Il colpo con la carta di identità | Rapinatore maldestro condannato - Live Sicilia

Il colpo con la carta di identità | Rapinatore maldestro condannato

La surreale storia dell'assalto a un distributore di benzina.

PALERMO – Un rapinatore talmente maldestro da dimenticare la carta d’identità al distributore che aveva assaltato. Praticamente, una firma sul colpo messo a segno l’anno scorso ai danni di una pompa di benzina di via Ernesto Basile.

Il giudice per l’udienza preliminare Annalisa Tesoriere ha condannato Eugenio Naccari a un anno e dieci mesi di carcere con la sospensione condizionale della pena subordinata al suo impegno in lavori di pubblica utilità. Il giudice gli ha riconosciuto le attenuanti generiche. Una pena mite per l’imputato difeso dall’avvocato Dario Falzone. Rischiava la stangata. Deve avere pesato il comportamento processuale dell’imputato e la ricostruzione, a tratti surreale, della rapina.

Naccari ha raccontato che era rimasto senza benzina subito dopo essersi allontanato dall’ospedale Civico dove in quei giorni andava per prendersi cura di una parente. Una volta giunto al distributore con un bidone e dopo essersi accorto di essere al verde aveva chiesto all’impiegato di fargli credito, lasciando in pegno il suo documento di identità. Dopo l’iniziale sì, l’addetto al distributore ci aveva ripensato. Naccari, rientrato a casa e infuriato, decise di vendicarsi. Così si presentò armato di un grosso coltello da cucina e con il volto travisato e si fece consegnare 150 euro. Non fu difficile risalire alla sua identità partendo dalla carta d’identità. Naccari ha confessato ed è pure rientrato dalla Germania dove era andato a lavorare per ammettere le sue colpe.

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