PALERMO – Nei palazzi del potere siciliano oggi non s’è parlato d’altro. Al centro di tutto l’assessore designato dall’Udc, Giovanni Pizzo, tirato in ballo per una storia del fantastico mondo della sanità. Un fallimento, il fallimento di una struttura sanitaria di cui Pizzo era amministratore unico. Sempre la sanità, come a voler dimostrare che il passato non muore mai.
Ma perché Pizzo è diventato suo malgrado l’uomo del giorno? Manager del settore sanitario, in un passato non troppo lontano, è stato alla guida di un gruppo ospedaliero in provincia di Messina. “Tutto sembrava andare per il meglio – racconta Pizzo a Livesicilia – tanto che le strutture da me dirette, nel 2007, verranno individuate dal Sole 24 ore come le aziende più produttive per posto letto”. Ed è da quel momento in poi che il destino di Pizzo – come manager sanitario – inizia a cambiare. “Una data che non dimenticherò mai è il 28 novembre del 2008 – racconta – quando l’assessorato ci notifica la riduzione del budget per il famoso piano di rientro. Ci sarebbe da discutere molto su quel documento politico, sta di fatto che molte strutture come quella che amministravo io (la Clinica Santa Rita di Messina) saranno messe in ginocchio perché, paradossalmente, non avevamo mai sforato e non eravamo mai andati in extrabudget”.
Impossibile dimenticare quei giorni quando la Sicilia sembrava sull’orlo del precipizio e l’unica ricetta per andare avanti fu quella di riscrivere le regole del sistema sanitario, con tagli draconiani. “I calcoli per il budget si fecero con base l’anno 2005 – continua Pizzo – e noi fummo penalizzati in modo definitivo”. In pratica, il budget per la clinica messinese passò da 4,7 milioni di euro l’anno a 2 milioni. Una mazzata che avrebbe steso anche l’azienda più florida. Il declino della Santa Rita sarà lento e inesorabile. “Le abbiamo provate tutte per salvare quella struttura che era un fiore all’occhiello della sanità siciliana – spiega Pizzo – ma alla fine ci siamo dovuti arrendere, due anni e mezzo fa”. L’istanza di fallimento sarà presentata al Tribunale di Messina dal padrone dello stabile dove la Clinica svolgeva la sua attività. Ricorsi e controricorsi non salveranno quella struttura sanitaria e quei posti di lavoro. “Quel che più mia addolora – ricorda – è l’aver perso 64 posti di lavoro. Una macelleria sociale che si sarebbe potuta evitare se allora ci fosse stata più attenzione verso una struttura che non era in alcun modo uno spreco”.
Pizzo non ha alcuna paura ad affrontare il tema di quel fallimento: “Sul piano personale ho già depositato da tempo le memorie di quel che è successo. Ho la coscienza a posto. Non ho rubato un centesimo e sono pronto a sfidare chiunque su questo tema”. Ora il nodo delicato è capire se quella vicenda ancora aperta – la procedura fallimentare è ancora in corso – potrà incidere sul destino dell’assessore designato Giovanni Pizzo e sul Crocetta ter. La questione sarebbe già al vaglio del governatore. “Non tocca a me parlare – conclude Pizzo – ma sul piano oggettivo non esistono ostacoli per portare avanti la designazione del mio partito, l’Udc. Quando si parla di lotta per la legalità, fidatevi, ne posso testimoniare. Io e la mia azienda siamo stati vittime non colpevoli di un modo di fare politica che ha ridotto la Sicilia in questo stato”.
Ebbene si il fallimento colpa della regione.
ah ah ah. nei paesi civili un manager che ha portato una azienda al fallimento non viene promossso ad assessore regionale. d’alia, ardizzone pistorio e tutto l’udc (meglio quello che rimane) avete ancora un po di rossore in faccia? allatrinatevi!!!! ( politicamente parlando).
ma perché lui non e’ forse un politico ? o forse uno alla corte del leader maximo che sta affossando udc in sicilia ??
giovannuzzo sganciati …( l’altro giovanni)
Sanita a messina..
ma in quegli anni l’ udc governava la sicilia. gira e rigira non cambia nulla. Ma poi, d’alia secondo me fa’ “unni cari e unni si susi”. grazie alla Valenti, ma ci metto un mio uomo e messinese come me, che farà cio’ che io diro’ di fare. ancora nopn hanno capito che dobbiamo smetterla con queste logiche che non possono che affondare sempre piu’ la nostra terra.
questo governatore non ha ritegno…
Non capisce che i siciliani osservano, e non sono stupidi
Non poteva non sapere un fatto pubblico cosi grave
UN FALLIMENTO è UN FALLIMENTO
qualsiasi siano le motivazioni
i curriculum peraltro devono essere completi…
non si nascondono certi fatti
una Sicilia amministrata da un fallito….
ma insomma! viene da ridere…per non piangere
vero che gli altri non sono da meno di questo pizzo,
vero che abbiamo avuto l’assessora Fuoricorso…
ma salvaguardiamo almeno le forme.
solo vergogna!
La sua colpa probabilmente era di non chiamarsi cittadini
le migliaglia di aziende che falliscono sono colpevoli pure di vivere
Il fallimento più grave e’ quello causato da Crocetta e la sua banda di nani e ballerine
Se questo è il meglio che l udc riesce ad esprimere vuol dire che sono veramente rimasti in pochissimi…ma veramente pochi!!! X nominare assessore regionale uno che era amministratore unico di un azienda fallita significa non avere classe dirigente nelle fila del partito….vi vedo pronti a sparire dalla scena politica italiana.
Ha ragione Cuffaro, i suoi amici o uomini sono nei post invernali ci. Questo non vuole essere un giudizio sulle persone, sia chiaro.
Certo abituati al curriculum di Nelli o Michela non si può tollerare niente che sia meno mirabolante !
Carissimo assessore ,chi gli scrive, pensa che quei tagli di cui lei parla sono stati effettuati a tutti nel campo della sanita ,pertanto, le sue scuse sono in verità forse delle falsità , visto che già una negativa esperienza da amministratore l’abbia portata a fare fallire delle società ,con ricadute su molti creditori ,fornitori e molti dipendenti .i dunque ,vorrei capire…….. come si fa a fare l’Assessore regionale con questo curriculum ??????da siciliano sono molto preoccupato ma in che mani siamo…di Falliti Maaaaaaaaa
con il Pizzo assessore non mancheranno certamente i finanziamenti.
un ottimo manager visto i risultati.
in tutto il mondo non puo’ gestire il bene pubblico chi e’ fallito.
per fare fallire la sicilia la sua esperienza puo’ servire.
magari la clinica ha pure fatto causa alla Regione.
Vabbe’ tranquilli,tanto la regione siciliana e’gia’fallita…..
Ahahahah ora farà fallire l assessorato , ma finiamola ridicoli udc , ma ci rendiamo conto di chi nominano e assurdo chi non Sto arrivando! Amministre pretende di amministrere la Sicilia assurdo
Alto profilo…e poi invece deputati (84 cioe’ tutti compreso Faraone Cracolici….) indagati per le spese pazze i cui fatti sono da accertare verificare e giudicare non sono nominabili…ma facciamola finita con questa continua fantomina.
Ma questa clinica e’ stata l’ unica a fallire in Sicilia. Le altre cliniche sono rimaste solide e fiorenti
Pizzo è stato componente dell’ufficio di gabinetto dell’assessore alla Autonomie locali Valenti (UDC) durante la stesura della “riforma delle province”.
I fallimenti da contestare a Pizzo sono, dunque, almeno due……
“Quando si parla di lotta per la legalità, fidatevi, ne posso testimoniare. Io e la mia azienda siamo stati vittime non colpevoli di un modo di fare politica che ha ridotto la Sicilia in questo stato”.
ANCHE LUI E’ DIVENTATO PALADINO DELLA LEGALITA’ E PRONTO A TESTIMONIARE PROBABILMENTE ANCHE CONTRO COLORO CHE SONO STATI I SUOI AMICI POLITICI PUR DI SALVORE IL SUO C…
DAL MODO DI FARE POLITICA ,CHE OGGI LUI RINNEGA, HA AVUTO I SUOI PRIVILEGI E LE SUE TRASCORSE AMICIZIE SONO NOTI AI PIU’. E’ VENUTO FUORI UN’ALTRO INGRATO. CIAO TOTO’
Ma D’Alia ma soprattutto Pistorio, possibile che non riflettano bene prima di designare un nome, ma come, si parla di gente di alto profilo e si nomina uno che ha fatto fallire una azienda, ora Crocetta prenderà seri provvedimenti non può nominare questa persona, già è una persona macchiata che ha fatto fallimento e non lo si può premiare assolutissimamente. Già è una persona che ha avuto un incarico ed è stato messo alla prova non è stato all’altezza di gestire una clinica, pensate un po un Assessorato. Che faccciano un altro nome, ma sbrigatevi che la Sicila sta affondando, tolto questo, penso che questi ultimi Assessori scelti sono di alto profilo e possono fare un lavoro serio che richiede grande responsabilità.
vera rivoluzione!!! complimenti tutto quello che era losco ieri oggi migliorato promosso. che schifooooo
Ma come si fa a mettere ad amministrare soldi pubblici ad uno che ha una procedura fallimentare in corso? Vero è che la politica ci ha già dato Crocetta ma questo è troppo.
Per difendersi spara contro la stessa Regione di cui dovrebbe fare l’assessore.
C’è da sconcertarsi
BRAVO…ED AGGIUNGEREI…SPARA ANCHE CONTRO IL SUO AMICO PISTORIO ASSESSORE ALLA SANITA’ IN QUALCHE RECENTE GOVERNO!!! INGRATO.