Rilievi della Corte dei Conti| Via libera ai correttivi - Live Sicilia

Rilievi della Corte dei Conti| Via libera ai correttivi

Il provvedimento contiene misure in materia di contenimento della spesa, riduzione dell'indebitamento, controlli sulle partecipate. Ma non sono mancate le obiezioni da parte delle opposizioni.

SALA DELLE LAPIDI
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PALERMO – Il Consiglio comunale di Palermo ha approvato a larga maggioranza la delibera della giunta Orlando che individua le prime contromisure ai rilievi in materia finanziaria sollevati a luglio dalla Corte dei Conti. Il dibattimento in aula, iniziato non senza qualche “strascico” delle tensioni registrate durante le ultime sedute, ha accolto senza sostanziali modifiche i correttivi approntati dall’amministrazione anche se non sono mancati i distinguo da parte dell’opposizione. Al momento del voto il gruppo Ora Palermo si è astenuto. Approvato un ordine del giorno della vicepresidente di Sala delle Lapidi, Nadia Spallitta, che ha suggerito l’introduzione di un sistema di controllo per ridurre i tanti contenziosi legali in cui il Comune è coinvolto, con tanto di resoconto annuale da parte dell’amministrazione.

In aula era presente l’assessore al bilancio Luciano Abbonato che ha ripercorso “l’enorme lavoro svolto in questo primo anno con l’obiettivo di fornire risposte chiare alle attenzioni che la Corte dei Conti riservava al bilancio comunale fin dal 2009. A mio parere – ha detto l’assessore – le prime corrette misure sono già state prese: abbiamo ridotto la spesa corrente e l’indebitamento e la situazione delle partecipate non appare grave come dodici mesi fa. I residui attivi di età superiore ai cinque anni sono stati ridotti da 300 a 60 milioni di euro. I debiti dell’Amat sono stati dimezzati grazie ad un enorme sforzo finanziario, abbiamo recuperato i lavoratori della Gesip e la situazione dell’Amia credo sia nota a tutti”.

“Il recente decreto del ministro D’Alia – ha aggiunto Abbonato – ci concede un’altra opportunità, quella di procedere alla mobilità dei dipendenti fra una partecipata e l’altra. Purtroppo non lo consente fra le partecipate e il Comune. Abbiamo trasmesso alla Corte il bilancio 2012 per mostrare la positiva strada intrapresa dall’amministrazione”. La delibera prevede una scrematura dei crediti inesigibili, il rendiconto approvato in giunta prima del 31 marzo di ogni anno, un sistema di controllo per le spese di rappresentanza, un’unità dirigenziale per il monitoraggio sulle attività svolte dalle aziende. E ancora, in tema di partecipate, introduce la carta dei servizi, sistemi di contabilità analoghi a quello comunale, una piattaforma informatica per le informazioni economiche, tavoli tecnici sui disallineamenti e poi la conferma dei divieti di assunzione, promozioni, monetizzazione di ferie non godute, consulenze e l’obbligo delle convenzioni Consip e del taglio degli straordinari.

Il provvedimento ha ricevuto il parere favorevole della commissione Bilancio presieduta da Francesco Bertolino “all’unanimità dei presenti” (“plaudo all’aumento degli investimenti, soprattutto nel settore sociale”, ha detto il consigliere), ma è mancato “per questioni di tempo” quello dei revisori contabili: una spiegazione che non ha convinto i consiglieri di Ora Palermo Fabrizio Ferrara e Antonella Monastra che hanno optato per l’astensione. Per Giulio Cusumano dell’Udc “le azioni che l’amministrazione ha inserito nel documento spacciandole per cose fatte sono in realtà tutte astratte, idee ancora da attuare. Non c’è nulla di concreto. Mi chiedo innanzitutto – ha agginto – dove sia, cosa faccia e chi componga la famosa cabina di regia fra le partecipate di cui tanto si parla”.

Rosario Filoramo del Pd ha invece posto l’accento sulla questione del personale a tempo determinato rammentando che “nella prossima primavera almeno 500 unità fra lsu e articolo 23 avranno il contratto in scadenza: si tratta di funzionari di fascia D, vigili di fascia C e altri funzionari dei settori tecnici di fascia C e D. Vorrei sapere se il Comune ha intenzione di rinnovare questi contratti o se tali rinnovi verranno interpretati come nuove assunzioni e quindi 500 persone resteranno a spasso. Me lo chiedo in virtù del fatto che le nuove assunzioni sono impossibili nei termini di legge dato che le spese per il personale superano nel bilancio il 50% delle spese complessive”.

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