Attacco a un candidato bengalese |E La Vardera prende le distanze - Live Sicilia

Attacco a un candidato bengalese |E La Vardera prende le distanze

Md Alamin, candidato al consiglio comunale con Sinistra Comune

Sinistra Comune contro Vozza. Rimosso il post: "Ho sbagliato il modo"

 

 

Palermo - Verso amministrative
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5 min di lettura

PALERMO – Accoglienza e integrazione, due temi caldi nell’agenda politica dei candidati di ogni schieramento. Lo stesso tema diventa rovente quando in vista delle prossime amministrative di Palermo si moltiplicano i candidati di diverse etnie e questo improvvisamente si trasforma in motivo di attacco frontale. A far scoppiare la polemica è Francesco Vozza, candidato nella lista di Ismaele La Vardera, da sempre esponente del movimento “Noi con Salvini”. Sul suo profilo Facebook Vozza ha condiviso la foto di Md Alamin, originario del Bangladesh, componente della commissione scuola della Consulta delle Culture e oggi candidato al consiglio comunale nella lista “Sinistra Comune”, incitando i cittadini ad evitare di votare candidati extracomunitari “per bloccare l’invasione e avere una città libera” per non “riempire Palermo di clandestini”.

Immediata la reazione di Ismaele La Vardera che ha intimato il suo candidato di rimuovere il post, ricevendo picche: “Io intanto prendo le distanze da affermazioni del genere – ha detto l’ex iena – Vozza parla a titolo personale. Questo non può che definirsi Sciacallaggio mediatico”. Il giovane candidato sindaco sta parlando con la sua coalizione per prendere eventuali provvedimenti disciplinari.

Intanto il comitato di “Sinistra Comune” ha già dichiarato che procederà per vie legali: “Alamin, che oltre ad essere un nostro candidato è un lavoratore e un contribuente, ha tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà – si legge nella nota dei portavoce di Sinistra Comune -. Per quanto ci riguarda procederemo a una denuncia in sede penale e civile contro Vozza con richiesta risarcimento economico da devolvere alle ong che giornalmente salvano vite nel canale di Sicilia. È chiaro che rivolgerci alla giustizia con la prima denuncia politica in Sicilia per istigazione all’odio razziale non basta, almeno non politicamente. Per questo crediamo che La Vardera debba assumersi la responsabilità politica del suo candidato e trarne le dovute conseguenze – continua la nota – Siamo onorati di avere Alamin nelle nostre liste per il rinnovo del consiglio comunale di Palermo. Quello che ci disgusta è il razzismo e la xenofobia a uso elettorale di tale Francesco Vozza”.

Md Alamin, non è certo l’unico candidato al consiglio comunale di origini straniere: suoi compagni di lista sono Delfina Nunes, presidente della Consulta delle culture, nata in un’isola di Capo Verde, a Palermo da 37 anni. C’è anche il palestinese Hamdan Fateh Alì che vive da 35 anni nel capoluogo siciliano ed infine Rus Anca Marcela di origini rumene. Sempre in sostegno di Leoluca Orlando nella lista “Alleanza per palermo” targata Totò Lentini si candida Oana Manole, sempre di origini rumene.

“I sedicenti pasdaran della presunta supremazia culturale italica, di fascistiana memoria, che inquinano la campagna elettorale di Palermo, sono l’esempio tangibile di quanto pericolosa possa essere la dialettica sovranista salviniana che, in assenza di proposizioni programmatiche politiche credibili, fa leva sulla ‘diversità’ per imporre un modello anacronistico di società chiusa, storicamente foriero dei peggiori drammi umani”. Lo afferma, in una nota, Carmelo Miceli, segretario provinciale dle Pd di Palermo. “Palermo – prosegue Miceli – è sempre stata e continuerà a essere un crocevia di culture, un avamposto democratico di accoglienza e integrazione. Ogni becera provocazione, se così può considerasi quella che Francesco Vozza, candidato al consiglio comunale di Palermo nella lista di Noi con Salvini, ha rivolto a Md Alamin, candidato di Sinistra Comune a Sala delle Lapidi e rappresentate della comunità del Bangladesh alla Consulta delle Culture, non può che essere rispedita al mittente. Il disprezzo e l’arroganza sono figlie di una politica maleodorante lontana anni luce dal PD. A Md Alamin – conclude – la solidarietà umana e politica di tutta la comunità democratica di Palermo”.

*Aggiornamento ore 19.22
“Da palermitano e italiano sono turbato da questo attacco razzista nei miei confronti”. Così in una nota il candidato di Sinistra Comune Md Alamin, in risposta all’attacco xenofobo subito sui social. “Non pensavo – prosegue Alamin – che nella mia città potessero esistere simili forme di intolleranza. Di una cosa, pero, sono convinto: che questo attacco razzista mi spinge ad andare avanti nella mia battaglia per i diritti di tutte e di tutti, anche di quelli che mostrano atteggiamenti di xenofobia che Palermo non merita”.

“Gli immigrati perbene sono i benvenuti, sono i nostri fratelli. Questo è il tratto che ha sempre distinto ‘Noi con Salvini’ E che lo stesso nostro leader ha sempre ripetuto. Altra questione è l’invasione di clandestini, nella piena responsabilità politica della sinistra al governo nazionale e regionale “. Così Alessandro Pagano, coordinatore Noi con Salvini della Sicilia occidentale. “Il candidato al consiglio comunale Vozza ha sicuramente esagerato nei toni e il suo post – aggiunge – sarà tolto proprio per evitare di essere strumentalizzato. La questione per noi si chiude qui”. Vozza si era scagliato contro un candidato di Sinistra comune, originario del Bangladesh. “La sinistra, infatti, con le proprie politiche delle porte aperte indiscriminate ha creato una situazione insostenibile per le nostre città, inclusa Palermo, con forti tensioni sociali. E i fatti di cronaca quotidiana lo dimostrano. – dice Pagano – In Italia gli immigrati regolari sono parte integrante della nostra comunità. Ma, come tutti sanno, ad oltre l’80 per cento dei migranti arrivati sulle nostre coste non viene riconosciuto lo status di rifugiato. Da ieri inoltre tutti sanno che chi sta nel nostro Paese deve rispettare le nostre regole, come ha sancito la Cassazione”.

*Aggiornamento ore 21.00

Francesco Vozza, esponente cittadino del movimento “Noi con Salvini”, ha rimosso il post pubblicato oggi pomeriggio sulla sua pagina Facebook contro il candidato bengalese Md Alamin della lista “Sinistra Comune” . ” Non voglio che il mio post venga strumentalizzato – ha dichiarato il candidato al consiglio comunale fra le fila di Ismaele La Vardera – il mio era un discorso politico, nessuna istigazione al razzismo. Il mio errore è stato quello di allegare al post la foto del candidato. Non volevo offendere nessuno. Resto certamente dell’idea che gli immigrati irregolari debbano essere rispediti a casa, io sono per il rispetto delle regole”. E sulla possibile rottura con La Vardera dopo la presa di distanza del candidato sindaco, Vozza commenta: “Io rispondo solo ed esclusivamente a Matteo Salvini, se lui mi dovesse chiedere di fare un passo indietro lo farei”.


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