Palermo-Catania, il derby di Mascara: "Sarà una battaglia" - Live Sicilia

Palermo-Catania, il derby di Mascara: “Sarà una battaglia”

"Quanto a entusiasmo le due squadre partono alla pari"
CALCIO - SERIE C
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“Gol da centrocampo nel derby? Capita di discuterne con i miei figli e puntualmente sul telefonino clicchiamo sulle immagini di quel giorno”. A dirlo è Giuseppe Mascara, ex attaccante di Palermo e Catania, a pochi giorni dal derby tra le due squadre siciliane che andrà in scena lunedì al “Renzo Barbera”. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il classe ’79 nativo di Caltagirone ha poi proseguito: “Mi emoziono sempre a riguardare quel gol. Anche oggi che faccio l’allenatore credo che il calcio sia emozione pura”.

Non solo successi dei derby contro i rosanero per Mascara ma anche alcune amarezza: “Cito la sfida del 2010-11 in Serie A. Perdemmo 3-1 e Pastore mise a segno una tripletta giocando forse il miglior incontro della sua parentesi rosanero. Quel giorno era indiavolato. Il difensore più forte che mi ha marcato? I duelli sono stati sempre sostenuti, ma Barzagli resta il più forte della retroguardia rosanero degli anni ruggenti”.

L’avvio di campionato per il Palermo non è stato dei più brillanti: “Ma a Catanzaro ha pareggiato in nove. Grande impresa proprio alla vigilia del derby. Entusiasmo? Ecco, quanto a entusiasmo le due squadre partono alla pari. Ma, poi, una gara del genere non ha bisogno di alchimie. Come si dice nel nostro mondo, si prepara da sola. Io ho avuto la possibilità di giocare contro il Palermo nella stagione scorsa, in D. Mi chiamò il Biancavilla la sera prima della trasferta al Barbera. Perdemmo lottando, adesso molti dei protagonisti dell’ultima promozione giocano in C. Ed è un gruppo davvero valido”.

“La salvezza della matricola è stata un atto di coraggio degli attuali dirigenti – ha proseguito Mascara parlando del Catania -. Non era facile sostenere costi enormi e accollarsi la situazione debitoria. Adesso senza incassi è ancora più complicato. Dunque rinnovo il mio applauso per quello che è stato portato a termine”.

Infine, l’ex attaccante di Palermo e Catania ha concluso: “Questo particolare mi fa riflettere. Non lo avrei immaginato dopo tutti i duelli in Serie A. Mi auguro per lo sport siciliano che rappresenti un punto di partenza. Fino a cinque, sei anni fa, in Sicilia c’erano molte piazze felici e vincenti. Siracusa, Leonzio, Messina, Akragas, più Catania e Palermo in vetrina grazie alle imprese compiute in Serie A. Adesso il panorama è sempre più povero. Il Trapani non è stato in grado di disputare la Serie C, tanto per citare l’ultimo episodio in ordine di tempo”.

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