Intimidazione a Serradifalco | Tre proiettili per il sindaco - Live Sicilia

Intimidazione a Serradifalco | Tre proiettili per il sindaco

“Dimettiti, questo è l’unico e ultimo avvertimento” , il messaggio per Burgio.

Caltanissetta
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Tre proiettili e una chiara minaccia: “Dimettiti, questo è l’unico e ultimo avvertimento” . Il sindaco di Serradifalco Leonardo Burgio ieri mattina ha trovato una sorpresa dentro una busta al suo indirizzo al Comune. Stava come ogni mattina controllando la posta, primo atto quotidiano, e dentro la busta con numerosi fogli che non lasciava sospettare nulla, tre proiettili calibro 38 e una nota con alcune chiare minacce e la frase ultima che ha fatto subito pensare che le minacce siano rivolte alla sua attività di primo cittadino. I carabinieri che hanno raccolto la denuncia del sindaco della piccola cittadina in provincia di Caltanissetta stanno investigando a 360 gradi non escludendo nulla. Burgio è sindaco di primo mandato in scadenza. Il primo cittadino non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione nel rispetto degli inquirenti. “Preferisco non rilasciare dichiarazioni per facilitare le indagini degli inquirenti.”

A Serradifalco è nata una polemica sulla costruzione di una discarica privata in contrada Martino, contro la quale è stato costituito anche un comitato spontaneo di cittadini ed ha incassato anche il no dei movimenti ambientalisti. La struttura dovrebbe ospitare il trattamento biologico dei rifiuti . Un altro fatto che ha coinvolto il sindaco Burgio, che è figlio di Daniela Faraoni direttore generale dell’Asp di Palermo è stato un sequestro di persona il 24 giugno del 2014, una sorta di arancia meccanica, quella notte lui e la madre furono derubati mentre erano nella loro villa di campagna di denaro e gioielli. Leonardo Burgio è stato anche presidente del Serradifalco Calcio. Da quando è stato eletto sindaco ha si occupa di politica e di amministrazione a tempo pieno e non gestisce più alcuna attività. Infatti gli investigatori stanno lavorando sul quel dimettiti della frase finale della lettera minatoria. La vicenda sarà discussa anche al prossimo comitato ordine pubblico che sarà convocato dal prefetto Cosima di Stani.

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