Samonà e la poesia sulle SS|Le opposizioni all'attacco - Live Sicilia

Samonà e la poesia sulle SS|Le opposizioni all’attacco

La vicenda sollevata dal Fatto. L'assessore: "Il nazismo un orrore".

Una poesia con versi dedicati alle SS in un vecchio libro del neo assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà: “Guerrieri della luce generati da padre antico e dalla madre terra. Nel sacrificio dell’ultima Thule. Monaci dell’onore”. Ne ha scritto oggi Giuseppe Lo Bianco sul Fatto quotidiano. Sollevando un caso politico. Critiche dal centrosinistra ma voci di perplessità si sollevano anche dalla stessa Lega. L’interessato minimizza e definisce il nazismo è “un orrore”.

Caronia critica

“Attendo da qualche ora che sugli organi di stampa venga pubblicata una smentita di quanto riportato da un quotidiano nazionale circa un “inno” alle SS da parte dell’Assessore Alberto Samonà. Non ho letto né una smentita né una presa di distanze per quello scritto risalente a pochi anni fa, né una parola di scuse alle vittime dello sterminio nazista, di cui i “monaci dell’onore” furono molto più che protagonisti”. Così Marianna Caronia, deputata regionale della Lega. “Questa presa di distanze non è venuta dal diretto interessato; mi aspetto che venga dalla Lega ai suoi massimi livelli che devono chiarire se quelle parole e i disvalori culturali che promuovono, ancor più gravi perché espressi da un rappresentante istituzionale della Regione, possano passare sotto silenzio. Mi aspetto che la Lega chiarisca, ai suoi massimi livelli, se l’autore di tali abominevoli espressioni ed apprezzamenti possa rimanere al suo posto o se piuttosto non vada velocemente e caldamente invitato a dimettersi. Credo che solo il pronto allontanamento di chi offende la storia e le vittime del nazismo possa valere da dimostrazione della distanza della Lega da queste ideologie.”

Il post dell’assessore

In realtà, Samonà qualcosa in merito lo ha scritto. Sulla sua pagina Facebook. “Premesso che il nazismo è stato un orrore della storia e va condannato senza appello, è fin troppo facile inventare “scoop” quando non vi è alcuno “scoop”. Nell’articolo, pubblicato nell’edizione odierna de “Il fatto quotidiano”, infatti, si fa riferimento a un libro di poesie pubblicato circa vent’anni fa, nel quale avevo inserito, a mo’ di elenco, una carrellata di esempi che in varie epoche storiche avevano rappresentato espressioni diverse di riferimenti storici legati a tematiche esoteriche o metafisiche – spiega Samonà -. Un libro, peraltro, che non aveva niente a che vedere con la politica. Fra questi esempi ce n’era uno sul cosiddetto “nazismo esoterico”. Nello stesso testo, però, vi erano poesie che parlavano di Islam, del mago britannico Aleister Crowley, di spiritualità “New Age” anni settanta, di paganesimo antico, di magia, del mistico francese Louis de Saint Martin e di altri svariati esempi, narrati sempre quali testimonianze storiche relative a quel tipo di dinamica”.

Secondo l’assessore l’articolo decontestualizza quei versi, “dando l’impressione di simpatie politiche del sottoscritto che non esistono. Si parla, fra l’altro, come a fare dei paragoni (e dare patenti di presentabilità) fra Samonà buoni e Samonà cattivi, del Memoriale italiano di Auschwitz, fatto realizzare dall’Aned e dipinto a fine anni settanta da Pupino Samonà, artista comunista molto sensibile al tema della deportazione. Giusto per fugare ogni dubbio su come la penso e sulla mia storia personale, mi preme ricordare, che – cosa che ovviamente l’articolo non scrive – nel gennaio 2009 in occasione della Giornata della Memoria, su impulso dell’Aned. associazione dei Deportati, insieme, fra gli altri, a Dario Fo tenemmo una conferenza all’Accademia di Brera a Milano per lanciare una petizione proprio per scongiurare la demolizione del Memoriale, il suo spostamento dal campo di Auschwitz e la cancellazione della memoria. Purtroppo, la mobilitazione non sortì l’effetto sperato e il Memoriale in ricordo dei deportati italiani fu smontato, nel silenzio della quasi totalità dei cosiddetti intellettuali siciliani e di gran parte della sinistra politica”. Samonà fa sapere anche di essere al lavoro su “una grande mostra, pensata come un viaggio nella storia, nella società e nella psiche, sulla necessità di abbattere i muri associati all’idea di separazione, di “ghetto”. Una mostra con 27 artisti, per lo più di provenienza israeliana”.

Richiesta di dimissioni

Le opposizioni non perdono l’occasione per una stoccata. “Un giovanotto che scrive versi in onore delle Schutz Staffeln, ovvero le SS, va curato. Il Presidente Musumeci, fascista mai pentito, invece se l’è scelto come assessore alla cultura – dice Claudio Fava -. Lo avevamo scritto due settimane fa e lo ripetiamo: Alberto Samona, massone in sonno ed esegeta mai pentito di Delle Chiaie, va rispedito a casa a studiare la storia. Oppure Musumeci cambi nome all’Assessorato: non più ‘all’identità siciliana’ ma ‘alla difesa della razza’”. E Nicola D’Agostino di Italia Viva: “Francamente imbarazzanti le scoperte che si fanno sul nuovo assessore regionale. D’accordo che la democrazia può tollerare anche chi incredibilmente professa principi e valori di cui dovrebbe vergognarsi, ma c’è un limite a tutto. Samonà che attacca Mattarella che difende i valori dell’antifascismo ed inneggia alle SS è chiaro sintomo di ignoranza ed arroganza. Dovrebbe prevalere il senso di opportunità e prudenza, scomparsi dal radar di questo Governo regionale. Etica impone che si dimetta dall’incarico, come Branca dovrebbe fare da Riscossione. Oppure Musumeci, ritrovando umiltà, li licenzi”. Duri i grillini: Ex massone, leghista e, a quanto pare ora, pure cantore delle SS di Hitler. Certo, l’assessorato ai Beni culturali e all’identità siciliana non poteva trovare mani peggiori di quelle dell’assessore Samonà cui essere affidato. Se quanto riportato dal Fatto Quotidiano sull’ultimo, contestatissimo, acquisto della giunta di governo regionale dovesse risultare vero, Musumeci avrebbe solo due cose da fare: chiedere innanzitutto scusa alle vittime del nazismo e un secondo dopo rimuovere Samonà. Questa è la classica goccia che fa traboccare il vaso della decenza, già, per la verità, abbondantemente ricolmo”. Lo affermano i deputati del M5S all’Ars. Attacca anche il Pd: “Se Musumeci non condivide le parole pubblicate dal Fatto Quotidiano di oggi attribuite, senza una chiara smentita, all’Assessore Samonà, ha l’obbligo di revocarlo immediatamente dall’incarico”. Lo dice Giuseppe Lupo capogruppo Pd all’Ars.


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