Sicilia, si vota la mozione di sfiducia a Musumeci - Live Sicilia

I grillini: “Musumeci vada a casa”| Mozione di sfiducia bocciata

Il dibattito a Sala d'Ercole. Renziani ed ex grillini non votano contro il governo.
PALAZZO DEI NORMANNI
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PALERMO – Non passa la mozione di sfiducia presentata dai 5 Stelle contro Nello Musumeci. Come da previsioni l’Aula respinge, la maggioranza si rinsalda, e anzi sono le opposizioni a dividersi al momento del voto. A seguire la cronaca della seduta.

La diretta

È in corso all’Ars il dibattito sulla mozione di sfiducia presentata contro il governatore Nello Musumeci dal gruppo del Movimento 5 Stelle. L’iniziativa solitaria dei grillini sta portando a un sostanziale replay di quanto già visto solo due settimane fa a Sala d’Ercole. Il capogruppo penta stellato Giorgio Pasqua ha illustrato per più di venti minuti la mozione di sfiducia, sostanzialmente replicando i contenuti già ascoltati pochi giorni fa nel corso del dibattito sul consuntivo del governatore di metà legislatura. “Presidente, quelli sui quali spara nel mucchio sono i suoi dipendenti! Avrebbe dovuto prendere i debiti provvedimenti”, ha detto Pasqua (a proposito dell’uscita di Musumeci sui regionali che si grattano la pancia), che ha parlato tra fra l’altro degli scandali nella sanità, dell’assegnazione dell’assessorato all’identità siciliana alla Lega (passaggio centrale nella mozione), dello stallo delle partecipate e ha accusato il governo di un “totale fallimento” sui fondi comunitari. Poi comincia lo stillicidio di accuse dei deputati pentastellati che chiedono al presidente di andare a casa. Il grillino Antonio De Luca contesta a Musumeci di non accettare critiche e di prenderle per “lesa maestà”, “un atteggiamento più da bullo delle scuole medie che da presidente della Regione”. Stefania Campo dice che “Musumeci è un vero artista, artista dell’occultamento di tutte le sue inefficienze”. E via discorrendo, dai tagli ai Comuni alla mancata razionalizzazione del Bilancio, i grillini a turno rinfacciano a Musumeci tutti i passi falsi della giunta: “Vorremmo vedere la Sicilia crescere e invece la vediamo al palo, immobile”, sintetizza Valentina Zafarana.

Difendono il governo i capigruppo di maggioranza come Elvira Amata di Fratelli d’Italia, che ricorda i disastri ereditati dal governo Crocetta, e Antonio Catalfamo della Lega, che sottolinea i risultati raggiunti, come fanno Luigi Genovese di Ora Sicilia e Tommaso Calderone di Forza Italia. Tutto da copione, insomma. “Un disco rotto”, sintetizza Angela Foti di Attiva Sicilia, che prende sostanzialmente le distanze dalla mossa dei suoi ex compagni di partito. Anche Giusi Savarino di Diventerà Bellissima difende a spada tratta il governo. Le risponde Nello Dipasquale del Pd: “Lei ha dimostrato di essere inadeguato al ruolo”, dice il dem al governatore. Di mozione “fondata sul nulla” parla Eleonora Lo Curto dell’Udc, difende Musumeci anche Mario Caputo. Giuseppe Lupo,capogruppo Pd: “Il suo è il governo della paralisi ed è la causa principale che ostacola perfino l’attività legislativa. Se lei non ha la maggioranza si torni al voto, se lei ce l’ha non potrà più continuare nel suo sport: lo scaricabarile”.

Musumeci apre la sua replica esprimendo solidarietà all’onorevole Fava “per gli attacchi politici ricevuti da alcuni membri della commissione nazionale antimafia” (successivamente si unirà anche il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè). Il governatore definisce la mozione “strumentale e pretestuosa”, rinfaccia ai 5 Stelle di avere governato per un anno con la Lega e poi comincia un elenco di cose fatte che sostanzialmente replica quanto sentito qualche settimana fa. Musumeci ha detto che quattro deputati dei 5 Stelle lo hanno chiamato facendogli sapere che avrebbero votato la mozione ma che non ne erano troppo convinti.

Micciché mette la mozione ai voti, tra le proteste dei 5 Stelle che vorrebbero parlare di nuovo dopo Musumeci. Ma gli animi non si calmano e il presidente dell’Assemblea interrompe la seduta per cinque minuti.

Al momento del voto i renziani e i deputati di Attiva Sicilia (gli ex grillini, tranne la capogruppo che vota sì alla sfiducia) non sono in Aula. Ancora una volta le opposizioni si dividono. Presenti 60 deputati, 36 contrari alla mozione e 24 favorevoli: la mozione di sfiducia è bocciata. (R. Pol.)

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