Acceso dibattito a CittàInsieme |Confronto D'Agata - Notarbartolo - Live Sicilia

Acceso dibattito a CittàInsieme |Confronto D’Agata – Notarbartolo

A due anni dall’insediamento dell’amministrazione di Enzo Bianco il movimento ha deciso di delineare un primo bilancio sullo stato di salute della città.

"Catania come sta?"
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CATANIA. Un accesso confronto che molto probabilmente si intende replicare. Si è risolto così in breve l’appuntamento organizzato ieri sera da CittàInsieme dal titolo “Catania Come Stai?” che ha visto protagonisti il consigliere Nicolò Notarbartolo e l’assessore Rosario D’Agata e tanti cittadini. A due anni dall’insediamento dell’amministrazione di Enzo Bianco il movimento ha deciso di delineare un primo bilancio sullo stato di salute della città. A fare da contraltare all’amministrazione non è casuale l’invito e la partecipazione all’incontro di Notarbartolo. Fautore di un’opposizione un po’ “sui generis” secondo qualcuno, perché proveniente dalle stesse fila della maggioranza. Ma per il consigliere badare all’etichetta non è proficuo quando la posta in gioco sembra essere ben più alta. “Mi dispiace – ha dichiarato – ma il modo di operare di quest’amministrazione a me non piace, ecco perché continuerò a pungolare”. La giunta va a singhiozzi, secondo Notarbartolo. “E’ sbilanciata”, aggiunge.

Si è trattato insomma di un vivace (per usare un eufemismo) dibattito fra attivisti di CittàInsieme e tanti cittadini dal quale, Saro D’Agata, assessore all’Ecologia con pioggia di deleghe, ieri sera non n’è uscito proprio indenne. Tante le critiche da parare e troppe le lamentele dei presenti. Ce l’ha messa tutta l’assessore che ancora una volta non si è sottratto al fuoco incrociato dei confronti, ma ai catanesi non è bastato. “Almeno un po’ di rispetto per quanto fatto finora da questa amministrazione lo meritiamo” – ha detto. Ma ai cittadini non interesserebbero le beghe politiche, “né il movimento si prende cura delle interpretazioni superficiali e fuorvianti nei riguardi della sua attività, ma prende a cuore le esigenze frustrate e i bisogni elusi dei cittadini, dei catanesi, soprattutto dei più diseredati e dei meno favoriti dalla fortuna”. Una democrazia partecipata è il punto dal quale ripartire, secondo CittàInsieme.

“Il sindaco – sostiene Notarbartolo – continua ad andare in giro a fare proclami e annunci come se tutto andasse bene in questa città, ma la realtà è ben diversa. Questa città naviga tra le incertezze sul piano amministrativo. Sono troppe le questioni insolute, manca il Prg in primis. E poi – incalza– c’è tutta la questione sulle decisioni prese in merito al solarium di San Giovanni Li Cuti, oppure la gestione commissariale dei rifiuti segnata da compensi stratosferici e secondo parametri non chiari”.

Immediata la replica dell’assessore, “Non condivido certamente la visione che Notarbartolo ha della città. – ha chiosato D’Agata –. Da quando questa amministrazione si è insediata tante cose sono state fatte: prima fra tutte la denuncia alla ex dirigente Li Destri e la questione dei sorveglianti. Abbiamo sin da subito voluto puntare alla riqualificazione della città, secondo una linea di netta discontinuità rispetto al passato. Io personalmente ho avviato interlocuzioni con le associazioni, i Salvaciclisti e ambientalisti. Stiamo lavorando alla pista ciclabile e a molto altro. Perché nessuno, per esempio, riconosce quanto fatto da quest’amministrazione sul versante dell’accoglienza ai migranti?. Sono spesso dei corridoi stretti quelli che l’amministrazione comunale percorre per raggiungere determinati obiettivi ” – ha spiegato l’assessore.

Numerosi gli interventi dei cittadini e difficile contenere il loro malcontento. “Coma sta Catania? Sta malissimo – ha risposto uno dei tanti cittadini aventi preso parola –. Questa città continua ad andare indietro, lo sta facendo notare anche il consigliere Notarbartolo ed è vero. Il sindaco continua a fare show e a farsi fotografare alle inaugurazioni a braccetto con gente che poco ha a che vedere con i catanesi”. “Ma di quale legalità continua a farsi vanto questa amministrazione? – affonda un altro attivista–. “Enzo Bianco vada di notte per le vie del centro storico per rendersi conto di cosa accade”. “A poco serve liberare – aggiunge un altro cittadino – il lungomare, quando ancora imperversano su quei luoghi abusivismo e illegalità. Per non parlare del tondo Gioeni. Forse il sindaco non è consapevole di cosa accade durante il giorno il quel nodo”. Bianco non dialoga realmente con i catanesi, cosa che invece l’ex primo cittadino Raffaele Stancanelli faceva puntualmente”.

Ma a pesare, adesso, c’è pure il caso scoppiato relativamente alla foto che ritraeva sindaco e assessore ai Saperi insieme al Mimmo Di Bella durante l’inaugurazione della strada degli artisti. Una vicenda per gran parte dei presenti considerata come un punto di non ritorno. “Mi ferisce – ha affermato D’Agata – gli epiteti usati stasera da qualcuno riguardo l’assessore Orazio Licandro e il sindaco Enzo Bianco. Hanno chiarito nel dettaglio la vicenda e Mimmo Di Bella non risulta sia mai stato raggiunto da alcun avviso di garanzia”. E si accende ulteriormente lo scontro con il consigliere. “Sappiamo tutti chi è Di Bella, – prosegue Notarbartolo – ora definire una discoteca come offerta culturale non è ammissibile. Direi che questa città possa avvalersi di ben altri operatori culturali”.

Fra il pubblico presente Matteo Ianniti, leader di CataniaBeneComune e già candidato alla carica di primo cittadino alle scorse amministrative. Nel suo intervento spazio alle riflessioni politiche. “L’opposizione in questa città è debole. L’attuale giunta è la stessa del passato, ma forse con qualche nome in più. Abbiamo qui presente – ha continuato Ianniti – stasera il consigliere Alessandro Porto, una figura perno nell’attuale amministrazione (fra il pubblico presente anche l’assessore al Decoro urbano Salvo Di Salvo) e il cui nome è presente nelle carte del processo contro Angelo Lombardo. Purtroppo, non ci sono più argini, anche i sindacati in questa città sono al soldo di questa amministrazione. Il caso Empire, avrebbe dovuto far alzare gli scudi antimafia, ma non è avvenuto. Occorre trovare un’alternativa” – ha concluso Ianniti.

Per concludere, a poco sembrano essere servite le tante rassicurazioni e le parole dell’assessore D’Agata. I cittadini chiedono il confronto con il sindaco Enzo Bianco.

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