Tra Israele e Palestina | Prove tecniche di pace - Live Sicilia

Tra Israele e Palestina | Prove tecniche di pace

L'obiettivo deve essere quello di un ''compromesso ragionevole'': cosi' il segretario di Stato americano, John Kerry, a poche ore dalla ripresa - dopo tre anni - di negoziati diretti tra israeliani e palestinesi per la pace in Medio Oriente.

medio oriente
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ISRAELE – La pace tra israeliani e palestinesi e’ possibile: sono le prime parole dell’ex ambasciatore americano in Israele, Martin Indyk, al momento della formalizzazione della sua nomina a nuovo inviato Usa per il Medio Oriente. Indyk lancia quindi ha definito i negoziati che si stanno per aprire a Washington ”una sfida enorme”.

L’obiettivo deve essere quello di un ”compromesso ragionevole”: cosi’ il segretario di Stato americano, John Kerry, a poche ore dalla ripresa – dopo tre anni – di negoziati diretti tra israeliani e palestinesi per la pace in Medio Oriente. Kerry non ha quindi nascosto le ”tante difficolta”’ che i negoziatori dovranno superare.

Dureranno fra sei e nove mesi le trattative israelo-palestinesi che riprendono domani a Washington. Lo hanno detto fonti diplomatiche palestinesi al giornale al-Qud di Gerusalemme est. Secondo le fonti esistono precise intese fra gli Stati Uniti ed il presidente palestinese Abu Mazen in base alle quali non saranno esaminati accordi di carattere temporaneo o soluzioni provvisorie. Gli Stati Uniti parteciperanno direttamente ai colloqui.

Il giornale aggiunge che Abu Mazen ha avuto dal segretario di Stato Usa John Kerry la rassicurazione che durante i colloqui di pace il premier Benyamin Netanyahu non autorizzera’ la realizzazione di due controversi progetti di colonizzazione ebraica: quello di ‘E-1′ fra Gerusalemme est e la citta’-colonia di Maaleh Adumim (Cisgiordania) e quello del rione ebraico di Ramat Shlomo, a Gerusalemme est. Obiettivo dei negoziati – hanno detto ad al-Quds le fonti diplomatiche palestinesi – e’ di raggiungere ”una pace giusta e stabile, attraverso la soluzione dei Due Stati”. Ai palestinesi sara’ riconosciuto il diritto di governanrsi e di realizzare le proprie aspirazioni nazionali in uno Stato sovrano e dotato di contiguita’ geografica. Israele e la Palestina – hanno aggiunto le fonti – rispetteranno le reciproche necessita’ di sicurezza. I confini saranno stabiliti lungo le linee di demarcazione in vigore fino alla guerra del 1967, con modifiche concordate.


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