Confcommercio su pista ciclabile |"Amministrazione Bianco incapace" - Live Sicilia

Confcommercio su pista ciclabile |”Amministrazione Bianco incapace”

Duro intervento di Saguto sull'aumento dei costi per realizzare la pista del lungomare.

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CATANIA – “Esterrefatti ed indignati” sono gli aggettivi che esprimono meglio i sentimenti dei vertici dell’associazione commercianti di Catania nell’apprendere dalla stampa che i costi per la pista ciclabile lieviteranno di circa 300 mila euro, così come previsto dal provvedimento dirigenziale n°63 del 4 aprile 2014. “Se la notizia fosse uscita il primo aprile – commenta ironico il Presidente ASCOM Catania Giovanni Saguto – avremmo pensato al classico pesce d’aprile. Ed invece è tutto vero: siamo esterrefatti.

Come può essere che una spesa di 168 mila euro aumenti di ben 300 mila euro? La cattiva gestione anche questa volta si commenta da sola, ma restano in piedi alcune domande. Con quale criterio è stata progettata questa opera? Chi è stato il genio che ha messo in piedi il progetto esecutivo? Come vengono fatte le gare d’appalto dal Comune di Catania? E’ mai possibile che non hanno previsto il cordolo di protezione in due terzi di percorso? Spendere quasi mezzo milione di euro è congruo? Il bando prevede anche interventi nella parte sud, tra la fine del viale Kennedy e l’ingresso del Porto di Catania: non è che spunteranno altre sorprese in quell’area?”

La Confcommercio parla senza mezzi termini di un’altra triste prova di confusione data dall’amministrazione Bianco, condizione che è stata addebitata in tante altre circostanze. “Questa è una ulteriore prova di incapacità dell’amministrazione targata Bianco -, afferma Francesco Sorbello, vice direttore provinciale di Confcommercio – .Dall’abbattimento del Tondo Gioieni alla vicenda Sostare, dal bilancio comunale al progetto sui dehors, dalla saga delle proroghe per i contratti di affidamento dei servizi comunali alla gestione nefasta della viabilità, vi è un unico comune denominatore: incapacità e confusione.

A questo punto riteniamo che forse è stato meglio che l’amministrazione comunale non abbia messo mano ad alcuni piani di settore, ad iniziare da quello commerciale: avrebbero fatto solo altro danno. La politica cittadina se ne sta rendendo effettivamente conto? Qualcuno interverrà per porre fine a tanta confusione o dovremo sopportare ancora questi atteggiamenti? Quanto dovremo aspettare affinchè vi sia un’inversione di tendenza? Siamo di fronte ad un’amministrazione e ad un Sindaco sfiduciato dai fatti e dai cittadini. O si cambia in fretta o tutti a casa”.

 

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