Fratelli la Bufala, tendoni tagliati | Nel mirino la pizzeria in centro - Live Sicilia

Fratelli la Bufala, tendoni tagliati | Nel mirino la pizzeria in centro

I tendoni danneggiati

Distrutti i tendoni in plastica che proteggono la veranda del noto ristorante di piazza Castelnuovo. Sul posto i carabinieri che hanno effettuato i rilievi ed avviato le indagini. (Foto Santi Sabella)

PALERMO – Sette tendoni in plastica distrutti. Questa l’amara sorpresa per i dipendenti e il personale del noto ristorante-pizzeria “Fratelli La Bufala” di piazza Castelnuovo. In pieno centro città, stanotte, è stata presa di mira la struttura utilizzata per proteggere la veranda in cui si trovano i tavolini esterni: le tende sono state tagliate, provocando degli enormi fori che le hanno rese inutilizzabili.

L’allarme è stato immediatamente lanciato ai carabinieri della stazione Palermo centro, i titolari hanno denunciato il danneggiamento sul quale adesso sono in corso le indagini. Nei locali della pizzeria napoletana gli uomini della Scientifica che hanno effettuato i rilievi, al vaglio anche le telecamere della zona che potrebbero avere immortalato gli autori del raid. “Sono in corso gli accertamenti – dice la responsabile dell’attività commerciale – non vogliamo sbilanciarci per il momento. I danni riguardano comunque soltanto la parte esterna del locale”. Le indagini puntano a fare luce sui motivi che hanno mosso la mano dei malviventi: non è escluso si tratti di un’intimidazione, ma il gesto potrebbe anche essere frutto di una bravata da parte di alcuni ragazzini che frequentano di notte l’area compresa tra il “tempietto” e il Teatro Politeama. Tutte le ipotesi al momento restano in campo.

Fabio Sodano, il patron campano del marchio “Fratelli La Bufala, pizzaioli emigranti”, ha presentato diverse denunce negli anni scorsi contro gli esattori del pizzo. Ha ribadito più volte di non avere abbassato la testa di fronte alle richieste estorsive e, alcuni mesi fa, si è sfogato: dopo avere denunciato il racket le sue attività hanno pagato a caro prezzo le conseguenze della crisi economica, mettendo a repentaglio i due locali di piazza Castelnuovo e via D’Annunzio e i dipendenti.


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