Joe Ricotta pensaci tu | Londra scopre la Sicilia - Live Sicilia

Joe Ricotta pensaci tu | Londra scopre la Sicilia

Da 'La Sicilia'
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Il privato fa meglio del pubblico. Soprattutto in Sicilia, soprattutto in una regione dove a volte ci si mette le mani nei capelli di fronte a manifestazioni di una democrazia che pare non ne voglia sapere di diventare adulta, elegante, all’altezza del proprio passato, inabissandosi sempre di più in una macchietta burocratica e impiegatizia, vanitosa, impelagata nelle proprie vanità, nei propri piccoli sogni di potere di campiere, diciamolo: nei propri “laghetti”. Il problema della Sicilia sono i siciliani, si dice. Correggiamo, i problemi della Sicilia sono i siciliani che ci hanno governato e che ci governano. Perché quando si riesce a raccontare la Sicilia senza doversi sedere al tavolo di assessori alla bellezza (ma la bellezza, miei cari, e che una cosa da assessorare?), delle sovrintendenza, degli uffici al neon e linoleum, e allora ne viene fuori una narrazione come “Sicily”, il video di Mario “Marius” Mele, trentenne salernitano che su commissione di Joe Ricotta – (che nome, che nome!), siciliano (oriundo) di Acquaviva Platani, 940 abitanti in provincia di Caltanissetta, adesso proprietario a Londra del Nonna’s Kitchen, ristorante dove vanno a trovarlo John Travolta, Sylvester Stallone e il meglio del jet set internazionale – che ha realizzato in pochi giorni milioni di visualizzazioni. Perché Joe Ricotta, nato a Londra, poi tornato ad Acquaviva Platani, e poi riscappatosene in Gran Bretagna, si è fatto una semplice domanda: ma è mai possibile che la Sicilia non riesca a fare turismo dodici mesi all’anno? E’ mai possibile che la Sicilia, nel mondo, al di là degli stereotipi, venga conosciuta soltante per il mare quando invece c’è una concentrazioni di beni culturali, una ricotta del genere umano per dire, spalmata (o infilata come in un cannolo) per tutti i 391 comuni dell’isola? E così, prima di fare “bisinissi”, come è giusto che sia, come è giusto che faccia un privato, ha aperto un sito web www.sicily.co.uk, per “informare” i propri eventuali clienti britannici su cosa possono trovare davvero in Sicilia, e cioè una cornucopia di storia, monumenti, stili architettonici, opere d’arte, scavi archeologi, ma anche percorsi naturali, certo mare, mare e mare, ma anche montagna, anche vulcano, anche campagna, insomma quello che i turisti davvero cercano nel mondo e che in Sicilia possono trovare, come dire, tutto in una botta. Bravo, bravissimo Mario Mele – che ha passato tre mesi in giro in Sicilia, dormendo dove capitava, in tenda, in macchina, per riprendere e poi montare i desideri narrativi e la filosofia turistica di Joe Ricotta, tutto da solo, tutto per i fatti suoi, è riuscito a confezionare un piccolo capolavoro di promozione con un budget infinitamente più piccolo delle somme a disposizione.

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