A sette anni nelle baby gang | L'età si abbassa, allarme in città - Live Sicilia

A sette anni nelle baby gang | L’età si abbassa, allarme in città

Potenziati i controlli della polizia sui mezzi pubblici. In pochi giorni individuati 10 minorenni.

PALERMO – Sassaiole, danneggiamenti, aggressioni di gruppo, liti violente. “Trascinati” dal branco, finiscono già a sette anni nei guai, alimentando il fenomeno delle baby gang che negli ultimi mesi seminano il panico a Palermo. L’età dei componenti si abbassa ancora e soltanto pochi giorni fa, nel mirino della polizia sono finiti dieci minorenni.

Tra questi, bambini di sette ed otto anni, che insieme a dodicenni e quattordicenni entravano in azione sui mezzi pubblici per scatenare il caos. Ad assistere al loro comportamento, gli agenti in borghese presenti sul tram, sempre più frequentemente scenario degli episodi di violenza in città. I quattordicenni sono stati denunciati, quelli di età inferiore riaffidati a propri genitori, “e severamente ammoniti ad esercitare una più scrupolosa e costante vigilanza in relazione alla violenza dei figli”, hanno precisato dalla questura.

Un fenomeno preoccupante, che coinvolge giovanissimi malviventi “in erba”, ancora penalmente non perseguibili, ma pronti a tutto. Anche a rapinare e picchiare due coetanei in visita con il padre e la madre nel capoluogo siciliano. E’ il caso di un bambino di dieci anni, individuato insieme ad un quattordicenne dopo un colpo messo a segno nella centralissima piazza San Domenico. Hanno preso di mira due fratelli di Messina, erano in attesa dei loro genitori quando sono stati minacciati e colpiti dai giovanissimi aggressori, uno dei quali aveva una stampella, perché con una gamba ingessata.

Baby gang senza limiti, ma sotto la lente d’ingrandimento delle forze dell’ordine che in queste settimane hanno rafforzato i controlli e il monitoraggio su mezzi pubblici e luoghi di aggregazione. L’obiettivo è di arginare, o ancora meglio, di prevenire, l’escalation di casi che si registra da alcuni mesi, tanto da rendere necessaria la presenza degli agenti in borghese sui mezzi, proprio come ha disposto il questore Renato Cortese. Un’attività che ha già portato i suoi risultati e che continuerà nelle prossime settimane. D’altronde, è proprio su tram ed autobus che si verifica il maggior numero di episodi, in cui a pagare le più amare conseguenze è il personale dell’Amat.

Basti pensare che nel giro di una settimana sono stati aggrediti quattro controllori e che il tram della linea 1 è stato danneggiato dal lancio delle pietre due volte. Il percorso che dalla stazione porta a Roccella, da parte del centro commerciale “Forum”, resta quello più a rischio. Decine di ragazzini si muovono quotidianamente per raggiungere Brancaccio e i luoghi in cui incontrare il resto dei gruppi.

“Il sabato pomeriggio – spiega un conducente del tram al capolinea di via Paolo Balsamo – è il momento più critico. Se prima erano le linee degli autobus che portano nel centro città, ad essere più a rischio, adesso lo è anche questa del tram. Spesso troviamo minorenni che fumano a bordo, che ascoltano musica ad alto volume, che litigano. Quando vengono trovati senza biglietto, reagiscono spesso con violenza. E la situazione è insostenibile”.

Risale soltanto a due giorni fa la denuncia di un giovane che ha aggredito un controllore. In questo caso si tratta però di un diciannovenne, entrato in azione lo scorso 11 febbraio e rintracciato dai carabinieri e dai poliziotti del commissariato Libertà. Il passeggero aveva dato un pugno al controllore ed era fuggito. Sono state acquisite le immagini di sistemi di videosorveglianza e G.Z è stato denunciato per lesioni personali, violenza a incaricato di pubblico servizio e interruzione di un servizio di pubblica utilità.


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