Karol Wojtyla, nato a Wadowice, in Polonia, il 18 maggio 1920 e morto a Città del Vaticano il 2 aprile 2005. È il Papa dell’anatema contro la mafia. Ad Agrigento, il 9 maggio 1993, Giovanni Paolo II pronuncia un discorso durissimo nei confronti dei membri di Cosa nostra. “Dio ha detto una volta: ‘Non uccidere’ – dice il Papa da un palco costruito sulla Valle dei Templi – Non può l’uomo, qualsiasi uomo, qualsiasi umana agglomerazione… mafia, non può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio! Questo popolo, popolo siciliano, talmente attaccato alla vita, popolo che ama la vita, che dà la vita, non può vivere sempre sotto la pressione di una civiltà contraria, civiltà della morte! Nel nome di questo Cristo crocifisso e risorto, di questo Cristo che è vita, via, verità e vita. Lo dico ai responsabili: convertitevi! Una volta, un giorno, verrà il giudizio di Dio!”. È la più dura presa di posizione della Chiesa nei confronti della mafia siciliana.
(tratto da “La mafia dalla A alla Z”. Il volume può essere acquistato qui)
La più dura presa di posizione| della Chiesa contro la mafia
Ne "La mafia dalla A alla Z", la piccola enciclopedia di mafia e antimafia edita dalla Novantacento (e acquistabile qui), c'è anche una voce dedicata a Giovanni Paolo II, inserita proprio per la memorabile omelia di vent'anni fa. Ecco quella biografia.
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