa che in questo momento non avviene, dato che Crocetta, gli assessori e il personale amministrativo continuano a redigere e a diffondere da sé i comunicati stampa. Ci auguriamo dunque che Crocetta voglia adeguarsi al più presto alle regole. Diversamente dovrà intervenire al più presto l’autorità giudiziaria”.