"Piromane, hai devastato tutto|Non abbandonate Altofonte" - Live Sicilia

“Piromane, hai devastato tutto|Non abbandonate Altofonte”

Altofonte, quello che resta dopo l'incendio. E una comunità da ricostruire.
LA SINDACA DE LUCA
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PALERMO– Prima delle parole, è la voce che reca i segni del disastro, i detriti della devastazione. La voce di Angela De Luca, sindaca di Altofonte, è un impasto di stanchezze diverse. Stanchezza fisica per non essersi mai fermata dai giorni dell’incendio che ha creato un deserto. Stanchezza psicologica per la pena di ciò che è accaduto e per il sentimento della desolazione che le fiamme hanno lasciato.

Ma c’è anche forza nella voce di questa donna coraggiosa che sale, scarpina e cammina in un paesaggio annerito e surreale. La speranza di chi non si piega, la volontà ferrea di chi non può alzare le mani e arrendersi.

Qualche giorno fa, la chiamata alla riscossa: “Abbiamo perso la montagna, ma guardando a mente lucida i fatti e tutto quello che ci circonda, possiamo rasserenarci perché non abbiamo vittime o feriti. Ricostruiremo, ce la faremo, L’assessore Cordaro e tutto il dipartimento forestale farà in modo che nel giro di dieci anni il bosco rinasca con alberi perenni. Dobbiamo sperarlo, dobbiamo crederlo e dobbiamo ottenerlo”.

Angela De Luca (foto dal profilo facebook)

“In questo momento sono preoccupata – dice adesso la sindaca Angela – l’incendio ha causato una serie di movimenti nel terreno. Stamattina alcuni cittadini hanno sentito un forte boato in quelle zone; è stato provocato dal distacco di un masso, fermato da un albero, ma qualche frammento è caduto sulla strada. Qui c’è in gioco la sicurezza delle persone, dobbiamo capire come intervenire e chi deve intervenire. Ci stiamo attivando con la Protezione Civile, chiederemo al professore Fabrizio Micari, rettore dell’Università di Palermo, se il Dipartimento di Ingegneria civilistica e ambientale può darci una mano”.

Un respiro profondo. Un colpo di tosse, in mezzo a quel panorama lunare e fumigante: “Non lasciateci soli – ecco l’appello – non abbandonate Altofonte. C’è un disastro ambientale, reale. Cosa direi ai piromani? Costituitevi. Tu, piromane, hai colpito al cuore una comunità. Come se avessi ucciso il figlio di tutti noi. E chi sa, parli”.

Ancora un colpo di tosse e una voce che affronta l’indicibile. Tutti siamo rimasti sconvolti dalle immagini del grande rogo di Altofonte. Ma la donna coraggiosa che parla, con altri, era proprio lì. A rischiare in prima persona, a contemplare la bellezza di anni, cancellata in un attimo che non passerà più.

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