Blitz nella Valle del Belice | Otto fermati a Menfi - Live Sicilia

Blitz nella Valle del Belice | Otto fermati a Menfi

Inchiesta della Dda di Palermo. Fermato anche un medico. I NOMI GUARDA IL VIDEO

AGRIGENTO – Una vasta operazione antimafia condotta dai carabinieri della compagnia di Sciacca è in corso nella Valle del Belice. Gli investigatori hanno fermato otto persone accusate di associazione mafiosa, che farebbero parte della famiglia di Menfi guidata da Vito Bucceri, di 44 anni, anche lui tra i fermati. L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, è coordiinata dal Procuratore Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Maurizio Scalia e dai Pm Alessia Sinatra e Claudio Camilleri. L’operazione, denominata in codice Opuntia dal nome di una pianta spinosa molto diffusa nella zona, ha ricostruito l’attività delle cosche nella Valle del Belice, uno dei mandamenti stategici di Cosa Nostra al confine tra le province di Agrigento, Trapani e Palermo.

In particolare gli stretti contatti tra la famiglia di Menfi ed esponenti mafiosi di vertice come Leo Sutera di Sambuca, detto il professore, indicato dagli inquirenti come il capo della provincia di Agrigento tra il 2010 e il 2012, il boss di Santa Margherita Belice Pietro Campo e Domenico Friscia di Sciacca. I carabinieri hanno documentato incontri e riunioni che avenivano all’interno di auto o in casolari di campagna per eludere le intercettazioni. Tra i fermati figura anche un medico di base, Pellegrino Scirica, di 61 anni, che avrebbe messo a disposizione il proprio studio professionale per lo svolgimento di incontri riservati tra i componenti della cosca.

L’inchiesta che ha portato al fermo di 8 persone fra Menfi e Sciacca venne avviata nel maggio del 2014. I carabinieri negli ultimi due anni si sono concentrati sulle attività criminose del mandamento del Belice ed, in particolare, della famiglia mafiosa di Menfi e suoi contatti intrattenuti con Leo Sutera detto “il professore”, ritenuto fra il 2010 e il 2012 il capo della provincia di Agrigento e con Pietro Campo, esponente della famiglia di Santa Margherita Belice. Le riunioni e gli incontri fra i coinvolti nell’operazione avevano luogo all’interno di autovetture, appartamenti di proprietà degli indagati e in casolari di campagna ed erano caratterizzati da rigidi protocolli di sicurezza per eludere eventuali attività di controllo investigativo. I fermati sono: Vito Bucceri, inteso “Bucittuni”, 44 anni, ritenuto il capo della locale famiglia mafiosa; Pellegrino Scirica, 61 anni , medico di base, Tommaso Gulotta, 51 anni; Matteo Mistretta, 31 anni; Vito Riggio, 47 anni; Giuseppe Alesi, 46 anni, e Cosimo Alesi di 51 anni. Tutti di Menfi. Sottoposto a fermo anche Domenico Friscia, 53 anni, di Sciacca. Bucceri, che viene ritenuto dai carabinieri e dalla Dda al vertice della famiglia di Menfi, si avvaleva, secondo l’accusa, di un collaudato e fedele numero di collaboratori in grado di costruirgli attorno un circuito relazionale che tentava di blindarlo evitando le indagini. “Scirica, medico di base, – prosegue la ricostruzione dei carabinieri – non esitava a mettere a disposizione il proprio studio professionale per lo svolgimento di incontri riservati tra i componenti del gruppo, così consentendo la veicolazione di messaggi e indicazioni tra i componenti del gruppo ed altri esponenti di famiglie mafiose dei territori limitrofi”.

 


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