Lo schianto e il giallo del video| Su Facebook insulti al padre - Live Sicilia

Lo schianto e il giallo del video| Su Facebook insulti al padre

Sul social network in tanti attaccano l'uomo per alcune immagini risalenti alla notte dello schianto

L'incidente sulla Palermo-Mazara
di
2 min di lettura

PALERMO – Pioggia di insulti su Facebook nei confronti di Fabio Provenzano, il 34enne che era alla guida della Bmw uscita fuori strada nella tarda serata di ieri lungo la A29 Palermo-Mazara del Vallo: nell’incidente ha perso la vita il figlioletto di 13 anni, mentre il secondogenito di nove lotta per la vita all’ospedale Villa Sofia di Palermo. La dinamica dell’incidente è ancora tutta da chiarire ma sui social si è scatenata l’ira nei confronti del padre per via di un video, poi rimosso, girato a bordo dell’auto e che potrebbe essere stato realizzato proprio negli attimi del tragico schianto. Come sottofondo si sente il rombo del motore e in primo piano c’è la faccia di Fabio Provenzano. Nelle immagini postate su facebook, probabilmente una diretta, si vede lui che sterza e improvvisamente lo schermo diventa nero.

Gli insulti vengono riportati sotto a un meme postato dall’uomo pochi giorni fa e che riporta due foto: nella prima alcuni bambini giocano a pallone, nella seconda tengono in mano dei telefonini. Il messaggio è chiaro: “La felicità è questa, non questa…”. Nei commenti, però, si scatenano gli utenti di Facebook: “Infatti filmavi guidando…”, osserva qualcuno. “E meno male che lo avevi pubblicato e tu per un cavolo di cellulare hai fatto finire la vita ai tuoi figli, vergognati”, si legge sotto. Altri auspicano l’arresto: “Ma come si fa a fare un video al buio mentre si guida con due figli in macchina..arestatelooooooooo delinquenteeeeee”. Numerosi gli insulti, su tutti: “Uomo di m….”. Ma c’è anche chi difende l’uomo e replica: “Fate schifo voi che commentate. Vergognatevi. Non avete un minimo di rispetto per la famiglia che sta attraversando momenti atroci. Prima di parlare bisogna capire, vedere se l’incidente è stato causato per l’utilizzo del cellulare. Prima di fare la morale a gli altri, fatela a voi stessi”. Una donna osserva: “Non sparate cattiverie non ceravate magari era il figlio a girare il video e lui guidava tranquillo. Pregate x loro invece di dire cattiverie”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI