Confindustria difende la Tecnis: |"Chiediamo l'intervento di Lupi" - Live Sicilia

Confindustria difende la Tecnis: |”Chiediamo l’intervento di Lupi”

Il presidente degli Industriali di Catania, Domenico Bonaccorsi, interviene sul caso della Tecnis sollevato da LiveSicilia. "Interverrò personalmente - scrive - interpellando il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture"

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CATANIA – Un antico proverbio catanese tradotto in italiano spiega che “mentre il medico studia la terapia più idonea, il malato rischia di morire”. L’informazione fornita dall’Autorità Portuale di Catania della messa in pagamento di una somma di 400 mila euro in favore della Tecnis Spa, che vanta oggi un credito consolidato di 24 milioni di euro, peraltro con il vincolo di destinazione al pagamento salari, rappresenta una goccia per nulla ristoratrice delle spettanze di un’impresa, tra le prime dieci in Italia, che rischia seriamente che nella fase di “studio della terapia” possa accadere il peggio.

Condividiamo la grande preoccupazione del Dott. Domenico Costanzo, cofondatore con l’ingegnere Concetto Bosco, della Tecnis stessa, del non avere un cronoprogramma certo dei tempi e dei modi di pagamento dei crediti vantati. Si tratta di somme rilevantissime che, se non assistite da una certificazione probante dei tempi di liquidazione, possono mettere in moto incontrollabili azioni del complesso sistema che governa le Imprese di queste dimensioni rispetto al quale non si vorrebbe dover poi piangere sul latte versato.

Non crediamo, anche se il sospetto resta, che possano esservi inquietanti dietrologie riferibili ai “salotti buoni dei costruttori italiani”, ma tant’è che per una questione di tale rilevanza il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture dovrebbe essere costantemente e diuturnamente presidiato dalla committente Autorità Portuale che, pur dando atto “con gratitudine all’Impresa di avere sempre continuato a lavorare garantendo la piena operatività del cantiere” di fatto non riesce a incidere più di tanto.

“Confindustria Catania,- scrive Domenico Bonaccorsi, presidente degli industriali etnei –  in tutte le sue articolazioni, per prima Ance, farà quadrato a difesa di un’Impresa che costituisce un vanto per la nostra città e per la nostra Regione e, oggi stesso, interverrò personalmente, interpellando il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, On. Maurizio Lupi, perché si esca da questa inquietante vaghezza.

L’inadempienza di una banca, come nel caso che si è determinato, costituisce una modifica sostanziale ai termini del contratto di affidamento di appalto che la Tecnis Spa ha ricevuto. Occorre, quindi, novellare i termini essenziali del contratto che sono la certezza del quando e del quanto, con buona fede della “promissio boni viri”, perché si possa continuare ad ottenere credito e sostegno.


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