Messina:"Bianco non perda| occasione per valorizzare Pd" - Live Sicilia

Messina:”Bianco non perda| occasione per valorizzare Pd”

Lunga intervista a Sonia Messina, nuova responsabile delle Pari opportunità del Partito democratico etneo, che illustra a 360 gradi l'arduo compito che avrà l'onere e l'onore di dover portare avanti. E lancia un appello al sindaco Bianco e al Pd. "Non possiamo perdere l'occasione".

Tensioni nel centro sinistra,
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CATANIA – Un’occasione da non perdere per la città e per il rilancio del Pd etneo. Sonia Messina, esponente di lungo corso del Partito democratico cittadino, nella veste di nuovo respondabile per la pari opportunità della formazione politica a livello provinciale, è convinta che il fatto che Comune e Regione siano guidati da esponenti democratici costituisca un’importante opportunità per portare avanti i principi fondanti della Costituzione, ai quali si ispira la compagine fondata da Veltroni. Fresca di nomina, la Messina avrà dunque il compito di monitorare la situazione relativa al vasto mondo delle pari opportunità in una città, Catania, che sembra aver perso quella caratteristica che ne ha fatto una delle città più tolleranti e aperte d’Italia, con il moltiplicarsi di episodi di intolleranza, in particolare, nei confronti degli omosessuali.

Come intende approcciarsi a queso nuovo incarico?

Sicuramente, intendo caratterizzare il lavoro che mi aspetta operando a 360 gradi. Ho sempre pensato, infatti, che le pari opportunità abbraccino numerosi ambiti, compreso quello di favorire l’accesso ai servizi anche a quella fascia di popolazione che ne è esclusa, così come chiedono le periferie.Non solo pari opportunità di genere, dunque, ma anche di accesso alla politica. E’ un nuovo modo di approcciarsi all’argomento e al territorio che ha, in questo senso, molteplici esigenze.

Andando nello spefìcifico del Comune di Catania, cosa vi aspettate dal sindaco Bianco che, tra le prime azioni messe in campo, ha presentato la rete delle pari opportunità?

L’iniziativa di mettere in rete tutti i soggetti è lì’esempio del lavoro che vorremmo che si facesse con tutti i comuni della Provincia di Catania, in un’ottica di città metropolitana. Quello che è fondamentale, è dotare ogni iniziativa della forza progettuale e delle risorse economiche. Ad esempio, in un momento in cui è stato approvato il pacchetto contro il femminicidio, che mette insieme la prevenzione del reato, la difesa della vittima e la punizione del colpevole, se le norme rimangono vuote non abbiamo concluso nulla. Per questo, chiediamo a Regione e Comune di mettersi insieme e predisporre una serie di azioni che educhino alla parità di genere, all’affettività e promuovano iniziative concrete, soprattutto istruiscano assistenti sociali e forzse dell’ordine, a riconoscere le persone che subiscono violenza. Il ruolo del Comune, in questa opera, è fondamentale. E’ già in programma, infatti, avviare una stretta collaborazione con l’assessore Valentina Scialfa.

Per quanto riguarda, invece, la situazione dei migranti, in particolare dei minori di cui si deve occupare il Comune, quali iniziative prenderete?

La nostra posizione è sempre quella dell’accoglienza e di lavorare per fare incontrare diverse culture. Siamo in un momento nel quale scarseggiano le risorse finanziarie ma è ovvio che dobbiamo lavorare nei confronti del Governo centrale affinchè vengano rinnovate le politiche a sostegno di queste persone. In questo momento il Pd è protagonista a livello nazionale e regionale, oltre che comunale, dobbiamo quindi necessariamente invertire il tend della Bossi – Fini. L’accoglienza appartiene alla nostra storia e alla nostra cultura, quindi siamo noi a dover essere promotori di politiche a sostegno della situazione.

La cronaca non dà segnali incoraggianti, mi riferisco alle intimidazioni contro la sede di Arcigay e contro il Pegaso. Qual è la posizione del Pd?

Condanniamo assolutamente quanto accaduto e ogni atto di matrice omofoba. In un momento in cui in tutta Europa si assiste a una escalation di episodi di questo genere e in cui l’Italia si registra un ingiustificato ritardo nell’affrontare il tema, credo che sia importante, in questo momento, ribadire che il Partito democratico vuole una città improntata sul rispetto e sulla tolleranza. Il Pd risponderà positivamente all’invito dell’Arcigay a partecipare alle riunioni perché bisogna lavorare sulla diversità.

Una delle “promesse” del sindaco Bianco, in campagna elettorale, era l’istituzione del registro delle unioni civili. Come vi comporterete nei confronti dell’amministrazione? Lo chiederete a gran voce?

Enzo Bianco, e lo ha ribadito più volte lo stesso primo cittadino, come una delle prime azioni che affronterà. Quello che ci interessa però è che il registro delle unioni civili raggiunga risultati reali. Voglio, a questo proposito, richiamare quanto successo a Palermo dove il sindaco Orlando ha predisposto, tra i primi in Sicilia, il registro delle unioni civili ma, in questo momento, l’unica cosa che condividono le coppie che si sono registrate, è la Tares. C’è un ingiustificato ritardo del Consiglio comunale nell’approvare il Regolamento che di fatto deve concedere i diritti alla parità. Il lavoro che farò quindi sarà quello di monitorare che non sia solo un annuncio quello dell’istituzione del registro ma che questo grande passo sia portato avanti e riconosciuto dal Consiglio comunale etneo. Riconoscere le unioni civili non solo formalemente, tra l’altro, sarebbe un segnale importante contro gli episodi di intolleranza.

Lei prima si occupava di periferie. Ha intenzione di lavorare ancora su questo settore che, oltre tutto, il sindaco vorrebbe valorizzare, tanto da aver assegnato una delega specifica?

Le periferie, anche queste realtà costituiscono un’occasione da non perdere. Invito infatti l’assessore al ramo, Rosario D’Agata, a portare avanti quanto affermato prima delle vacanze, ovvero di aprire una sede distaccata dell’assessorato. Troverà in noi la massima disponibilità, ma non bisogna perdere tempo. Il rischio è deludere definitivamente un’ampia fascia di popolazione che non si aspetta più nulla dalla politica. Inoltre, si rischia, come  Partito democratico, di perdere un’importante occasione per dimostrare ciò che noi sappiamo fare e concretizzare i valori in cui crediamo. Dobbiamo fare vedere quello che siamo.

 

 

 

 


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