"Nel 2022 Forza Italia protagonista Si parte sempre dal centrodestra"

“Nel 2022 FI protagonista| Si parte sempre dal centrodestra”

Intervista al capogruppo azzurro in consiglio comunale Giulio Tantillo

PALERMO – “Dopo le Amministrative i partiti di centrodestra si riuniranno per parlare delle Comunali di Palermo, prima il programma e poi i nomi. Il Grande centro di Faraone? La base di partenza è il centrodestra classico, ma siamo aperti ai moderati che sposeranno il nostro progetto”. Forza Italia scalda i motori in vista della prossima corsa a Palazzo delle Aquile e per Giulio Tantillo, storico capogruppo degli azzurri in città, non sembrano esserci dubbi: “Faremo una lista competitiva, saremo protagonisti e puntiamo al primo posto”. Continua così il viaggio di Livesicilia fra partiti e movimenti politici che si preparano alle elezioni del 2022.

Chi sarà il sindaco di Palermo nel 2022?
“Non è il tempo dei nomi, prima viene un programma di rilancio della città e poi i partiti decideranno chi potrà interpretarlo al meglio”.

Ma quale centrodestra si presenterà alle prossime elezioni?
“Lo stesso che c’è a livello nazionale e regionale, la base di partenza è quella e non ci sono dubbi. Poi è chiaro che se ci saranno altri pronti a condividere le nostre idee e i nostri valori, non ci saranno preclusioni ma, lo ribadisco, si parte da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Diventerà Bellissima, Cantiere popolare, Udc e Ora Sicilia”.

Porte aperte a Italia Viva quindi?
“Aperte a chi ci sta, mancano ancora due anni alle Comunali e tante cose possono cambiare. Ripeto che partiamo dal programma di centrodestra che avrà al suo centro la città e che non ci sono preclusioni: ovviamente non penso alla sinistra, ma è innegabile che in Italia Viva ci siano tanti dirigenti che vengono proprio dal centrodestra e con loro potranno esserci punti di contatto”.

Faraone a Livesicilia ha lanciato l’idea di un Grande centro, lasciando intendere che Lega, Db e Fdi possano avere un altro candidato…
“Non prevedo il futuro, ma ad oggi lo escludo: il centrodestra è unito ovunque, proprio qualche giorno fa i leader della coalizione hanno firmato un patto che non prevede altre formule. La proposta di Faraone merita di essere analizzata, ma la nostra linea è chiara: si parte dal centrodestra e non ci piacciono le esclusioni”.

Esclusioni a destra?
“Non mi pare che a Palermo ci siano state iniziative sovraniste, i partiti di centrodestra lavorano insieme alle altre minoranze per chiudere al più presto l’esperienza Orlando e proporre qualcosa di nuovo”.

Nel 2022 si chiuderà l’epoca di Leoluca Orlando: come la giudica?
“Si chiude una pagina di storia che ha avuto in Orlando un protagonista assoluto, nel bene o nel male. Negli ultimi tempi però dobbiamo evidenziare che c’è stata un’amministrazione a due velocità: da un lato il sindaco e dall’altro una giunta non all’altezza. Abbiamo visto una totale mancanza di progettualità per esempio in via Principe di Villafranca, dove si è deciso di restringere senza tenere in considerazioni i residenti, emblema del fatto che ci si muove a tentoni. Le partecipate hanno enormi problemi, specie la Rap come dimostrano la differenziata e lo spazzamento, ma c’è anche una criticità legata al personale: tanti vanno in pensione e non si pensa a rimpiazzarli. Su Amat aspettiamo da cinque anni di ricevere una rimodulazione del contratto di servizio, ma non ve n’è traccia”.

Quali saranno i temi principali della prossima campagna elettorale?
“Le partecipate, la scuola, la Ztl, i parcheggi, la sicurezza sociale, il decoro: tutti temi ad oggi trascurati”.

Fratelli d’Italia punta il dito contro il tram in via Libertà…
“Il tram va visto nella sua interezza, non si può togliere il tratto di via Libertà senza individuare una reale alternativa, non possiamo lasciare il binario monco”.

E la Ztl?
“C’è in tutte le città europee, non siamo contrari a priori, ma servono i parcheggi e prima andrebbe aggiornato il Piano del traffico: lo aspettiamo da anni, invano. Anche se il problema principale di Palermo è un altro”.

E cioè?
“I cimiteri sono pieni e non possono essere ampliati, da anni giace nei cassetti il progetto del cimitero a Ciaculli che il consiglio comunale ha già votato. Soltanto adesso ne viene inserita una parte nel Piano triennale delle opere pubbliche, ma non basta: il futuro sindaco dovrà avere nel suo programma l’immediata realizzazione di un nuovo impianto cimiteriale, i palermitani hanno il diritto di morire in modo dignitoso”.

Tracciamo un identikit del vostro candidato sindaco: politico o tecnico?
“Serve una persona che conosca realmente questa città e che la ami profondamente, questa è la condizione fondamentale, poi se ha anche un bagaglio di conoscenze tanto meglio”

Uomo o donna?
“Indifferente, l’importante è che conosca Palermo”.

Come centrodestra quando inizierete a discutere del candidato?
“Subito dopo le prossime Amministrative, i contatti tra partiti sono già in corso ma è giusto prima affrontare le elezioni d’autunno”.

Le Comunali di Palermo anticiperanno solo di qualche mese le Regionali: il centrodestra si presenterà con lo stesso schema ad entrambi gli appuntamenti?
“Il nostro obiettivo è vincere, anche se si tratta di due competizioni elettorali molto diverse: prima pensiamo a Palermo, poi discuteremo delle Regionali. Vedremo cosa nascerà”.

Alla Regione c’è Musumeci, a Catania la destra, a Messina De Luca… Palermo tocca a Forza Italia?
“ Non lo posso escludere, Forza Italia ha uomini e donne che possono essere candidabili ma non è una precondizione. Se nell’interesse della città i partiti dovranno fare un passo indietro, va bene e questo vale anche per Fi”.

Come andrà la vostra lista?
“Per il lavoro svolto dal coordinatore regionale Gianfranco Miccichè il nostro partito avrà un ottimo risultato, dai nomi che circolano mi sembra ci siano le condizioni per essere la prima forza di centrodestra”.

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