I love Blue Sky - Live Sicilia

I love Blue Sky

Dallo speciale di I love Sicilia in ricordo di Francesco Foresta.

I love Francesco
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2 min di lettura

Francesco, ti sia lieve la terra. Un saluto che è conclusione, quella che tocca a chi resta, a chi custodisce memorie. Ti piangono e ti rimpiangono in molti; li conosci tutti. Tutti conoscevano te. Sappiamo così poco della vera essenza di ciascuno di noi che ritagliamo ricordi come si può. Io ne ho davvero pochi, pregnanti tuttavia. E riguardano il tuo modo di essere. Hai impresso il segno della necessità della presenza fisica, del non rimandare, del non delegare: in una parola, di esserci quando la situazione richiede che ci si spenda in prima persona, senza trincerarsi dietro scuse o controfigure. Rendevi plasticamente l’idea di cosa può essere il lavoro quando lo si ama tanto da essere felici di fare quel che si fa, e di cosa significhi, per un consesso sociale, che ci sia la persona giusta al posto giusto. E lanciavi il cuore oltre l’ostacolo. Immaginavi. Usavi l’istinto così come vivevi, da persona piena di vitalità, unito a una cultura variegata, arrivando con questi strumenti alle invenzioni, quelle che producono i cambiamenti, adoperando le giuste strategie per realizzare i sogni, da conoscitore del valore delle parole, di questo mestiere dello scrivere e dei ferri da impiegarvi. Se un certo giorno tu avessi detto ‘bene, fin qui è stato un piacere, buona fortuna’, se non avessi avuto la dote che connota il leader, saper scegliere le persone (e valorizzarle), e, soprattutto, se tu non avessi creduto, come hai creduto, nel futuro del giornalismo online, sarei rimasta alle mie antiche storie, paga di indagare il passato piuttosto che il presente o il futuro. Per sentirsi amici, in sintonia, bastano pochi secondi. In una mattina di sole offuscato da un velo di tristezza, ero stata a lungo ad ascoltarti spiegare la tua linea editoriale, il tuo approccio alla comunicazione, il tuo modo d’avvalerti di vari tipi di collaboratori e di costruire il giornale con scrupolo artigianale. Evitando l’orrenda vecchiaia, ci hai lasciati tutti tuoi eredi, ma come te non ci sarà più nessuno. Non mancherà solo il direttore, o il maestro di giornalismo, né il suscitatore di polemiche affrontate a testa alta, ma il compagno di strada, quello che era il primo a partire. Col trascorrere del tempo s’inizia a tenere il conto di quanti ci hanno preceduto nel viaggio più lungo, tuttavia, perdona lo stile barocco, del tuo non avrei voluto scrivere. La morte è capace di dare la stura a infinita retorica, ma devo pagarti un debito: la coscienza, data dal tuo esempio, che non si può essere avari di sé, dei propri talenti, che bisogna mettersi in gioco, nella vita come nel mestiere di scrivere. So che appena ti guarderai intorno, ovunque sarai, riorganizzerai un giornale: e, magari, qualcuno sarà pronto, già lì, a darti una mano, per pubblicare il primo numero di I love Blue Sky.

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