“Naturale l'alleanza Pd-M5S |Ma lavoriamo a un campo largo” - Live Sicilia

“Naturale l’alleanza Pd-M5S |Ma lavoriamo a un campo largo”

Il segretario del Pd, Anthony Barbagallo: "Emergenza Covid? Quante castronerie del governo regionale..."
L'INTERVISTA
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5 min di lettura

CATANIA – Il tandem giallorosso è pronto a mettersi in viaggio in vista delle elezioni regionali. Il segretario del Pd, Anthony Barbagallo, rinsalda ulteriormente l’intesa con i pentastellati, ma allo stesso tempo immagina un campo largo che tenga insieme, più o meno, le forze che attualmente governano il Paese. Che si tratti di amministrative o di regionali, il Pd vuole essere “il baricentro” di una coalizione alternativa al centrodestra. Barbagallo, che non lesina dure critiche a Musumeci, nel frattempo lavora al partito. Il prossimo appuntamento è previsto il 24 agosto a Caltanissetta con la direzione regionale per tracciare la strada da imboccare.

Segretario, come procede la ricostruzione del partito?

“Il Pd non si ferma. Siamo molto attivi per la composizione delle liste per le amministrative e il 24 agosto a Caltanissetta faremo la direzione regionale del partito per fare il punto sulla situazione politico-amministrativa e illustrare il lavoro straordinario che il Pd, nello specifico il ministro Provenzano, sta facendo il Sud. Per la prima volta c’è un governo a trazione meridionale che sta mettendo in atto azioni concrete”.

Si riferisce alla fiscalità di vantaggio?

“Sì, una misura che consente alle imprese private del Sud un taglio del costo del lavoro del 30%, coinvolgendo una platea di circa 3,5 milioni di lavoratori. La fiscalità di vantaggio mira a garantire la tutela dei livelli occupazionali e servirà a portare nel Mezzogiorno nuova imprenditoriale e dare linfa a piccole e medie imprese. L’obiettivo è  finanziare la misura per dieci anni attraverso i fondi Recovery Fund. C’è poi un altro punto per noi fondamentale”.

Quale?

“L’altro punto riguarda le infrastrutture come dimostra il piano ”Italia Veloce” che per colmare il gap tra Nord e Sud mette a disposizione 17 miliardi e 700 milioni di euro. Abbiamo ricevuto il ministro De Micheli in Sicilia. Per la prima volta, c’è una presa di posizione netta da parte di un governo nazionale: facciamo in Sicilia sia le opere come l’alta velocità e il completamento delle grandi incompiute sia il Ponte”.

“Sì” al Ponte sullo Stretto e “no” al tunnel?

“Il tunnel è una proposta che dovrà essere supportata dal parere dei tecnici, il Ponte invece è un progetto cantierabile e, come ha recentemente detto il sottosegretario Margiotta, si tratta di un’opera in grado di partire in maniera più veloce e spedita”.

Nodo alleanze. Cancelleri ha aperto alla possibilità di allearsi con voi alle regionali. Come risponde?

“Rispondo con quello che ho sempre detto in questi mesi. Per il Partito Democratico l’alleanza con i Cinquestelle è naturale e va condita con un allargamento del centrosinistra che guardi da un lato alle forme progressiste e riformiste del mondo della sinistra, dall’altro a un campo largo con chi governa oggi con noi a Roma ed è opposizione a Palermo”.

Il senatore Davide Faraone immaginava una casa dei riformisti alternativa all’alleanza con i penstellati. Riuscirete a ricucire lo strappo o ognuno per la propria strada?

“Non c’è stato nessuno strappo, è soltanto una differenza di vedute. Noi speriamo che con Italia Viva si trovi la possibilità di fare un percorso condiviso per creare una coalizione”.

Non è che vi siete un po’ appiatti sulle istanze del M5S? Come vi organizzerete quando si voterà al referendum sul taglio dei parlamentari?

“Il Pd ha votato il taglio dei parlamentari. Il gruppo parlamentare ha espresso una posizione è già un’indicazione chiara”.

Amministrative. Come vi state organizzando?

“Stiamo valorizzando le scelte prese dai circoli del Pd nei territori. Il Pd è baricentrico nell’alleanza di centrosinistra: abbiamo sperimentato, per la prima volta, l’alleanza con i Cinquestelle a Termini Imerese e a Barcellona, in alcuni comuni andiamo a braccetto con Italia Viva e in altri ancora con Articolo 1 e le forze della sinistra. Non ci sono comuni nei quali queste forze fanno accordi senza il Pd. Il Partito Democratico è il baricentro delle alleanze del centrosinistra. Vogliamo continuare a confrontarci, fare squadra, spogliatoio per marcare una differenza netta rispetto alle politiche delle destre. Dobbiamo lavorare sui temi programmatici e sviluppare, molto e meglio, il tema dell’ambiente e quello dei beni culturali per costruire una Sicilia diversa”.

A Pedara, il suo feudo storico, il sindaco si ricandida con FdI. Voi sarete alternativi, ci spiega cosa sta accadendo?

“Io non ho feudi storici. A Pedara ho speso buona parte della mia vita. E’ un comune che ha conosciuto una crescita straordinaria, in termini di servizi; durante gli anni della mia sindacatura abbiamo realizzato 40 opere pubbliche e speso 25 milioni di euro realizzando parchi, musei e illuminazioni artistiche: insomma, abbiamo disegnato un nuovo modello di città. E’ il mio paese, il luogo in cui passo il poco tempo libero che ho a disposizione e per me rappresenta la mia casa, il posto a cui sono legato di più quindi certamente costruiremo una coalizione civica che si caratterizzi in termini di alternativa al sindaco Fallica e stasera faremo una riunione al partito per definire i dettagli”.

Passiamo alla Regione. A proposito di differenze con il centrodestra. Sulla gestione dell’emergenza sanitaria e sui migranti emergono delle divergenze profonde. Si percepisce un forte scontento rispetto al governo Musumeci. E’ così?

“Ci sono molte contraddittorietà. Le misure del governo regionale sono incomprensibili.  Fino a ieri c’era una gravissima disparità di trattamento tra i siciliani di rientro da paesi a rischio (Spagna, Grecia, Croazia…) e turisti di questi paesi in vacanza in Sicilia: siciliani in quarantena e turisti liberi. Ma ieri si sono ravveduti e finalmente hanno emesso  un’ordinanza che ripara e prevede i tamponi anche per turisti. Dopo lo stop alle attività delle discoteche, deciso a livello centrale, forse è ora che governo regionale torni a imporre restrizioni anche sui mezzi pubblici (soprattutto dopo il caso di un positivo che viaggiava sul pullman che percorreva la tratta Trapani-Palermo)”.

E rispetto alla questione migranti?

“Sosteniamo le istanze del nostro sindaco, Martello: urge lo stato di emergenza per perorare la questione sono stato personalmente a Lampedusa”.

Come si sta comportando il governo regionale rispetto alla questione migranti?

“Il tema è delicato. Certamente servono misure adeguate, bisogna mettere in sicurezza le comunità e garantire una quarantena quanto più possibile controllata. Il governo regionale dovrebbe, invece, stare più attento ai temi sanitari e all’emergenza Covid, sperando che non faccia le castronerie della scorsa primavera. Urge una risposta concreta in termini di dispositivi di sicurezza ai medici. Abbiamo suggerito di usare un pallottoliere nella speranza che, questa volta, sui contagi facciano bene i conti”.

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