Mafia di Resuttana e San Lorenzo| Condanne, assoluzioni e 'sorprese' - Live Sicilia

Mafia di Resuttana e San Lorenzo| Condanne, assoluzioni e ‘sorprese’

Mariangela Di Trapani

Gli imputati erano stati coinvolti nel blitz Talea. Di Trapani non è il capo, stangata per i pentiti

PALERMO – Tante condanne, ma con pene in alcuni casi inferiori a quanto richiesto dalla Procura, ma anche tredici assoluzione. E arriva la stangata per i due pentiti Sergio Macaluso e Domenico Mammi (il doppio della pena chiesta dai pubblici ministeri).

L’elenco dei condannati si apre con Mariangela Di Trapani, ma è caduta l’ipotesi che fosse lei a guidare il mandamento mafioso di Resuttana. Il giudice per l’udienza preliminare Filippo Lo Presti le ha contestato la ‘semplice’ partecipazione all’organizzazione mafiosa. E così la pena per l’imputata, difesa dagli avvocati Valerio Vianello e Vincenzo Giambruno, è stata di quattro anni in continuazione con una precedente condanna, contro una richiesta di 13 anni e 4 mesi. Il legale nei prossimi giorni discuterà il ricorso sul 41 bis. A questo punto il regime del carcere duro potrebbe essere revocato.

Furono tutti coinvolti nel 2017 nel blitz “Talea” dei carabinieri, coordinati dai pubblici ministeri Annamaria Picozzi e Amelia Luise. Di Trapani, prima del nuovo arresto, aveva già trascorso sette anni in carcere. È figlia e sorella dei boss Ciccio e Nicolò Di Trapani, nonché moglie di Salvino Madonia, ergastolano per una serie di omicidi fra cui quello dell’imprenditore Libero Grassi, simbolo di una lotta al racket pagata con la vita. Ed è proprio perché smistava gli ordini del marito capomafia detenuto al carcere duro che la donna era stata arrestata nel 2008. Sotto processo anche Giuseppe Biondino, figlio dell’autista di Totò Riina: anche per lui, difeso dagli avvocati Marco Clementi e Giovanni Di Benedetto, è caduta l’ipotesi che fosse uno dei capi e promotori. 

Salvatore Lo Cricchio era considerato il “consigliere e supervisore” del mandamento di Resuttana. Un punto di riferimento in virtù dei suoi 72 anni e della sua parentela con Di Trapani, di cui è lo zio. Un ruolo di vertice era ricoperto da Pietro Salsiera, Sergio Napolitano (titolare del bar Hilton di via Libertà) e Sergio Macaluso, poi divenuto collaboratore di giustizia così come il suo braccio destro, Domenico Mammi. Erano subentrati a Giovanni Niosi.

Francesco Paolo Liga, figlio di Tatuneddu (il boss ergastolano che bruciava le vittime nel forno della sua villa in fondo De Castro), era considerato il reggente del mandamento di San Lorenzo. A Massimo Vattiato era toccato il compito di gestire la famiglia dello Zen. Il “suo” uomo della droga era Lorenzo Crivello.

Tra gli uomini d’onore figuravano Filippo Bonanno (titolare di un panificio molto noto in viale Strasburgo) e Pietro Salamone. Infine, c’erano i picciotti del racket e dei danneggiamenti come Gianluca Manitta e Antonino Tumminia

Chi sono gli imputati e le rispettive condanne: Salvatore Ariolo (8 anni e 3 mesi), Filippo Bonanno (9 anni e 4 mesi), Giuseppe Biondino (9 anni e 4 mesi), Ignazio Calderone (5 anni e 4 mesi), Stefano Casella (3 anni e 4 mesi), Antonino Catanzaro (2 anni e 8 mesi), Lorenzo Crivello (8 anni e 8 mesi), Maria Angela Di Trapani (4 anni), Gianluca Galluzzo (un anno e 4 mesi), Ahmed Glaoui (4 mesi), Francesco Paolo Liga (10 anni e 4 mesi), Salvatore Lo Cricchio (8 anni), Francesco Lo Iacono (2 anni e 8 mesi), Sergio Macaluso (10 anni), Bartolomeo Mancuso (4 mesi), Domenico Mammi (8 anni e 4 mesi) Giovanni Manitta (3 anni e 8 mesi), Sergio Napolitano (10 anni e due mesi), Giovanni Niosi (10 anni), Pietro Salamone (8 anni), Pietro Salsiera (14 anni ), Corrado Spataro (11 anni e 8 mesi), Antonino Tumminia (3 anni e 4 mesi), Massimiliano Vattiato (8 anni e 4 mesi).

Gli assolti sono Michele Pillitteri, Fabio Schiera, Renato Farina. Giuseppe Sgroi, Antonino La Barbera, Calogero Gambino, Francesco Di Noto, Vincenzo Maranzano, Giulio D’Acquisto, Concetta Niosi, Rita Niosi, Giuseppe Tarantino, Vincenzo Marazano (erano difesi dagli avvocati Filippo De Luca, Giuseppe Farina, Vincenzo Giambruno, Rosaria Mastrandrea, Angelo Formuso, Domenico Trinceri, Rosa Garofalo, Raffaele Bonsignore, Giovanni Di Benedetto; Marco e Valentina Clementi, Rosanna Vella).

 


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