Specializzandi in Medicina| chiedono sostegno al Rettore - Live Sicilia

Specializzandi in Medicina| chiedono sostegno al Rettore

I giovani medici alle prese con il ritardo del pagamento degli stipendi a causa del debito contratto dalla Regione con gli atenei siciliani si sono riuniti davanti alla sede del Rettorato per sensibilizzare la comunità accademica sulla problematica e proclamare lo stato di agitazione permanente per tutto l’iter parlamentare che precede l’approvazione della nuova Finanziaria.

INCONTRO CON PIGNATARO
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Il gruppo di specializzandi in medicina che hanno incontrato il rettore

Catania – Un centinaio gli specializzandi in Medicina riuniti, stamani, davanti alla sede del Rettorato. Tra loro vi sono i titolari di contratto a finanziamento regionale alle prese, da mesi, con i ritardi nella corresponsione degli stipendi a causa del debito contratto dalla Regione con gli Atenei siciliani. Per solidarietà ai quasi 300 giovani medici catanesi coinvolti nella problematica, nel cortile di Palazzo Università non mancano le delegazioni dei colleghi con contratto ministeriale e degli aspiranti specializzandi. Quest’ultimi, a rischio di assegnazione delle borse di studio regionali, a causa del mancato finanziamento di nuovi posti.

Una situazione, insomma, particolarmente critica quella vissuta da chi, nonostante la deficienza remunerativa, continua con professionalità e dedizione a garantire regolarmente servizio assistenziale all’interno dei Policlinici universitari. Dopo la manifestazione davanti all’Ars dello scorso lunedì per rappresentare alle istituzioni il profondo disagio e l’assemblea con la proclamazione dello stato di agitazione permanente per tutto l’iter Parlamentare di approvazione del DdL sulla Finanziaria, gli specializzandi chiedono al Rettore sostegno e solidarietà. “Prendo atto – ha dichiarato il Magnifico rivolgendosi ai giovani medici – delle vostre richieste e mi faccio carico di sensibilizzare i parlamentari regionali in sinergia con gli altri Rettori in seno al Comitato regionale delle università siciliane, accogliendo pertanto la richiesta di comunicare agli organi competenti il vostro stato di agitazione”.

 


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