CATANIA. È rimasto a lungo ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Cannizzaro di Catania per un serio trauma cranico con frattura. Il prossimo gennaio l’uomo, un 63enne di Mascali, sarà il primo testimone dell’accusa nel processo che lo vede parte offesa, poiché vittima, la scorsa estate, di una brutale aggressione all’interno della propria officina meccanica. Nei giorni scorsi si è aperto il processo che vede imputato per tentato omicidio Mauro Lomazzo, 49 anni di Modena, sottoposto ad obbligo di dimora nel comune di residenza. L’uomo, che ha alle spalle precedenti penali, è comparso davanti ai giudici della terza sezione penale del tribunale di Catania, presieduta da Rosa Anna Castagnola, assistito dal legale Enzo Iofrida. Concluse le questioni preliminari, si tornerà in aula il 12 gennaio per l’inizio del dibattimento.
LA VICENDA. È lo scorso 7 luglio quando, all’interno di un’officina di via Spina a Riposto, la mancata consegna di un’automobile ad un cliente solo per poco non si trasforma in tragedia. È ormai ora di pranzo quando Mauro Lomazzo e la moglie, in vacanza lungo la costa ionica, si presentano dal meccanico a cui hanno lasciato l’auto in riparazione. Ad entrare è la donna. Il titolare spiega che la vettura non è ancora pronta e li invita a tornare in serata. Un ritardo che crea malumore e disappunto nella donna, che protesta veemente. Il titolare dell’officina, a quel punto, accompagna la cliente fuori dai locali, appoggiandole una mano sulla spalla. Il gesto, stando alla ricostruzione compiuta dai carabinieri di Riposto, intervenuti poco dopo, fa inalberare ulteriormente Mauro Lomazzo, che si scaglia contro il 63enne, colpendolo con calci e pugni. Una violenta spinta fa perdere l’equilibrio alla vittima che cade rovinosamente all’indietro, sbattendo la testa contro la struttura metallica usata per sollevare le automobili. L’uomo rimane steso sul pavimento. Poco dopo verrà trasportato con urgenza in elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania.
