Reset, lavori per 2,4 milioni| All'opera in Favorita e nelle borgate - Live Sicilia

Reset, lavori per 2,4 milioni| All’opera in Favorita e nelle borgate

I fondi però non coprono il buco del 2018: mancano all'appello tre milioni.

PALERMO – Dagli agrumi della Favorita alle borgate marinare, dalle periferie di Palermo agli antichi sistemi arabi di irrigazione. Il Comune ha firmato con Reset i contratti per dare il via a tre interventi che partiranno nelle prossime settimane, una volta completate le procedure di gara per l’acquisto dei materiali: si tratta di progetti sul verde finanziati con fondi extra-comunali, per un totale di 2,4 milioni di euro.

Una boccata d’ossigeno per la consortile di Palazzo delle Aquile, che però non risolve i problemi di bilancio della società che batte cassa col suo socio di maggioranza. I 2,4 milioni, infatti, non solo erano già previsti ma, considerando che i lavori inizieranno a fine anno e proseguiranno col prossimo, arriveranno per la maggior parte nel 2019. A conti fatti, secondo l’amministratore Antonio Perniciaro, nel 2018 la Reset potrà incassare circa 800 mila euro che però, come detto, erano già previsti. “Mancano all’appello sempre tre milioni di euro – spiega Perniciaro – rispetto ai 33 decisi dal consiglio comunale per il biennio 2017-2018”.

Alla Favorita 380 operai della Reset si occuperanno non solo della manutenzione ordinaria del verde, ma anche della pulizia degli agrumeti e dell’antico sistema di irrigazione costruito secondo il modello portato dagli arabi in Sicilia e fatto di “gebbie”, “cunnutti” e “saie”, in grado di irrigare le coltivazioni senza supporti meccanici. Il tutto seguendo le rigide prescrizioni della Sovrintendenza. In totale i lavori dureranno otto mesi e comprenderanno anche il decespugliamento degli agrumeti, la potatura di ringiovanimento di tutti gli agrumi (circa 12.500 alberi), la fresatura del terreno e la sistemazione idraulica, su un’area di 15 ettari e quasi 23 chilometri di sentieri. L’operazione costerà 900 mila euro e sarà finanziata dal Patto per Palermo.

Il secondo progetto riguarda le borgate marinare, per un totale di 1,5 milioni di euro sempre del Patto per Palermo e durerà otto mesi: la Reset interverrà su 2.500 alberi e cespugli sparsi tra Barcarello,Sferracavallo, Mondello, Romagnolo e Addaura intervenendo con la manutenzione ordinaria e la potatura, l’abbattimento o l’estirpazione di piante infestanti. L’intervento sul verde prevede, inoltre, una continuità nel tempo, quindi anche la zappatura primaverile, la concimazione, l’irrigazione e altre misure ordinarie. Oltre che sul verde, il piano prevede interventi su alcune aree pubbliche, per circa 5.000 metri quadri.

Per il vicesindaco Sergio Marino, che ha anche la delega al Verde, “si tratta di un piano, anzi tre piani integrati che sono parte di un’unica pianificazione per la manutenzione del verde e degli spazi pubblici in città. Un piano unico, che ha visto una programmazione minuziosa e con alto valore scientifico da parte del settore del Verde, che ancora una volta si avvale del supporto fondamentale della Reset”.

Il sindaco Orlando sottolinea, invece, come “questo piano di manutenzione conferma il ruolo strategico della Reset, come strumento di intervento in tutta la città e allo stesso tempo mostra l’attenzione rivolta ad ogni circoscrizione, partendo dalla Favorita e dalla riscoperta del suo antico sistema di irrigazione, per arrivare poi ad intervenire sul verde e sulle aree pubbliche di tutti i quartieri, con una attenzione particolare alle periferie. E’ probabilmente il più ampio piano di manutenzione del Verde urbano da molti anni a questa parte e ad accrescerne l’importanza è il fatto che si riesca a realizzarlo senza costi per l’Amministrazione comunale e tramite un’azienda pubblica”.

LE REAZIONI

“Si tratta di progetti importanti per il verde cittadino, che necessita di grandi attenzioni, ma anche per la Reset – dice Dario Chinnici, capogruppo del Pd al consiglio comunale di Palermo – I fondi stanziati dal Patto per Palermo, voluto dal governo Renzi, dimostrano come una seria attività di programmazione e una fattiva sinergia tra Stato e amministrazioni locali possa portare ottimi frutti, a vantaggio anche delle periferie e delle borgate marinare che necessitano di un’attenzione sempre maggiore. Un doveroso ringraziamento va ai dipendenti della Reset, a cui però il Comune deve delle risposte: nelle prossime settimane, in sede di discussione dei bilanci, cercheremo le soluzioni più idonee per mettere in sicurezza l’azienda e i suoi lavoratori”.

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