Stipendi in ritardo da 24 mesi |Cgil: "Intervenga il sindaco" - Live Sicilia

Stipendi in ritardo da 24 mesi |Cgil: “Intervenga il sindaco”

Il sindacato etneo chiede al primo cittadino di Caltagirone di farsi promotore di un "tavolo" per trovare un accordo.

lavoratori GIA
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CATANIA – I lavoratori della GIA (Gestione Integrata Acque) convenzionata IRSAP, attendono i loro stipendi da 24 mesi. La CGIL di Catania chiede al sindaco di Caltagirone di farsi promotore di un “tavolo” per trovare un accordo, ed invitano la GIA e l’IRSAP a procedere alla liquidazione di tutte le somme spettanti ai lavoratori. La segreteria provinciale della CGIL di Catania e di Caltagirone, insieme alla Funzione Pubblica di Caltagirone, ritengono infatti “assurdo che in enti così importanti, che gestiscono imponenti strutture per essenziali servizi, si possa giungere a situazioni così gravi, al limite del senso di responsabilità e di sensibilità per le vicende umane e sociali dei soggetti che ne vengono intaccati”.

La Cgil definisce il caso “assurdo ed insopportabile” per i dipendenti e le loro famiglie; una vicenda che si è ulteriormente complicata il 4 aprile scorso presso la Prefettura di Catania, quando si è proceduto alla consegna dell’impianto di depurazione delle acque reflue di contrada Poggiarelli, nel comune di Caltagirone, dal Consorzio ASI del Calatino , gestione separata IRSAP, al Comune di Caltagirone.

Con successivo accordo del 16 Aprile sottoscritto in Prefettura, il Comune di Caltagirone ha consegnato l’impianto alla Società S.I.E. SpA, attuale gestore del servizio idrico integrato. Nel primo passaggio la CGIL di Catania e la F.P. di Caltagirone hanno chiesto l’immediato pagamento degli arretrati da parte dell’IRSAP e della G.I.A e di salvaguardare le garanzie occupazionali dei lavoratori, “ma nell’accordo sottoscritto né l’IRSAP, né la GIA hanno citato i lavoratori. Per questo la CGIL ha contestato l’accordo, riservandosi ulteriori azioni di contestazione e legali in merito alla vicenda.

Nel successivo accordo, pur prendendo atto dell’impegno della S.I.E. ad assumere il personale impegnato nell’impianto di depurazione, la CGIL si è impegnata a contrattare le modalità di passaggio dei lavoratori, ribadendo la necessità del mantenimento dei diritti acquisiti ( livello, salario, anzianità) durante il loro percorso lavorativo precedente. Al “tavolo” mancava però la GIA che era stata invitata proprio per risolvere la situazione legata ai tanti stipendi arretrati ed alla risoluzione dei rapporti di lavoro.

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