PALERMO – Tra lo sventolare delle bandiere e in un teatro Massimo gremito di gente si è svolto questa mattina a Palermo l’incontro regionale di Uecoop, nuova associazione di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo riconosciuta e autorizzata dall’Unione Europea.
La Uecoop propone l’internazionalizzazione delle cooperative attraverso programmi, progetti e iniziative di promozione della loro attività negli Stati membri dell’Unione Europea e all’estero, a partire dai settori riducibili al made in Italy. Non soltanto gli imprenditori del settore agricolo, ma tutti quanti i settori possono partecipare a questo progetto.
“Uecoop è l’associazione che accoglie tutte quelle imprese che hanno una visione di come il paese possa uscire dalla crisi – ha affermato Sergio Marini, presidente nazionale Uecoop e Coldiretti – non solo cooperative agricole, ma anche imprese di altri settori”.
Il denominativo comune di Uecoop è quello di volere un’Italia che possa ripartire economicamente tornando a fare se stessa con quello che ha di unico ed esclusivo.
“Quello che ha caratterizzato l’Italia da sempre nel mondo è stata la sua genialità – ha continuato Marini – dobbiamo ritornare all’Italia della genialità. Tutti i settori devono trovare qualcosa di esclusivo ed utile che metta insieme tradizione e innovazione, creatività e territorio, per proporre al mondo l’Italia”.
Quello proposto da Uecoop è un modello di sviluppo per tutti i settori e per tutti i territori. In Italia in poco più di due mesi hanno già aderito 4.000 cooperative, in Sicilia sono ancora 250.
“Dobbiamo pensare che se esportiamo nel mondo un’Italia bella ed esclusiva – ha concluso Marini – poi ci sarà un mondo che tornerà in Italia per viverla direttamente”.
