Revocati i domiciliari a La Rocca "Accertamenti sanitari sul boss"

Revocati i domiciliari a La Rocca|”Accertamenti sanitari sul boss”

La decisione del Tribunale di sorveglianza di Milano.

CATANIA – Ritorna in carcere il boss Francesco La Rocca, 82 anni, storico capo dell’omonimo clan di Caltagirone legato a Cosa nostra e alla ‘famiglia’ Santapaola. Lo ha deciso il Tribunale di sorveglianza di Milano che ha revocato gli arresti domiciliari che gli erano stati concessi nei mesi scorsi per motivi di salute, aggravati dall’emergenza Coronavirus. La Rocca era stato trasferito dal carcere di Opera nella sua abitazione a San Michele di Ganzaria.

Il provvedimento di revoca dei domiciliari è stato eseguito da carabinieri della compagnia di Caltagirone. Il boss è stato condotto nel reparto medico protetto dell’ospedale Cannizzaro di Catania.

Dal ritorno alla sua abitazione a San Michele di Ganzaria, il boss di Cosa Nostra Francesco La Rocca, leader indiscusso della famiglia di Caltagirone, è più volte ricorso al ricovero presso l’Ospedale Gravina Santo Pietro di Caltagirone.

Le condizioni di salute, dalla sospensione del regime carcerario a seguito della discussa circolare del D.A.P. che nei mesi del lockdown aveva permesso a numerosi boss di mafia di poter usufruire del regime dei domiciliari, si sono aggravate.


Il legale della famiglia La Rocca Angelino Alessandro così tratteggia la condizione del boss: “In questo momento ha la domiciliazione penitenziaria presso l’ospedale Cannizzaro di Catania. In questa fase si verificheranno le condizioni di salute per l’eventuale traduzione nella struttura carceraria di La Rocca che in questo momento gode della sospensione detentiva per gravi motivi di salute. Il signor La Rocca sta molto male, le sue patologie vanno dalla demenza senile, a difficoltà deambulatorie e problemi cardiaci, non può compiere alcun atto in maniera autonoma.”

Francesco La Rocca è stato prelevato dalla sua abitazione stamani dai Carabinieri della Stazione di San Michele di Ganzaria, coordinati dal Comando della Compagnia Carabinieri di Caltagirone, con l’ausilio di un’ambulanza con personale specializzato e un rianimatore. 

Gli esiti dei controlli predisposti dal Dap si attendono per la prossima settimana. Gli accertamenti clinici, secondo il legale, confermeranno lo stato di incompatibilità con il regime carcerario, in tal caso l’avvocato chiederà che La Rocca ritorni presso la sua abitazione per poter essere accudito dai familiari in regime di detenzione domiciliare. In caso contrario il boss verrà trasferito presso il carcere milanese di Opera.


Il boss, che secondo l’avvocato Angelino non riconosce più neppure i familiari, dal momento del suo arrivo al Cannizzaro è sottoposto al controllo del personale del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.

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