Sea Watch, "tra poche ore lo sbarco" | La Prefettura di Siracusa smentisce - Live Sicilia

Sea Watch, “tra poche ore lo sbarco” | La Prefettura di Siracusa smentisce

Credits: Felix Weiss/Sea Watch

Germania, Francia, Portogallo, Romania, Malta e Lussemburgo pronti a prendere una quota di migranti

GLI AGGIORNAMENTI
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SIRACUSA – “Fra qualche ora inizieranno le operazioni di sbarco della Sea Watch”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte a margine del suo incontro con il sindaco di Milano Giuseppe Sala. “Si è aggiunto anche il Lussemburgo e lo ringrazio. Siamo con l’Italia 7 paesi”. Il capo dei ministri ieri s’è assunto la responsabilità politica della gestione dello sbarco. Germania, Francia, Portogallo, Romania e Malta si sono detti pronti a prendere una quota dei migranti fermi da cinque notti al largo di Siracusa.

Intanto, un incontro per fare il punto sulla situazione della nave Sea Watch, con a bordo 47 migranti, è in corso alla Prefettura di Siracusa. Alla riunione, presieduta dal prefetto Luigi Pizzi, partecipa tra gli altri anche il procuratore Fabio Scavone. “La notte scorsa, sotto il coordinamento della Guardia costiera, sono stati svuotati i reflui e sanificati i servizi igienici dell’imbarcazione”. Lo rende noto la Prefettura di Siracusa in una nota relativa alla emergenza sanitaria a bordo della Sea Watch 3, l’imbarcazione della ong tedesca ancorata nella baia di Santa Panagia ad un miglio dalle coste siracusane. La Prefettura ha “messo a disposizione della Sea Watch un ulteriore bagno chimico trasportabile a bordo all’occorrenza”. Ieri sono stati trasportati a bordo viveri freschi, generi di prima necessità e materiale igienico sanitario, coperte termiche e sacchi pelo.

“Missione compiuta! Ancora una volta, grazie all’impegno del governo italiano e alla determinazione del Viminale, l’Europa è stata costretta a intervenire e ad assumersi delle responsabilità. Sei Paesi hanno accettato di accogliere gli immigrati a bordo della Sea Watch3, coordinandosi con la Commissione europea: si tratta di Francia, Portogallo, Germania, Malta, Lussemburgo e Romania”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini auspicando che, “in base alla documentazione racconta, venga aperta un’indagine per fare chiarezza sul comportamento della Ong. “L’obiettivo – ha aggiunto Salvini – è stato anche in questo caso trovare una soluzione che possa conciliare la sicurezza delle persone in mare con quella di un Paese, l’Italia, che non è più disposto a essere il rifugio di tutti i clandestini d’Europa”.

AGGIORNAMENTO DELLE 13.45

Nessun imminente sbarco della Sea Watch nel Siracusano, dall’ufficio di gabinetto della Prefettura, Angela Pistone, contattata da LiveSicilia, nega le notizie diffuse da alcuni organi di stampa. La situazione è in continua evoluzione, numerosi giornalisti ed esponenti dei comitati civici attendono sul porto rifugio di Targia, baia incastonata tra Siracusa e Priolo. La Sea Watch ha soccorso, lo scorso 19 gennaio, 47 migranti al largo della Libia, da allora è iniziato un braccio di ferro tra il ministro dell’Interno Matteo Salvini, il presidente del Consiglio Giuseppe conte e gli altri primi ministri europei. La soluzione alla fase di stallo sembra essere stata trovata nella notte, ma non si conoscono ancora i tempi né il luogo dello sbarco. Si era diffusa anche la voce di un possibile sbarco a Pozzallo, ma il sindaco Roberto Ammatuna, competente nella gestione dell’hotspot, contattato da Livesicilia nega categoricamente. (di Antonio Condorelli)


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